lunedì 30 novembre 2009

IL CANTO DELLE SIRENE


Siccome su questo blog non ci occupiamo solo di fare la lotta all'ignobile progetto di costruire un rigassificatore al confine della Valle dei Templi di Agrigento, ci piace segnalare, da irriducibili melomani, questo "cammeo" letterario-musicale di Giovanni Scipioni apparso su "Repubblica" il 25 novembre-
Caterina Busetta e Gaetano Gaziano

IL CANTO DELLE SIRENE
Repubblica — 25 novembre 2009 pagina 29 sezione: VIAGGI
Con l' aiuto degli déi Ulisse torna a casa e, nell' improvvisa oscurità dell' eclissi di sole nel cielo sopra Itaca, compie con fredda determinazione la strage dei Proci. Il sangue scorre a fiumi nelle stanze della reggia. È una vendetta senza precedenti e tutti i nemici e i traditori vengono uccisi. Ulisse salva solo il musico, l' uomo che con i suoi strumenti dà voce e corpo al racconto della vita. È un atto d' amore all' arte e alla musica. L' eroe di Omero gira il mondo, incontra ciclopi e maghe, attracca su coste sconosciute e vive, prima di rifugiarsi nel letto di Penelope, bellissime e terribili avventure. Risparmia la vita al musico perché sa che l' armonia delle note e la vocalità della narrazione faranno riemergere dai sogni i suoi viaggi. Il moderno viaggiatore che ha oggi potenti mezzi per catturare il sogno di ogni suo viaggio e ripeterlo all' infinito, può conoscere i luoghi dell' armonia, gli auditorium, come templi dove si generano sempre nuove e splendide architetture di suoni e immagini oniriche. Per farsi "rapire". Come Ulisse dal canto delle Sirene.- GIOVANNI SCIPIONI Continua a leggere...

sabato 7 novembre 2009

LO STRABISMO DI STEFANIA PRESTIGIACOMO E I DOVERI DI ANGELINO ALFANO


“Le esigenze carcerarie non possono entrare in conflitto con quelle della tutela dell'ambiente”. Così la siciliana Stefania Prestigiacomo, ministra dell'ambiente ha polemizzato con Angelino Alfano, ministro della giustizia, sulla proposta di quest'ultimo di riaprire il supercarcere di Pianosa per i detenuti in regime di 41 bis (esponenti pericolosi di mafia e terrorismo). La “valente” ministra ha perorato la causa dell'isola di Pianosa nell'arcipelago toscano che è parco naturale e che quindi va tutelato pensando a “soluzioni alternative che non coinvolgano gioielli naturalistici”. Giustissime le considerazioni della Prestigiacomo, peccato però che la stessa ha “cancellato” la Valle dei Templi di Agrigento, zona archeologica e paesaggistica eccezionale e sito Unesco. Infatti nel decreto di VIA (valutazione di impatto ambientale) del 29 settembre 2008 sul rigassificatore di P.Empedocle da 8 miliardi di mc. la ministra Prestigiacomo ha evidenziato, in prossimità dell'area, la presenza di siti SIC (siti di interesse comunitario) da tutelare, dimenticando la Valle dei Templi situata a un tiro di schioppo dal costruendo ecomostro sottoposto alla normativa Seveso sugli impianti a rischio di incidente rilevante.
Spetta a questo punto al ministro Angelino Alfano, agrigentino doc, che dietro le rimostranze della Prestigiacomo ha opportunamente fatto un passo indietro, ricordare alla “solerte” ministra dell'ambiente che le ragioni di Pianosa “gioiello naturalistico” non valgono certamente di più delle ragioni di un gioiello archeologico e paesaggistico come quello della Valle dei Templi. Non si capisce la ratio che porta la Ministra Prestigicomo a diventare “paladina” di Pianosa e siciliana immemore della Valle dei Templi. Probabilmente l'evidente strabismo nasce dal fatto che la ministra è sensibile all'ambiente fino a quando non vengono toccati i grandi interessi industriali. Sarebbe doveroso, a questo punto, che il ministro Angelino Alfano, conducendo per mano la Prestigiacomo nella Valle dei Templi, la facesse riflettere sulla scelta scellerata di un rigassificatore sotto la casa natale di Pirandello e al confine con il parco archeologico, portandola a pervenire a “soluzioni alternative” e a fare quel passo indietro che la renderebbe coerente e credibile nella sua politica di tutela ambientale.
Caterina Busetta Continua a leggere...

martedì 3 novembre 2009

IL PIETOSO GOSSIP DEL GOVERNATORE LOMBARDO


"Se l'assessore Gaetano Armao brinda con la signora Margherita Stabbiuni con champagne e se ha una relazione sentimentale con lei sono fatti suoi". La butta sul gossip erotico il governatore Raffaele Lombardo, rispondendo a una precisa domanda del giornalista Emanuele Lauria di Repubblica. Ma ne viene fuori un tentativo molto patetico del governatore di eludere una precisa domanda del giornalista sull'affaire rigassificatore Valle dei Templi e sui rapporti professionali del suo “fido” assessore alla presidenza, Gaetano Armao, che secondo L'Espresso sarebbe stato l'abile tessitore dell'accordo tra Lombardo ed Enel-Nuove Enerigie, che quel rigassificatore deve costruire. E non aveva altre alternative il nostro governatore che, in questi giorni, si trova stretto all'angolo della nuova grana imbastitagli da un assessore “tecnico” che, come tale, dovrebbe essere lontano dagli intrighi politici di palazzo e che invece gli ha creato uno dei momenti più difficili della sua gestione di governatore della Sicilia. Da più parti, infatti, gli è stato chiesto di “dimissionare” Armao che, fino all'altro ieri, ha gestito il contenzioso della Regione con gli industriali Falck per la vertenza termovalorizzatori, essendo al tempo stesso assessore della Regione ed ex consulente dei Falck e per di più con una richiesta di saldo di una parcella di due milioni di euro, che mette l'Armao in una macrospica posizione di conflitto di interessi. E' stato Cracolici, capo gruppo PD all'assemblea regionale, che ha formulato nei confronti di Armao addirittura un'accusa alla Consob di insider trading (turbativa del mercato azionario), a sollevare il caso con un'interrogazione parlamentare, mettendo in imbarazzo la giunta regionale che in questi momenti naviga a vista e, per di più, in acque molto agitate. Ovviamente Cracolici si era limitato ad attaccare sul termovalorizzatore ma si era guardato bene dal farlo sul rigassificatore Valle dei Templi, benedetto dal “compagno” Angelo Capodicasa quand'era sottosegretario alle infrastrutture. A scoperchiare, però, il pentolone del rigassificatore ci ha pensato Giuseppe Castiglione, co-coordinatore Pdl in Sicilia, che non ha esitato a mettere sul tavolo di Lombardo anche il discutibile affaire del rigassificatore Valle dei Templi di Agrigento, calato dall'alto e che la popolazione ha respinto con un referendum e con il ricorso al Tar del sindaco Marco Zambuto e di altre 20 associazioni agrigentine. Il governatore Lombardo, che ha memoria corta, aveva affermato ad Agrigento davanti alle telecamere di alcune emittenti locali "un rigassificatore sotto la Valle dei Templi mai". Se ne tornò a Palermo e firmò l'accordo con Enel, con brindisi finale tra Margherita Stabbiuni, regina bresciana dell'acciaio e socia nel business rigassificatore, e il “fido” assessore Armao, che è stato, secondo "L'Espresso", l'abile tessitore dell'accordo.
Questa grana gli scoppia oggi tra le mani e addirittura l'11 novembre sarà discussa all'Ars una mozione di sfiducia contro il “fido” Armao. E Lombardo cosa fa? Invece di chiedere conto all'assessore alla presidenza, in vista del dibattito parlamentare, se avesse intrattenuto rapporti professionali con la signora Stabbiuni, visti i rapporti privilegiati che mantiene con le famiglie industriali dell'acciaio, la butta sul gossip erotico: "ma che rapporti di affari, semmai si tratta di una love story tra il very british Armao e l'attempata signora dell'acciaio" insinua maliziosamente il furbo governatore
Il riformista Lombardo, che si è impegnato a “decuffarizzare” (dice lui) la Sicilia, di Totò Vasavasa però non ha voluto toccare il business che di più gli sta a cuore, cioè il rigassificatore.
Ricordiamo che fu proprio Fulvio Conti, ad di Enel, a ringraziare pubblicamente nell'estate del 2006 l'ex governatore siciliano dal pulpito del meeting di Comunione e Liberazione per avergli offerto in un piatto di argento l'area ASI di Porto Empedocle sotto la Valle dei Templi. Se qualcuno pensa ancora che ai meeting di Comunione e Liberazione si facciano esercizi spirituali è pregato vivamente di ricredersi. In quanto all'opera di “decuffarizzazione” della Sicilia, sarebbe anche una operazione meritevole se non si trattasse di una speculare opera di “lombardizzazione”, cioè di una drastica e selvaggia sostituzione negli incarichi pubblici dei fedeli di Cuffaro con i fedelissimi di Lombardo. Continua a leggere...