domenica 20 ottobre 2013

Rigassificatore di P.Empedocle: lettera aperta all'assessore regionale ai bb.cc., Maria Rita Sgarlata.

Gentile Dr.ssa Sgarlata, il quotidiano on line “LinkSicilia.it” salutò la sua nomina ad assessore regionale ai bb.cc. con parole di apprezzamento e di speranza per l'effettivo cambiamento nella politica di tutela del nostro patrimonio culturale che, dopo Fabio Granata, in Sicilia ha visto il vuoto. Ritenne anche che lei, da illustre archeologa, avrebbe attenzionato la vicenda dell'ignobile progetto del rigassificatore da 8 miliardi di mc. al confine del parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco. Lei, all'atto della sua nomina, ebbe a dichiarare: “Serve più tutela per i siti archeologici siciliani che sono tra i più belli al mondo. Parto dall’esperienza di una mobilitazione che mi ha vista in prima linea nella difesa del paesaggio, dei nostri beni archeologici e paesaggistici, nostra delizia e nostra condanna, dato che non sappiamo fargli girare intorno l’economia, come meriterebbero”. Gentile assessore Sgarlata, le sue parole mi incoraggiano a rivolgerle questo appello attraverso la lettera aperta che le invio. Lei sa che una grave minaccia incombe sul parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento: la costruzione, appunto, al suo confine sud-occidentale di un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi. Sicuramente il più grave pericolo all'integrità della Valle e del suo paesaggio nei suoi 2500 anni di storia. La Valle si può ancora salvare e le spiego come: intervenendo in autotutela sull'assurdo e contraddittorio parere favorevole espresso dall'allora sovrintendente di Agrigento sull'ignobile progetto. Riporto la parte più incredibile e assurda del parere espresso con nota del 2.2.2006 n.65 di prot.: “i vincoli incombenti nei territori interessati dagli interventi, discendono da norme di legge (D.lgs. n. 42/2004) e da provvedimenti legislativi e amministrativi regionali (vincolo paesaggistico della zona Caos imposto con decreto dell'Assessorato Regionale ai BB.CC. del 29 luglio 1993, legge regionale 20/2000 di creazione del parco archeologico di Agrigento)”, ma, sorprendentemente, invece di cassare il progetto, il soprintendente espresse parere favorevole con delle risibili prescrizioni come quella di trattare cromaticamente i cisternoni da 160 mila mc., usare schermature o coperture con piante, e altre prescrizioni che diventano patetiche quando dispongono che “dovrà essere vietato l'impiego di infissi di alluminio anodizzato” come se un rigassificatore fosse una normale palazzina di civile abitazione; La gravità di questa autorizzazione sta nel fatto che essa costituisce la madre di tutte le autorizzazioni, a partire da quella del Ministero dei bb.cc. che ad essa ha rinviato acriticamente, da quella del Ministero dell''Ambiente, la cosiddetta Via (valutazione di impatto ambientale), per arrivare all'autorizzazione finale dell'assessorato regionale all'Industria rilasciata con decreto n. 122/gab del 22.10.2009. Se non ci fosse stato il parere favorevole del sovrintendente di Agrigento, non sarebbero stati possibili tutti i successivi provvedimenti amministrativi adottati sul rigassificatore. Pertanto, alla luce di quanto da noi esposto, la S.S. può, se lo ritiene opportuno, disporre un'indagine interna per accertare l'assurdo comportamento di quel sovrintendente e provvedere conseguentemente alla revoca di quell'incomprensibile parere, (attivando il potere sostitutivo che la legge le attribuisce). La revoca dovrà essere motivata dall'interesse pubblico per evitare azioni risarcitorie da parte dell'ente concessionario dell'opera di realizzazione del rigassificatore. Il mondo della Cultura gliene sarà infinitamente grato, essendo, come lei sa, la Valle dei Templi patrimonio culturale universale. Con i migliori saluti, Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” Di seguito il link per leggere l'articolo di "LinkSicilia.it" http://www.linksicilia.it/2013/04/assessore-sgarlata-liberera-la-valle-dei-templi-dal-rigassificatore/. Continua a leggere...

domenica 6 ottobre 2013

LETTERA APERTA AL MINISTRO DEI BB.CC. PER CONSEGNA PETIZIONE

Caro Ministro, la petizione per salvare la Valle dei Templi di Agrigento, sito Unesco, ha già raccolto, tramite la piattaforma di change.org., 1000 firme provenienti da: Italia 966; Stati Uniti 6; Francia 5; Spagna 4; Olanda 4; Sud Africa 3; Brasile 2; Germania 2; Australia 1; Canada 1; Giordania 1; Guyana 1; Inghilterra 1; Romania 1; Slovacchia 1; Tunisia 1. La petizione, che resterà aperta fino al 31 luglio 2014, è stata firmata, tra gli altri, da: - Avv. Marco Zambuto, Sindaco di Agrigento - Associazione Green Italia di Angelo Bonelli, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Fabio Granata e altri. La petizione è stata pubblicata, tra gli altri, da: - Blog “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” di Caterina Busetta e Gaetano Gaziano - Blog “Italians.it” di Beppe Severgnini - Blog PatrimonioSos.it” - Blog “Salviamoilpaesaggio.it” - Sito Facebook “No al rigassificatore ad Agrigento” - Giornale on line “LinkSicilia.it” - Giornale on line “Bellaciaoag.it” - Giornale on line “Perlacitta.it”. La petizione ha la finalità di salvare la Valle dei Templi dalla minaccia della costruzione al suo confine di un rigassificatore di 8 miliardi di mc, che, se realizzato, non sarebbe di certo un bel biglietto da visita di fronte al mondo della Cultura, essendo la Valle patrimonio universale dell'umanità, né, credo, sarebbe un bel biglietto di presentazione per il Ministro dei BB.CC. che rappresenta e tutela il patrimonio culturale italiano. L'autorizzazione alla realizzazione dell'indecoroso progetto scaturisce da un macroscopico errore (magari in buona fede) della Soprintendenza ai BB.CC. di Agrigento che, dopo avere affermato che il rigassificatore e il gasdotto di collegamento ricadono in zona sottoposta a vincoli paesaggistici, archeologici e idrogeologici, ha incredibilmente rilasciato il nulla osta sottoponendolo a risibili condizioni di mascherature cromatiche o con macchia mediterranea degli impianti. Il guaio è che quel nulla osta fu fatto proprio acriticamente dal Ministro dei BB.CC. del tempo e trasfuso nel decreto di Via (valutazione di impatto ambientale) a firma congiunta dei Ministri dell'Ambiente e dei BB.CC. Ora com'è possibile, signor Ministro, che la realizzazione di un impianto industriale altamente impattante e dannoso nei confronti di uno dei siti archeologici e paesaggisti più belli al mondo come la Valle dei Templi di Agrigento, a tal punto da essere inserito tra il patrimonio culturale universale, possa farsi dipendere da un vistoso e marchiano errore di anonimi e incompetenti funzionari pubblici? Com'è possibile che un Paese come l'Italia che possiede il 60% dei beni culturali mondiali possa essere esposto al ridicolo a causa della costruzione di un ecomostro a ridosso della Valle dei Templi di Agrigento, sito Unesco? Ecco spiegata, signor Ministro, la motivazione di questa petizione diretta a fermare l'indecoroso progetto. Peraltro il progetto ha avuto vita travagliatissima. Sottoposto a referendum ad Agrigento, il 98% della popolazione ha detto “NO”. Recentemente il cantiere dei lavori (che sono solo all'inizio) è stato sottoposto a sequestro da parte della DDA di Palermo con il grave sospetto che si voglia favorire la mafia. Inoltre il mercato mondiale del gas è stato rivoluzionato dalla scoperta dello “shale gas” per cui nel mondo c'è una grande offerta di gas, tanto che che l'Italia è stata costretta a pagare pesanti sanzioni pecuniarie alla russa Gazprom per i dissennati contratti di fornitura di gas del tipo “take or pay” stipulati da Eni. Allora a chi serve continuare questi lavori? Non certo al nostro Paese che non ha bisogno di questo gas. Men che meno all'immagine dell'Italia nel mondo che si vedrebbe sbeffeggiata per la realizzazione di un ecomostro al confine della Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco. Magari servirà alla lobby dell'energia che potrà incassare gli aiuti di Stato. Ma può bastare questo a far investire i soldi pubblici (cioè nostri) in un'opera inutile e dannosa? Mille cittadini (fino ad oggi) indignati di tutto il mondo dicono No e si rivolgono alla S.S. perché intervenga a fermare questo scempio. Signor Ministro, concludo proponendo di portare io stesso a Roma la petizione con le mille firme e consegnarle nelle mani della S.S., per cui le chiedo di fissarmi, compatibilmente con i suoi impegni, un appuntamento a breve. Grazie per l'attenzione e molti cordiali saluti, Gaetano Gaziano presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” (in alto a destra nella foto) Tel. 3938587028. Continua a leggere...