venerdì 25 settembre 2015

TRADITORI DELLA SICILIA E VINCITORI DEL PREMIO "ASCARO D'ORO"

Traditori della Sicilia: l'appellativo, coniato dal movimento Sicilia Nazione (nella foto il logo), non poteva essere più appropriato per definire il voto contrario dell'assemblea regionale siciliana alla richiesta di referendum abrogativo delle norme che autorizzano le trivelle a mare. Hanno votato a favore del referendum 38 consiglieri regionali; altri 8 voti erano necessari per il raggiungimento dei 46 voti che costituiscono la maggioranza. Ma hanno votato contro questi “traditori”: il presidente Crocetta, Alloro (Pd), Arancio (Pd), Barbagallo (Pd), Cracolici (Pd), Di Giacinto (Meg-Ps), Gennuso (Pds-Mp), Gucciardi (Pd), Laccoto (Pd), Lo Giudice (Pdr), Lupo (Pd), Malafarina (Meg-Ps), Marziano (Pd), Antonella Milazzo (Pd), Rinaldi (Pd), Ruggirello (Pd). E c'era d'aspettarselo, considerato che i nostri politici regionali ma anche nazionali hanno deciso da tempo di trasformare la Sicilia in pattumiera d'Italia, calando sempre le braghe alle decisioni “superiori” di allocare sul nostro territorio centrali nucleari, rigassificatori, termovalorizzatori (inceneritori) e mega discariche di rifiuti. Nel mio libro, in cui ho documentato gli otto anni di lotta contro l'indecoroso progetto di un rigassificatore da 8 miliardi di mc. al confine della Valle dei Templi di Agrigento sito Unesco, ho definito “Ascari” i politici siciliani e la mia associazione “Salviamo la Valle dei Templi” ha bandito anche un premio nazionale “L'ASCARO D'ORO” da assegnare ai più “meritevoli” calabraghe verso i poteri forti. La notizia è stata ripresa anche da Carlo Vulpio del Corsera (leggi a pag.117 del libro). Devo dire che l'assegnazione del premio è stata particolarmente difficoltosa, tanto numerosi erano i “meritevoli” tra politici, sindacalisti, pseudo intellettuali e funzionari infedeli. L'ultimo comportamento dei politici siciliani ha fatto cadere ogni dubbio sull'assegnazione. Vincitori del premio “L'ASCARO D'ORO” sono stati dichiarati ex-aequo, dall'apposita commissione presieduta da chi scrive, i politici regionali siciliani che hanno votato contro il referendum sulle trivelle. Complimenti vivissimi ai vincitori che, tra l'altro, hanno dimostrato di essere non solo “Ascari” ma anche “Ascari” inutili, in quanto altri 5 consigli regionali hanno detto sì alla richiesta del referendum abrogativo (condizione di ammissibilità del referendum). Poverini, non ne hanno potuto fare a meno tanto radicata è nel loro Dna l'attitudine ad essere servi. Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”. Continua a leggere...

giovedì 17 settembre 2015

Servirà la Devu dell'Unesco a tutelare la Valle dei Templi di Agrigento?

Sono stato cortesemente invitato a fare un intervento al Forum "Patrimonio Culturale e Creatività: la Valle, la Città, il Territorio" che si svolgerà sabato 19 settembre presso la sede del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Non potrò intervenire perché mi trovo a Lampedusa. Ho comunque preparato questo intervento che invio on line all'organizzazione dell'evento (nella foto la locandina del Forum). “L'Unesco ha conferito la Devu (dichiarazione di eccezionale valore universale) alla Valle dei Templi di Agrigento. Servirà a tutelarla dall'indecoroso progetto del rigassificatore da 8 miliardi di mc. al suo confine, o sarà un'altra inutile targhetta da appendere tra le colonne doriche del tempio della Concordia? Ho proposto provocatoriamente, qualche giorno fa, di restituire all'Unesco la prima inutile targhetta, quella dell'iscrizione della Valle nella World Heritage List, perché fino ad oggi non è servita a preservarla dal progetto dell'ecomostro gasiero in zona archeologica. Questa volta però voglio essere ottimista e propositivo: la Devu potrebbe servire. Vediamo come. In primis, il sindaco Firetto, che è anche presidente del distretto turistico Valle dei Templi, potrebbe chiedere ad Enel e a coloro che hanno autorizzato l'ignobile progetto di fare un passo indietro, dato l' “eccezionale valore universale” riconosciuto alla Valle, che ovviamente cadrebbe qualora da sotto il parco archeologico spuntassero due cisternoni da 160 mila mc di gas e una torre torcia a fiamma perenne alta 40 metri. Lo farà il sindaco Firetto? Dubito. Lo faranno i nostri politici, nazionali e regionali, fino ad oggi molto timorosi verso i poteri forti e totalmente silenti riguardo al rigassificatore? Dubito. In caso di loro silenzio (cosa probabilissima, anzi certa), potrebbe intervenire l'Unesco. La principale arma deterrente che ha l'Unesco, per scoraggiare aggressioni ai propri siti, è la minaccia della loro cancellazione dalla lista. Cosa che, per la verità, aveva fatto Gianni Puglisi, capo delegazione italiana dell'Unesco, a proposito del rigassificatore al confine della Valle, per rimangiarsela rocambolescamente subito dopo. Pensate che lo farà ora che è stata attribuita la Devu alla Valle? Dubito. Fortemente dubito...” Grazie per avermi invitato e buon lavoro, Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”. Continua a leggere...

domenica 13 settembre 2015

Restituiamo all'Unesco l'inutile "targhetta" apposta sulla Valle dei Templi di Agrigento

Tutte le comunità locali che hanno avuto inserito i loro siti nella World Heritage List dell'Unesco vanno fieri di ciò. Dal polo Nord al polo Sud. Cosa che ho potuto constatare recentemente, in un viaggio in Russia, visitando l'isola di Kiji (nella foto sopra) nell'estremo nord del Paese, nel lago di Onega al confine con la Finlandia, inserita da qualche anno tra i siti Unesco. Quell'isola è davvero un gioiellino: si tratta di un museo a cielo aperto delle antiche costruzioni russe in legno, isbe padronali o basiliche. Pensate che gli ebanisti di quella piccola cittadina, i più bravi di tutta la Russia, riuscirono a costruire nel Settecento la loro ornatissima chiesa ortodossa della Trasfigurazione con 22 cupole completamente in legno, senza usare un solo chiodo ma adoperando una tecnica ad incastro da loro inventata. Ho letto negli occhi degli abitanti l'amore per la loro isola, l'orgoglio per essere stata dichiarata patrimonio dell'umanità. Poverini, non sanno che non serve a niente. Almeno, sotto l'aspetto della tutela contro le eventuali aggressioni che venissero praticate da parte delle stesse istituzioni russe, che, però, non sono così stupide (o in malafede?) come quelle italiane, che hanno autorizzato la costruzione di un rigassificatore da 8 miliardi di mc sotto il parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Ciò nel totale silenzio dell'Unesco che pure l' aveva inserito nella lista del patrimonio culturale universale nel 1997. Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle che l'Unesco, malgrado i nostri accorati appelli, non ha mosso un dito per evitare l'indecoroso progetto gasiero al confine del nostro parco archeologico. Hanno fatto (come ho scritto nel mio libro che documenta gli otto anni di lotta al rigassificatore) come le tre famose scimmiette: “Non vedo, non sento, non parlo”. Ciò per quanto riguarda l'Unesco di Parigi. Invece la delegazione italiana dell'Unesco se n'è occupata. Ma è stato peggio. Il capo delegazione italiana dell'Unesco, Gianni Puglisi, aveva inizialmente fatto presente al presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro, la minaccia di cancellazione che il progetto del rigassificatore comportava per la Valle dei Templi (leggi a pag.175 del libro). Poi stranamente si è rimangiata la dichiarazione, affermando a La Sicilia del 12.12.2007 che “l'Italia è tutta un patrimonio dell'umanità a prescindere dall'Unesco e occorre rendere compatibile l'innovazione con la tutela del patrimonio. Ma le innovazioni le dobbiamo pur fare”. Quindi a cosa serve questa inutile “targhetta” che l'Unesco ha apposto sulla Valle dei Templi di Agrigento? Propongo, pertanto, alle competenti autorità locali, regionali e nazionali di restituirla al mittente. Gaetano Gaziano presidente associazione "Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento". Continua a leggere...

domenica 6 settembre 2015

NO ALLA CITTADINANZA ONORARIA AD ANDREA CAMILLERI SOSTENITORE DEL RIGASSIFICATORE SOTTO LA VALLE DEI TEMPLI

Egregio Sindaco Firetto, apprendo da un'ansa del 4 settembre che lei intende iniziare la procedura di conferimento della cittadinanza onoraria ad Andrea Camilleri. Ciò è in aperta contraddizione con l'impegno preso con la città di Agrigento di rispettarne la contrarietà al progetto di costruire un rigassificatore sotto la Valle dei Templi di Agrigento, sito Unesco. Lei sa che Camilleri, paladino dei diritti civili e dell'ambiente, incredibilmente si è fatto sostenitore dell'indecoroso progetto gasiero al confine del nostro parco archeologico, dichiarando (leggi Repubblica.it del 27 gennaio 2009 ): "Sono rimasto particolarmente soddisfatto nell'apprendere che a Porto Empedocle verrà realizzato dall'Enel un rigassificatore. Questa, a parer mio, è la giusta conclusione di un iter progettuale che è andato per le lunghe ma che ora si è finalmente concretizzato. Si tratta di un impianto estremamente utile non solo per sviluppare l'economia locale ma per l'intero Paese, che ridarà fiato e speranza alla gente e garantirà un importante ritorno economico al territorio" Non conosco le motivazioni di Camilleri (anche se posso intuirle), ma conferirgli la cittadinanza onoraria di Agrigento, conosciuta in tutto il mondo proprio per la Valle dei Templi, sarebbe un evidente schiaffo agli agrigentini. Le chiedo, quindi, di rivedere questa sua posizione. In alternativa, se proprio insiste, le chiedo di sottoporre a referendum popolare la sua proposta, perché siano gli agrigentini a decidere. Le ricordo che lei, da sindaco di Porto Empedocle, sottopose a referendum popolare la scelta del modello per la realizzazione di una statua di bronzo da dedicare al commissario Montalbano, creatura di Camilleri. Ritengo che il conferimento della cittadinanza onoraria a Camilleri sia un argomento molto più importante di quello (pur simpatico) della scelta della statua di Montalbano. Lei, signor Sindaco, è persona intelligente e sa bene che la sua iniziativa di conferimento, non supportata da previo referendum popolare, assumerebbe il sapore netto di un'operazione di puro maquillage pubblicitario. Con i più cordiali saluti, Gaetano Gaziano, presidente dell'associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”. Continua a leggere...

venerdì 4 settembre 2015

Celebro i novant'anni di Andrea Camilleri favorevole al rigassificatore sotto la Valle dei Templi di Agrigento

Oggi tutti i giornali celebrano i 90 anni di Andrea Camilleri. Non intendo essere da meno. Anch'io voglio celebrare l'inclito scrittore empedoclino. La Repubblica di oggi (nelle pagine regionali siciliane) ricorda che Camilleri a 90 anni non rinuncia alle battaglie civili e alle prese di posizione. E come no? Ricordo che, a proposito del progetto di costruire un rigassificatore da 8 miliardi di mc. al confine della Valle dei Templi di Agrigento, sito Unesco, Camilleri prese una posizione netta ed inequivocabile. A favore del rigassificatore, non della Valle dei Templi. Riporto testualmente quanto ebbe a dichiarare a Repubblica.it del 27 gennaio 2009: "Sono rimasto particolarmente soddisfatto nell'apprendere cha a Porto Empedocle verrà realizzato dall'Enel un rigassificatore. Questa, a parer mio, è la giusta conclusione di un iter progettuale che è andato per le lunghe ma che ora si è finalmente concretizzato. Si tratta di un impianto estremamente utile non solo per sviluppare l'economia locale ma per l'intero Paese, che ridarà fiato e speranza alla gente e garantirà un importante ritorno economico al territorio". Camilleri, strenuo paladino contro le trivelle in Val di Noto, approva il rigaassificatore al confine della Valle dei Templi. Ora non so quanto durerà la gloria commerciale di Camilleri e delle sue storie nate per la fiction televisiva, ma penso e spero che verrà piuttosto ricordata la lotta che al rigassificatore in zona archeologica hanno fatto degli anommimi agrigentini (compreso chi scrive) con buona pace del preclaro Camilleri che ha benedetto l'ignobile progetto. Gaetano Gaziano presidente associazione "Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento". Continua a leggere...