lunedì 22 novembre 2010

EISABETTA ZAMPARUTTI E IL GRUPPO RADICALE DELLA CAMERA CHIEDONO LA REVOCA DEL RIGASSIFICATORE "VALLE DEI TEMPLI"


L'on. Elena Zamparutti (nella foto) con l'intero gruppo dei Radicali alla Camera ha presentato un'interpellanza parlamentare, chiedendo ai Ministri dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dei BB.CC., Sandro Bondi, di revocare i pareri favorevoli espressi sul rigassificatore di Porto Empedocle, al confine con il parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. L'interpellanza è stata rivolta anche al Ministro, Roberto Maroni, essendo emerse durante la recente cattura del boss mafioso di Porto Empedocle, Gerlandino Messina, possibili infiltrazioni mafiose nel business del rigassificatore.

I Deputati Radicali hanno puntulamente osservato che:
- Stefania Prestigiacomo, nell'emanare il proprio decreto di Via (valutazione di impatto ambientale), si è “dimenticata” di ricordare la vicinanza della “Valle dei Templi” all'area interessata dal rigassificatore, per cui il giornalista del Corriere della Sera, Carlo Vulpio, osservò ironicamente, in un suo articolo del 19 novembre 2008, che la Prestigiacomo “cancella la Valle dei Templi per decreto”.
- La Prestigiacomo è stata clamorosamente contraddetta dal suo stesso Sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia, che, rispondendo a un'interpellanza del deputato dell'Idv, Ignazio Messina, ha ammesso che problemi di impatto sulla Valle dei Templi esistono, tant'è che il Ministro dei BB.CC., nell'esprimere il proprio parere, l'aveva subordinato al preventivo esame, da parte della Regione Siciliana, di progetti “compensativi e mitigativi” dell'impatto medesimo. La Regione si è guardata bene dall'esaminare e imporre detti progetti, ignorando la prescrizione del Ministro dei BB.CC.
- La Prestigiacomo e i propri collaboratori avrebbero eluso la precisa prescrizione della Commissione di Via del Ministero dell'Ambiente che imponeva, prima dell'emanazione del decreto autorizzativo, di sottoporre a procedura di valutazione di impatto ambientale anche il gasdotto di collegamento del rigassificatore alla rete nazionale del gas. Ciò avrebbero fatto sulla scorta delle false attestazioni del Comitato di Coordinamento del Ministero dell'Ambiente che il gasdotto sarà della lunghezza di circa km. 7, che attraverserà solo il Comune di Porto Empedocle, che sarà completamente interrato, mentre dall'esame del progetto, elaborato dalla Snam Rete Gas S.P.A., risulta che sarà della lunghezza di circa 14 km., attraverserà i Comuni di Porto Empedocle, Agrigento, Raffadali e Joppolo Giancaxio e che sarà solo parzialmente interrato. Su questa circostanza, hanno ricordato i deputati radicali, sarebbe stata presentata pure una denuncia alla magistratura penale
- Nella recente, brillante operazione antimafia, che ha portato alla cattura del boss mafioso di P.Empedocle, Gerlandino Messina, sono stati trovati nel suo covo alcuni “pizzini” che indicano possibili infiltrazioni mafiose nel business del rigassificatore.
I Deputati Redicali hanno concluso l'interpellanza, chiedendo ai Ministri Bondi e Prestigiacomo di revocare i propri pareri sull'impianto industriale di rigassificazione, azzerandone in pratica tutto l'iter autorizzativo.

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