lunedì 5 dicembre 2016

LA VITTORIA DEI NO: UNA LEZIONE DI DEMOCRAZIA. RENZI BOCCIATO IN POLITICA, STORIA E COMUNICAZIONE

Abramo Lincoln amava dire: “Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre”. Ecco: Matteo Renzi ha tentato di ingannare, con il suo aborto di riforma costituzionale, tutto il popolo italiano per sempre. E ha fallito! Quindi, data la dimensione della disfatta, è stato sonoramente bocciato in politica. Ma è stato bocciato anche in storia. Non sa, forse perché giovane e inesperto, che il popolo italiano ai referendum ha sempre votato contro le posizioni governative. Dal 1974 (referendum sul divorzio) a quello odierno. Vediamo come se la cava il nostro giovane premier (pardon ex premier) in materia di comunicazione. Va ricordato, a tal proposito, che tre sono stati i grandi imbonitori dall'Unità d'Italia: Mussolini, Berlusconi e Renzi, pur con le dovute differenze. Tutti e tre hanno fondato il loro potere sulla propaganda. Mussolini ha avuto il compito più facile. Gli bastò controllare la radio e l'unico grande giornale del tempo, il Corriere della Sera, per ottenere il più alto consenso mai riscosso prima da altri politici, arrivando a toccare il 90% ed oltre. Berlusconi fondò il suo partito azienda, Forza Italia, e in poco più di tre mesi riuscì nel miracolo di vincere le elezioni politiche del 94, sfruttando le reti televisive di sua proprietà e occupando militarmente, dopo la vittoria, anche le reti pubbliche. Matteo Renzi, che sembrava il più dotato dei tre, ha occupato i media, tivù e grandi giornali (quasi tutti), per l'italica subordinazione degli stessi al potente di turno, che in molti casi è arrivata fino a un indecoroso servilismo. Ma ha perso ugualmente. Non ha considerato, il giovanotto, e messo nel dovuto conto che oggi esiste anche la comunicazione via web che, alla luce del successo clamoroso dei No, si è dimostrata molto più efficace di quella dei media tradizionali. Strano, perché Renzi sembrava molto abile a smanettare con gli strumenti digitali. Conclusione: Renzi bocciato in politica, storia e comunicazione. Una stroncatura che, stando ai numeri, sembra definitiva.Gaetano Gaziano Continua a leggere...