martedì 25 gennaio 2011

IL BUNGA-BUNGA DI PRODI,BERSANI,VENDOLA & CO.

Non mi piacciono le false icone della sinistra.
Non mi piace Berlusconi, ma tremo al solo pensiero che tornino a governare i casti, i devoti, i “noiosi monogami”, per dirla con Vittorio Sgarbi, come Prodi, D'Alema e Bersani, che il bunga-bunga hanno fatto a noi Italiani e vogliono continuare a fare con la politica sull'energia.
L'avete sentito il casto Bersani, il pio D'Alema o il devoto Prodi dire una sola parola contro le centrali nucleari? Nessuno di loro.
Fingono di inseguire il Berlusca per i suoi panni sporchi, ma intanto benedicono i business dell'energia, tutti insieme appassionatamente.
Questi signori “de sinistra” sono tutti casa, famiglia, e Parlamento, come Fassino, il più casto di tutti, tanto innamorato della moglie, Anna Serafini, che l'ha paracaduta in Sicilia, regalandole un seggio alla Camera, a rappresentare elettori siciliani che non l'avevano mai vista prima.
Penso anche al casto Walter Veltroni, l'Africano, tutto casa e Confindustria, che ha spedito in Parlamento due “eccellenti” rappresentanti dei poteri forti, come Colaninno e Calearo, quest'ultimo transumato, ahiloro, alla corte del Berlusca.
Certo, in questa ensamble di “eroi de sinistra” pii e devoti, qualche pecora nera ci può pure scappare, come Marrazzo o Sircana, ma sono le eccezioni che confermano la "santità" della casta.
Il devoto Prodi, fedelissimo marito di donna Flavia, mise al 4° punto del famigerato dodecalogo del Prodi-bis i rigassificatori che non servono all'Italia, non perché lo dica io, ma perché ce lo racconta il Sole 24 Ore (che non è certo un giornale radicale), a tal punto che l'Italia ha chiesto di esportare gas verso l'Europa, senza ancora avere costruito i rigassificatori.
Però “il sinistro” Prodi si “dimenticò” di inserire, tra i “punti non negoziabili” del suo programma, le politiche sociali e il lavoro.
Magari sarà casto e devoto, ma un presidente, che si “dimentica” dei lavoratori e privilegia i rigassificatori che servono solo a chi li fa, si può considerare di sinistra?
Non è la prima volta che il casto Prodi fa il bunga-bunga agli Italiani. Gli riuscì benissimo la prima volta, quando, da presidente dell'Iri, svendette il nostro patrimonio industriale pubblico.
Mi piace, al riguardo, riportare un brano dell'articolo del simpatico Marcello Veneziani del 30.1.2006:
“La carriera politica di Prodi nasce tre mesi dopo l’incontro sullo yacht “Britannia” quando, in un convegno del 30 settembre 1992 in Assolombarda, fa outing e suggerisce, lui bojardo di Stato, di cedere anche le banche d’interesse nazionale e di privatizzare tutto. Intanto le grandi agenzie internazionali provvedevano a declassare il nostro paese, favorendo non la vendita ma la svendita dell’azienda Italia”.
Va ricordato che nello yacht Britannia, di sua Maestà Elisabetta II, si riunirono il 2 giugno del 1992, festa della Repubblica, alti esponenti della finanza internazionale, compreso l'attuale governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che, a quel tempo, era direttore generale del Tesoro, per “concordare” quella svendita, secondo quanto ci riferisce Veneziani. E la festa alla Repubblica Italiana gliela fecero davvero...
Un'altra icona emergente “de sinistra” è certamente il devoto Niki Vendola, il governatore della Puglia, che si è manifestato gay, comunista e cattolico.
Il devoto Niki “è senza dubbio il miglior governatore del Mezzogiorno” ha sentenziato Emma Marcegaglia.
“E te pareva”, direbbero a Roma.
“La Marcergaglia, secondo Panorama, in Puglia ha un forte ruolo nel ciclo dei rifiuti e gestisce tre dei quattro termovalorizzatori realizzati”.
«Dottò, ‘a munnizza è oro», spiegò Nunzio Perrella, un collaboratore di giustizia napoletano, nel 1992, al magistrato Franco Roberti.
Sacrosanta verità!
Pare l'abbiano capito anche Vendola e Marcegaglia.
A queste condizioni, non ci vuol molto a diventare il migliore governatore del Sud. Un altro piccolo “aiutino” a Confindustria e magari il devoto Niki diventerà il migliore amministratore d'Italia, scalzando quel “porcellone” del Berlusca e i casti e puri compagni “de sinistra”, che vogliono dare la spallata al Cavaliere per le sue notti brave.
Prevedo, però, che, se i devoti “sinistri” Prodi, D'Alema, Bersani, Fassino, Veltroni, Vendola & Co. pensano di mandare a casa il Berlusca per i suoi vizietti privati, mentre continuano a fare allegramente e sotto banco i business sporchi dell'energia, tanto graditi a Confindustria, rischiano di stare all'opposizione per altri cento anni e consegnare al Cavaliere, che ringrazia, la patente di “allegro farfallone amoroso” di mozartiana memoria.
Gaetano Gaziano

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

frizzante e, sapidamente, sferzante!
splendido, Dott. Gaetano!

mi sono permesso di linkarlo sulla prima del mio siterello.

segreto (non poi tanto)ammiratore

Gaetano Gaziano ha detto...

Grazie, ho gia verificato.