mercoledì 19 novembre 2014

GRILLO CONTRO GLI AIUTI DI STATO AL RIGASSIFICATORE DI LIVORNO. QUESTA E' UNA NOTIZIA BUONA PURE PER NOI

Beppe Grillo denuncia all’Antitrust la decisone governativa di dichiarare il rigassificatore di Livorno (nella foto) "infrastruttura strategica e indispensabile per la sicurezza del sistema nazionale del gas". Mi ha girato la notizia il puntuale ed informatissimo amico Giorgio Jercog, linkandomi il post del blog di Grillo. In soldoni (come si suol dire) alla E.On (multinazionale tedesca dell’energia) andranno 45 milioni di euro per il 2014 e 45 milioni per il 2015 anche se non hanno rigassidficato un solo mc.di gas da quando l’impianto è entrato in funzione. E questa spesa verrà messa a carico delle bollette degli italiani (c’erano forse dubbi al riguardo? Un “gentile cadeau” del governo di Matteo Renzi. Ma sono stati ugualmente “generosi” i governanti che l’hanno preceduto:di destra,di centro e di sinistra. Che ci possiamo fare? Ci vogliono tutti bene, letteralmente un “bene da morir”. Grillo ha denunciato il governo all’Autorità della Concorrenza,sostenendo giustamente:”Abbiamo chiesto di vigilare affinché l'onere, stimabile pari a circa 45 milioni di euro, non pesi impropriamente sui costi sostenuti da parte dei consumatori nella bolletta energetica del gas anche in coerenza di un più generale obiettivo di ridurre la tariffa elettrica; e di vigilare affinché il fattore di garanzia riconosciuto non venga impiegato come un aiuto di Stato che favorisce un'impresa o minaccia di falsare la concorrenza secondo quanto disposto dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea; e che non si verifichino arricchimenti anomali da parte di taluni operatori a scapito di altri e, soprattutto, a scapito dei consumatori finali”. Non sappiamo come la vicenda andrà a fire. Ma di certo costituisce un forte deterrente per quanti ancora hanno “bollenti spiriti” rigassificatoristi. Sarà difficile far dichiarare altri rigassificatori opere strategiche per il Paese. Questa riflessione unitamente alla congiutura di mercato, che privilegia oggi e in avvenire le fonti energetiche rinnovabili a scapito delle fonti fossili, costituisce un ulteriore tassello del mosaico delle valutazioni economiche generali,che vanno nella direzione dell’abbandono delle fonti fossili, cosa che peratro sta già avvenendo nei Paesi più avanzati come la Germania. Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” . Continua a leggere...

mercoledì 12 novembre 2014

LA DIRETTIVA UE SUL RISPARMIO ENERGETICO SCORAGGIA LA COSTRUZIONE DI NUOVI RIGASSIFICATORI

L’Italia ha recepito la direttiva europea sul risparmio energetico n.27 del 2012. Il decreto legislativo di recepimento è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale ed è entrato in vigore il 19 luglio di quest’anno. Con questa direttiva sono stati fissati importanti obiettivi di risparmio da raggiungere entro il 2020. Il relatore della direttiva, il parlamentare europeo dei Verdi Claude Turmes, ha ricordato, tra l’altro, che le importazioni di petrolio e gas sono oggi la principale voce di trasferimento di ricchezza dalla UE 27 paesi al resto del mondo. Se nel 1999 i paesi della UE spendevano poco più di 84 miliardi di euro per le importazioni energetiche, cioè circa l’1% del Pil, nel 2011 questa cifra è aumentata di sei volte: oltre 488 miliardi di euro, pari al 3,9 del Pil dell’Unione. L’obiettivo, pertanto, della riduzione dei consumi energetici può essere realizzata, se non si vuole dipendere eternamente dai paesi produttori di fonti fossili, privilegiando le fonti rinnovabili, come del resto ha sottolineato lo stesso amministratore delegato di Enel, Francesco Starace(vedi post precedente). La direttiva Ue si muove proprio in questa direzione. Non per nulla il decreto legislativo, che ha recepito la direttiva europea, all’art.11 attribuisce specifiche competenze all’Autorità per l’energia e il gas “al fine di sostenere l’efficiente diffusione delle fonti rinnovabili”. Queste considerazioni, unitamente all’analisi che fanno gli esperti del settore energetico, che è diventato antieconomico produrre gas acquistandolo all’estero e rigassificandolo in loco, fanno propendere per il più che probabile abbadono da parte di Enel del progetto del rigassificatore di Porto Empedocle. Gaetano Gaziano presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento . Continua a leggere...