venerdì 5 novembre 2010

ONORE AL MERITO DI ITALIA NOSTRA CHE DIFENDE IL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE E PAESAGGISTICO


Italia Nostra ha preso una posizione nettamente contraria alla costruzione di due porti turistici a Siracusa che comporteranno una colata di cemento in uno dei siti più belli al mondo, dichiarato patrimonio culturale Unesco. Questa notizia è stata riportata anche dal giornale on line “Per la città.it” e si può leggere interamente consultando il seguente link: http://www.perlacitta.it/2010/11/04/rischio-cancellazione-dalla-world-heritage-list-agrigento-come-siracusa/

La presidentessa italiana,Alessandra Mottola Molfino (nella foto in alto), dopo avere invano sollecitato le autorità locali a recedere da tale progetto impattante, ha scritto una lettera all'Unesco per chiedere un'ispezione in loco, al fine di verificare la permanenza delle condizioni ambientali di Siracusa che ne determinarono il suo inserimento nella World Heritage List e se la realizzazione di tale progetto comporti un rischio di cancellazione. Infatti tutti i siti, che hanno ricevuto il privilegio di essere inseriti nell'elenco del patrimonio universale culturale, devono essere costantemente monitorati dagli ispettori dell'Unesco inviati da Parigi per questa verifica.
Tutto ciò ha l'evidente scopo non di fare cancellare Siracusa dalla lista, ma quello che la minaccia della cancellazione costituisca un efficace deterrente per scoraggiare la costruzione dei porti turistici, un autentico scempio ambientale e un vulnus irreversibile al patrimonio culturale, economico e turistico di quella città.
Questa è solo l'ultima iniziativa intrapresa con merito da Italia Nostra, che onora i suoi fini istituzionali di tutela e valorizzazione del patrimonio monumentale, culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Occorre ricordare infatti che Italia Nostra non ha esitato un solo momento a costituirsi, su sollecitazione di Leandro Janni consigliere nazionale dell'associazione, nel giudizio dinanzi al Tar del Lazio per impugnare l'incredibile decreto regionale di autorizzazione di un rigassificatore da 8 miliardi di mc. a Porto Empedocle, sotto la casa natale di Luigi Pirandello e al confine del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, anch'essa inserita nella World Heritage List dell'Unesco. Addirittura è previsto in progetto che il gasdotto di collegamento del rigassificatore alla rete nazionale del gas attraverserà, nel primo tratto, la zona Caos di Agrigento che fa parte del parco letterario pirandelliano e che è stata delimitata dall'Unesco come buffer zone (zona di rispetto) del parco archeologico.
Ora se la costruzione di un porticciolo turistico, osserva giustamente il direttore del giornale “Perlacittà.it”, può costituire un motivo di cancellazione di un sito dalla World Heritage List, “i rischi che la Valle dei Templi di Agrigento possa essere cancellata dai siti dell’Unesco non sembrano poi tanto infondati, se si considera cosa può significare la presenza di una simile struttura (un rigassficatore altamente impattante) a poca distanza da uno dei più celebrati giacimenti culturali e paesaggistici”.
La coraggiosa presa di posizione di Italia Nostra dovrebbe anche essere seguita dal Fai che, dopo le iniziali esitazioni, dia un forte segnale all'opinione pubblica nazionale e all'Unesco che nel nostro paese, oltre a Italia Nostra, c'è chi vigila attentamente a che il patrimonio culturale dell'umanità non venga minacciato dal business del cemento e dalle lobby dell'energia e del gas.
Gaetano Gaziano
Presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”

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