lunedì 28 febbraio 2011

LE SCULTURE DI IGOR MITORAJ NELLA VALLE DEI TEMPLI

Le sculture prevalentemente in bronzo del grande artista polacco, Igor Mitoraj, dal 27 febbraio fanno bella mostra di sé nella Valle dei Templi.
Mitoraj, che oggi vive ed opera prevalentemente in Italia, si ispira per le sue colossali statue al mondo classico con raffigurazioni di eroi o di figure mitologiche alate come Icaro. Lo stile di Mitoraj, infatti, è fortemente radicato nella tradizione classica, con una particolare attenzione ai busti maschili. Egli presenta, anche, “una svolta post-moderna attraverso l'ostentata enfatizzazione dei danni subiti dalle sculture classiche, ottenuta mediante la realizzazione di arti e teste troncati” (Wikipedia).
La collocazione lungo la Via Sacra, in posizione prospettica rispetto ai nostri splendidi templi dorici, quali Giunone e Concordia, provoca nel visitatore una forte emozione e fa rivivere, rivitalizzandolo, il mondo classico popolato da eroi e divinità greche. La mostra si articola anche nella zona che va dal tempio di Giove Olimpico a quello dei Dioscuri, per cui è consigliabile iniziare la visita dall'ingresso di Porta Quinta.
In questo momento, chi percorre la Via Sacra si trova immerso in un connubio esaltante di natura, alberi di mandorlo ancora in fiore, archeologia, arte e paesaggio. Tutto ciò rende ancora più magica la nostra Valle dei Templi.
La mostra en plein air resterà ad incantare i visitatori per tutta la primavera, l'estate e l'autunno e sarà sicuramente un motivo in più per venire o per ritornare nella Valle.
Queste iniziative sono quelle che possono tracciare la strada del potenziamento del turismo culturale. Sappiamo come spesso ci si lamenti per la scarsa capacità di veicolare l'immagine del nostro immenso patrimonio archeologico e paesaggistico che si traduce poi in un turismo asfittico, con limitato ritorno economico.
Questo evento voluto e organizzato dall'Ente Parco Archeologico si autofinanzierà e ciò grazie agli introiti dei visitatori, anche perché, nei mesi di luglio e agosto, davanti al tempio di Giunone si svolgeranno a pagamento concerti di orchestre e artisti importanti di musica classica e jazz.
Parallelamente al grande evento si sta procedendo sistematicamente alla cura delle piccole cose che vanno dalla pulizia accurata dei siti alla potatura degli alberi, dall'illuminazione potenziata dei percorsi alla riqualificazione di spazi quali piazzale Hardcastle (posto di ristoro) e area davanti all'edicola di San Nicola.
E' chiaro infatti che i grandi eventi, senza una manutenzione e cura ordinari, diventano velleitari e spesso si trasformano in un bumerang, perché evidenziano maggiormente ciò che non funziona.
Ecco perché, a questo punto, l'amministrazione comunale deve finalmente attuare il transito a traffico limitato nella passeggiata archeologica, così come annunciato periodicamente con grande enfasi dei media (tv e stampa) e mai realizzato, secondo una prassi ormai consolidata dei politici che si fermano agli effetti annunci, senza concretizzare.
Certo, se il parco archeologico della Valle dei Templi diventerà finalmente il volano di sviluppo del territorio così com'è nello spirito della legge regionale istitutiva del parco, qualsiasi altra cosa in contrasto con essa, come ad esempio il rigassificatore di Porto Empedocle al confine della Valle, sarà considerata scandalosa e improponibile.
Caterina Busetta
Consigliere del Parco

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lunedì 21 febbraio 2011

IL CLUB BILDERBERG

Non sapevo niente del Club Bilderberg, come suppongo la maggior parte dei lettori di questo blog.
Ho saputo della sua esistenza navigando on line.
Il Club Bilderberg, secondo le notizie che si ricavano da web, è un club semi segreto, dove si incontrano annualmente, per inviti non ufficiali, circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario di tutto il mondo.
I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali: politici, militari ed economici, connessi soprattutto con le strategie energetiche.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada.
Dato che le discussioni durante le loro riunioni non sono mai registrate o riportate all'esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche e di varie teorie del complotto.
Il Club Bilderberg è stato a lungo sospettato, da alcuni, di essere una società segreta di tipo massonico.
Il Club nasce nel 1952, ma prende il suo nome attuale solo nel 1954, quando il 29 maggio un gran numero di politici e uomini d'affari si riunì a Oosterbeek, in Olanda, all'Hotel de Bilderberg (nella foto in alto). Da allora le riunioni sono state ripetute una o due volte all'anno. Alcune riunioni sono state tenute pure in Italia, l'ultima a Stresa nel 2004.
I nomi più famosi che ricorrono in queste riunioni sono quelli di Kissinger,di Rockefeller, di Rothschild, di quasi tutti gli amministratori delle lobby mondiali dell'energia, compreso Paolo Scaroni amministratore delegato di ENI, di giornalisti dei principali media mondiali della finanza.
Tra gli italiani risultano i nomi di Padoa Schioppa, di Tremonti, di Mario Monti, di Mario Draghi, di Gianni Agnelli, di Ferruccio De Bortoli, di Gianni Riotta, eccetera. Non solo di esponenti di cultura conservatrice, vi figurano anche nomi illustri di personaggi italiani che dovrebbero essere di sinistra, come Romano Prodi e Walter Veltroni.
Molti di questi personaggi erano presenti anche negli incontri sullo yacht “Britannia”, che il 2 giugno 1992 si riunirono per concordare la svendita dell'industria pubblica italiana, sponsor principale Romano Prodi, allora presidente dell'Iri.
In queste riunioni semi segrete non si fanno di certo esercizi spirituali. Si fanno, secondo la vulgata corrente, business prevalentemente di natura finanziaria con un occhio particolare al settore energetico.
Basti pensare che uno dei frequentatori di questa “élite” internazionale è quel Paul Wolfowits che fu lo stratega della guerra in Iraq di George W. Bush.
Molti ricorderanno le immagini di Wolfowits, quando, all'indomani della “liberazione” dell'Iraq, uscì, ancora sporco di calcinacci per l'attentato subìto dopo essere stato nominato primo governatore americano dell'Iraq “liberato”, in conferenza stampa, a comunicare al mondo intero “che non era successo niente”.
Vi racconto questo episodio per sottolineare come sia stretta la connessione tra energia, guerre che si fanno per essa, e sistema finanziario internazionale. Infatti, subito dopo Wolfowits ricevette dal riconoscente Bush l'incarico di presidente della Banca Mondiale, il primo giugno 2005. Peccato che il nostro “eroe” si sia dovuto dimettere il 30 giugno 2007, dopo essere stato accusato di avere accordato un consistente aumento di stipendio alla sua compagna, dipendente della stessa banca.
Che non fossero esattamente degli immacolati “stinchi di santo”, questi frequentatori del Club Bilderberg, si era capito a partire dalla nomina del suo primo presidente, l'olandese Bernhard van Lippe-Biesterfeld, che nel 1976 diede le dimissioni per lo scandalo di una tangente da 1,1 milioni di dollari ricevuta dalla Lockheed Corporation per la vendita di aerei caccia all'aviazione olandese.
Sono costoro gli “illustrissimi” personaggi che decidono a livello internazionale le strategie economico-finanziarie anche e soprattutto in materia energetica, che poi i governanti locali calano supinamente nei rispettivi Paesi.
Sono stati i “sinistri” Prodi, Bersani, D'Alema e “compagni” a programmare ben 14 rigassificatori nel nostro Paese, pur non essendoci in Italia un piano energetico nazionale, “accontendando” così tutte le lobby mondiali dell'energia. Mentre i “destri” Berlusconi, Tremonti, Scajola & Co. hanno programmato più di 4 centrali nucleari.
Gli affaristi internazionali del gas e del nucleare ringraziano.
Rebus sic stantibus (stando cosi le cose), quei poveracci dei nostri politici siciliani non hanno saputo fare altro che adeguarsi servilmente alle decisioni di strategia energetica prese dall'alto.
Però ci sono politici e politici.
Sono stato recentemente a Siracusa. Ho percorso la nuovissima autostrada Catania-Siracusa. Bellissima! Il mio pensiero è andato subito agli “onorevoli” agrigentini di ieri e di oggi, di destra e di sinistra.
Dopo che ci hanno consegnato la nostra provincia collocata nell'ultima posizione delle graduatorie nazionali, senza autostrada né aeroporto, hanno avuto pure la spudoratezza di presentarsi con il “regalo” del rigassificatore “Valle dei Templi”.
Gaetano Gaziano

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lunedì 14 febbraio 2011

GOVERNATORE LOMBARDO FACCIA QUESTI NOMI, SUVVIA!

E' scoppiata violenta l'ultima polemica tra la Confindustria e la Cisl da una parte e Raffaele Lombardo dall'altra.
E il motivo, manco a dirsi, è il rigassificatore di Priolo, per cui il governatore si è già scontrato con Stefania Prestigiacomo, che ha definito, senza mezzi termini sull'Espresso, “ministro alla devastazione dell'ambiente”.
A Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, e a Maurizio Bernava, segretario della Cisl, che lo accusano, senza giri di parole, di immobilismo e lottizzazione, Lombardo ha risposto “è finita la fase storica in cui i gruppi industriali venivano a fare ciò che volevano, magari mettendo in tasca ai politici mazzette e qualche assunzione” (La Repubblica del 10 febbraio).
Parole pesanti, come si vede, anche dai risvolti penali.
Non sappiamo a quali gruppi industriali alluda il governatore siciliano, quando parla di mazzette elargite ai politici, sappiamo solo che Enel è stata molto brava a convincere tutti, proprio tutti, della bontà dell'indecoroso progetto di un rigassificatore da 8 miliardi di mc. sotto la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco.
Politici di destra e di sinistra, sindacalisti bianchi, rossi e gialli (definiamo così per comodità quelli dell'Uil di Angeletti che qualche settimana fa è venuto, buon ultimo, a declamare la bontà degli investimenti delle lobby dei rigassificatori), giornalisti pennivendoli siciliani di tutti i media della carta stampata, con l'eccezione del settimanale Grandangolo, hanno plaudito all'investimento di Enel, salutandolo come grande opportunità di sviluppo e di occupazione per la nostra provincia.
Abbiamo già ricordato, in un precedente articolo, che l'occupazione che Enel prevede di impiegare, a rigassificatore costruito, sarà di poche decine di posti di lavoro e che a Rovigo, dei 60 tecnici e operai che lavorano al rigassificatore off-shore, solo uno è veneto.
Jeremy Rifkin, premio Nobel per l'economia, ha affermato che, se in Sicilia si puntasse al solare, coprendo solo il 6% dei nostri tetti con pannelli fotovoltaici, si svilupperebbe un'economia di sei miliardi di euro, dando lavoro a circa trentamila piccole e medie aziende e si coprirebbe il 40% del nostro totale fabbisogno energetico.
Lo Bello sostiene, invece, che “i grandi gruppi industriali rappresentano per la Sicilia un patrimonio importante” e aggiunge “il governatore ha il dovere politico di fare pubblicamente i nomi di quei gruppi industriali che in passato hanno fatto in Sicilia ciò che volevano, mettendo in tasca ai politici cospicue mazzette”.
Suvvia, governatore Lombardo, prenda in parola Ivan Lo Bello, e faccia finalmente i nomi di questi gruppi industriali che hanno fatto in Sicilia “ciò che volevano” e a cui lei si rivolse in campagna elettorale gridando, “non trasformerete la Sicilia in pattumiera d'Italia”.
Sennò, lei dà credito a Gianfranco Micciché che ha dichiarato “su Lombardo e Confindustria non vorremmo ancora assistere alla farsa di chi bisticcia di giorno e fa patti di notte”.
E Micciché questo tipo di farse le conosce bene.
Va ricordato, infatti, che, con Michele Cimino, ha fondato in Sicilia il partito “Forza del Sud”, che dovrebbe contrastare, a loro dire, le pressioni delle lobby del Nord.
Ma che bel contrasto...
Micciché, in qualità di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, armò a Palermo un teatrino (è proprio il caso di dirlo perché fu fatto al teatro Massimo di Palermo), organizzando un convegno dal roboante titolo “Sud 2007/2013-L'Ultima Occasione”.
Una mission biblica, come si vede, con la promessa di milioni e milioni di investimenti.
Erano presenti Fulvio Conti, Ad di Enel, quello del rigassificatore “Valle dei Templi”, Franco Moretti, Ad delle Ferrovie, e Massimo Ponzellini presidente di Impregilo.
Per dare grande solennità all'avvenimento sono intervenuti il ministro Scajola e il presidente Lombardo ed è stato siglato un accordo dal titolo altisonante “Contratto per il Sud”.
Questo “Contratto” non è stato mai onorato, anche perché intanto il ministro Scajola è stato mandato a casa, avendogli qualcuno a sua “insaputa” pagato l'acquisto dell'appartamento con affaccio sul Colosseo.
I fondi Fas sono stati trasferiti al Nord e, per le altre promesse contenute nel “Contratto”, vogliamo ricordare che le Ferrovie non hanno fatto alcun investimento per modernizzare la rete ferroviaria in Sicilia (l'alta velocità si ferma a Roma) e recentemente, solo per una vibrante protesta popolare, hanno dovuto revocare la decisione di sopprimere alcuni treni per il Nord.
Solo Conti di Enel insiste per il rigassificatore di Porto Empedocle, che non porta sviluppo, non porta occupazione, ma porta devastazione del nostro ambiente e del nostro patrimonio culturale, che è anche patrimonio Unesco.
Quando c' è da inquinare, i gruppi industriali del Nord si ricordano della Sicilia, a cui i nostri politici ascari aprono “generosamente” la porta, come è successo da più di mezzo secolo e come continuano a fare ancora oggi.
Ci piacerebbe sapere chi, tra questi gruppi industriali di ieri e di oggi, “ha fatto in Sicilia ciò che voleva, mettendo mazzette nelle tasche dei politici”.
Suvvia, on. Lombardo un po' di coraggio, faccia questi nomi!
E, ai signori magistrati, dico “attisati l'oricchi”.
Siamo di fronte ad una pubblica accusa di corruzione grande quanto una casa, fatta dal più alto rappresentante delle istituzioni siciliane.
Gaetano Gaziano
presidente Associazione” Salviamo la Valle dei Templi”
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martedì 8 febbraio 2011

QUANDO LA COERENZA E' UN OPTIONAL

Leggo sul Giornale di Sicilia dell'8 febbraio che il Pd di Antonio Sinesio si appresta a stringere alleanza col l'Udc di Calogero Firetto alle prossime amministrative che si svolgeranno a Porto Empedocle.
Incontrai Antonio Sinesio tempo addietro in alcune riunioni per contrastare l'ignobile progetto del rigassificatore “Valle dei Templi”. Si era fatto anche promotore, con alcuni cittadini di Porto Empedocle, della creazione di un comitato per contrastare il progetto. Lo vidi particolarmente convinto e determinato.
Questi cittadini, con in testa Sinesio, chiesero anche l'indizione di un referendum al Sindaco Firetto, che l'ha rifiutato e che, però, ha gratificato i suoi concittadini del referendum sul pupazzo di bronzo del commissario Montalbano dell'inclito Andrea Camilleri, rigassificatorista anche lui.
Nella circostanza della presentazione ad Agrigento di un libro di Carlo Vulpio, il coraggioso giornalista del Corriere della Sera, che ha dedicato diversi articoli e un paragrafo del suo libro “Roba Nostra” al rigassificatore “Valle dei Templi”, Sinesio era presente a plaudire all'iniziativa.
Quando con due altre associazioni decidemmo di denunciare il Governo Italiano alla Commissione Europea per infrazione del divieto comunitario degli aiuti di Stato, ai sensi dell'art.107 del Trattato Europeo, chiesi la collaborazione di Sinesio, essendomi stato presentato come docente universitario di diritto europeo e quindi esperto della materia.
Non mi ha risposto e da quella volta non l'ho più sentito.
Dalla sentenza del Tar Lazio risulta pure che Sinesio ha fatto parte del collegio di difesa contro il rigassificatore e ora leggo che propone di sostenere Firetto alle prossime elezioni amministrative.
Non posso certo dire che Sinesio sia un campione di coerenza.
Certo è coerente con la linea del suo partito il Pd, ribaltonista e inciucista, alleato con Raffaele Lombardo(nella foto), dopo esserne stato avversario alle elezioni politiche.
Oggi si ritrovano in buona compagnia Don Raffaele, “campione di coerenza”, che ad Agrigento ebbe a dichiarare davanti alle telecamere “un rigassificatore sotto la Valle dei Templi mai!” e che, tornatosene a Palermo, diede via libera all'ecomostro, Michele Cimino, che cavalcò inizialmente la protesta antirigassificatorista per poi convertirsi sulla via di Damasco, dietro i diktat del suo mentore Gianfranco Micciché e dell'ineffabile Stefania Prestigiacomo, convinti rigassificatoristi alla faccia dell'autonomismo e della lotta agli interessi delle lobby del Nord, e last but not least Antonio Sinesio.
Voglio qui ricordare che recentemente l'intero gruppo radicale della Camera, eletto peraltro nelle file del Pd, ha presentato un'interpellanza parlamentare al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo per revocare il decreto di Via (valutazione di impatto ambientale).
Li voglio citare, uno ad uno, questi parlamentari: Elena Zamparutti è di Bolzano, Marco Beltrandi è di Bologna, Rita Bernardini è di Roma, Maria Antonietta Farina Coscioni è di Viterbo, Matteo Mecacci è di Firenze, Maurizio Turco è di Taranto.
VERGOGNATEVI Lombardo, Capodicasa, Cimino, tutti gli altri “onorevoli” agrigentini, e Sinesio alleato di Firetto: son dovuti venire da Bolzano a difendere la nostra Valle dei Templi!!!
Gaetano Gaziano
presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”.
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