mercoledì 27 maggio 2009

ATTENTI A QUEI DUE!


Se ce ne fosse stato bisogno, questa foto fornisce l'esatta motivazione per cui Andrea Camilleri, il paladino del barocco del Val di Noto e promotore della raccolta di firme su "Repubblica" contro le trivelle dell'americana Panther Oil, incredibilmente si sia schierato a favore del rigassificatore di Porto Empedocle (la sua Vigata letteraria), sotto la casa natale di Luigi Pirandello e a ridosso della Valle dei Templi di Agrigento. Lo scarno comunicato stampa dello scrittore, fatto qualche tempo fa in un freddo lessico burocratese, aveva lasciato intuire da che parte stava. La creazione della fondazione intitolata ad Andrea Camilleri, oggi, ci dice che la sua decisione di benedire l'ecomostro era effettiva e motivata. Pensare di affidare alla fondazione promossa dal Sindaco Firetto, vero paladino del rigassificatore, il successo commerciale della propria opera letteraria anche post mortem ha spento le sue velleità (se mai ne avesse avute) di difendere il nostro patrimonio culturale. E magari domani scopriremo, a conclusione della procedura autorizzativa dell'ecomostro (che però speriamo non arrivi mai), che l'immobile da recuperare da parte di Enel, tra le “misure compensative” per i danni ambientali che esso necessariamente provocherà, sia proprio la casa paterna dello scrittore recentemente acquisita dal Comune di Porto Empedocle per farne sede della fondazione. Non c'è che dire: davvero un bel lavoro, signor Sindaco!
Il Sindaco Firetto, che ha tenuto sempre a legare la sua immagine alla cultura, ha trovato in Camilleri la foglia di fico per coprire l'indecenza del progetto che, contro ogni logica, viene spacciato per coerente con la cultura e il turismo.
Per una questione di stile, cui sembra all'apparenza tenere molto, e per una situazione evidente di conflitto di interessi, essendo dipendente Enel, avrebbe almeno dovuto astenersi dal prendere posizione in ordine all'argomento rigassificatore. Non lo ha fatto e d'altra parte come dargli torto in un Paese in cui il conflitto di interessi non sembra essere la preoccupazione principale dei politici italiani. Il Sindaco, che per la verità non sta lavorando male in ordine ad altri problemi del paese che amministra, vanifica con la scelta del rigassificatore ogni altro suo merito e si omologa alla classe politica siciliana che oggi dà una squallida rappresentazione di se stessa alla Regione, scambiandosi, all'interno della stessa maggioranza, accuse di storica inefficienza e di ascarismo politico. Firetto ha negato alla popolazione empedoclina il referendum popolare sul rigassificatore, definito dalla legislazione Seveso “impianto a rischio di incidente rilevante”, compensandola però con il referendum sul pupazzo di bronzo del commissario Montalbano, pomposamente inaugurato il giorno dell'annuncio della nascita della fondazione Camilleri. Bene ha fatto l'inclito scrittore a raccomandare di “non fare allusioni al materiale usato, visto che si è soliti dire avere la faccia di bronzo”. Caro Maestro e caro Sindaco, per verificare se avete la faccia di bronzo, non c'è bisogno che ve lo dica la gente. Basta che vi guardiate allo specchio!
Gaetano Gaziano
presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento"
tanogaziano@yahoo.it

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