martedì 20 maggio 2008

Vulpio, Travaglio e il rigassificatore nella Valle dei Templi

Arriva nelle librerie e nelle edicole il libro di Carlo Vulpio dal titolo “Roba Nostra:storie di soldi, politica, giustizia nel sistema del malaffare”- Edizioni Il Saggiatore-. Carlo Vulpio è l'inviato del “Corriere della Sera” che per primo si occupò dell'affaire rigassificatore di Porto Empedocle, dalle pagine del Corriere il 26 marzo dello scorso anno, con una coraggiosa inchiesta dal titolo “Scontro sul rigassificatore vicino alla Valle dei Templi”. Vulpio appartiene a quei pochi giornalisti italiani di razza che possono a buon diritto definirsi “dalla schiena dritta”; non a caso la prefazione del libro è stata curata da Marco Travaglio che, nel concluderla, avverte “nessuno, grazie a questo libro, potrà più dire di non aver saputo”.
Vulpio denuncia, senza peli sulla lingua, gli intrighi, le connessioni tra politica (di destra e di sinistra), lobbisti, sindacati, magistratura e malaffare che hanno attraversato gli anni della cosiddetta seconda repubblica. Mi piace riportare l'incipit del primo risvolto di copertina del libro: “Bisogna far sistema. Questa ricetta con cui in genere le economie decollano e i paesi si sviluppano trova da noi un'applicazione tipicamente all'italiana. Consiste nella capacità inesauribile di stabilire reti di complicità tra politici, esponenti professionali e istituzionali, faccendieri e malavitosi, con un unico scopo: saccheggiare i beni e le risorse pubbliche”.
E al saccheggio (fino ad oggi tentativo di saccheggio) della Valle dei Templi di Agrigento Vulpio ha dedicato un intero paragrafo dall'eloquente titolo “Gas nella Valle dei Templi di Agrigento”, inserito nel capitolo più vasto dal titolo altrettanto eloquente “Le mani sul patrimonio dell'umanità”.
Senza timori riverenziali per nessuno Vulpio ci spiega, attraverso un excursus di 10 pagine, l'intrigo di politici, sindacalisti, funzionari infedeli, faccendieri, ecologisti pentiti (dagli accorati appelli alle repentine ritrattazioni “illuminati” sulla via del rigassificatore) che hanno potuto ideare, progettare e, a vario titolo, sostenere e avallare ciò, che se realizzato, potrà a buon diritto essere considerato un crimine contro il patrimonio culturale universale.
Non vi anticipo altro: correte in libreria a comprare il libro di Carlo Vulpio.
Gaetano Gaziano

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