sabato 4 settembre 2010

Due o tre domande a Marco Zambuto leader del “Patto per il territorio”

Caro Marco Zambuto, so perfettamente che un nuovo soggetto politico inizialmente non va accolto con entusiasmo ma neppure con diffidenza. Bisogna attenderlo all'opera. Per evitare, però, che il neonato “Patto per il territorio”, di cui sei leader e che tante adesioni sta ricevendo, possa sembrare un'accolita di fuorusciti dai vecchi partiti, credo che non ci sia opportunità migliore di quella attuale, che vede esplodere violenta la querelle sul rigassificatore per la mancata costituzione di D'Orsi al Tar Lazio, per capire cosa vuole fare e dove vuole andare il nuovo soggetto politico da te diretto. Il rigassificatore di Porto Empedocle, come sai benissimo, cambierà, se realizzato(stiamo lottando per evitarlo), la storia, la geografia e l'economia del nostro territorio. Tutti sappiamo che tu, con coraggio e determinazione, stai contrastando questo ignobile progetto e hai addirittura proposto ricorso al Tar Lazio contro di esso, da cui hanno preso la stura tutti gli altri ricorsi, ma come si porrà Maurizio Calabrese, confluito nel nuovo soggetto politico, che in consiglio comunale si è battuto a spada tratta a favore dell'ecomostro al confine del nostro parco archeologico? Come si porranno gli altri componenti del “Patto” fuorusciti dal Mpa e dal Pdl, sapendo che i loro ex padrini-padroni politici sono non solo favorevoli ma sponsorizzatori del rigassificatore? E' legittimo il sospetto che siano fuorusciti solo provvisoriamente dai loro vecchi partiti magari per la mancata assegnazione di qualche poltrona e che appena le ammaliatrici sirene dei loro vecchi leader politici si faranno sentire con la promessa di qualche incarico ben retribuito faranno frettolosamente ritorno all'ovile. La vostra sigla “Patto per il territorio” farebbe pensare ad una strenua difesa contro le aggressioni delle multinazionali che propongono oggi il rigassificatore, domani la centrale nucleare, il termovalorizzatore e la megadiscarica per i rifiuti. Se così fosse potremmo dire di trovarci di fronte ad una svolta storica per la nostra provincia, ma temo, caro Marco, che, di fronte alle pressioni delle lobby, i vari e variegati componenti del “Patto” si metteranno senza fiatare “la coda tra le gambe” e addio al patto per il territorio.
Poi ho letto che c'è stato un incontro tra alcuni rappresentati del “Patto” e la senatrice della Lega, Angela Maraventano. Voglio solo ricordarti l'omerico detto “timeo Danaos et dona ferentes”, per dirti che i “signori” della Lega rappresentano gli interessi delle multinazionali del Nord che hanno trattato sempre il Sud come territorio da colonizzare e da sfruttare..
Con i più cordiali saluti, Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”

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