venerdì 24 aprile 2009
UOMINI MORTI CHE CAMMINANO
Il risultato del referendum ha dato un esito straordinario. Intanto hanno votato 7 mila elettori iscritti nelle liste di Agrigento. E data la disinformazione, in qualche caso controinformazione, dei media locali tradizionali, l'esito può essere considerato davvero soddisfacente. Alcune considerazioni statistiche: ha votato il 15% dei cittadini realmente iscritti nelle liste, ma se si considera che mediamente vanno alle urne non più di 30 mila elettori, la percentuale sale addirittura al 25%, cioè un elettore su quattro è andato a votare. E' da considerare, poi, che all'ultima consultazione referendaria nazionale si è recato il 14% degli elettori, inferiore cioè a quella agrigentina. Nettissima poi l'affermazione del No che ha riscosso il 95% dei voti, quasi un plebiscito, mentre i Sì si sono fermati a un misero 5%. Ultima, ma non meno importante, considerazione statistica è che, siccome si tratta di una fetta dell'elettorato che si è espressa in un referendum e non in un sondaggio, la percentuale va vista in “proiezione” ed esprime pertanto la volontà dell'intero corpo elettorale, come ci dicono gli istituti demoscopici, con leggero margine di scarto o “forbice” finale. Quindi la conclusione è che gli agrigentini in massa hanno detto No al rigassificatore. Come penso direbbero gli empedoclini, se solo fossero chiamati ad una consultazione popolare. Ma il “democratico” Sindaco Firetto ha negato il referendum ai suoi concittandini, compensandoli però con il referendum sul pupazzo di Montalbano. E ora? si è chiesto un giovane che lavora come guida turistica proprio nella Valle dei Templi di Agrigento. Ci sentiamo di rispondere che certo l'esito del referendum non fermerà la costruzione dell'ecomostro ma, oltre alla valenza giuridica che pure c'é, la sua valenza più importante è quella politica e mediatica: nessuno vuole il rigassificatore tranne la lobby dell'energia e i politici ascari e i sindacalisti asserviti ai loro interessi. Ciò che fermerà realmente la costruzione dell'ecomostro sono gli strumenti giudiziari attivati: cioè i tre ricorsi al Tar che non è vero che sono stati decisi; c'è stato solo il rigetto della richiesta della sospensiva per uno di essi, mentre il TAR stesso, accogliendo l'istanza dell'avvocato di Legambiente, Daniela Ciancimino, ha chiesto con ordinanza al Ministero dell'Ambiente di produrre il progetto con tutti gli allegati. Inoltre alcune associazioni, come la nostra, hanno chiesto e ottenuto per la legge della trasparenza amministrativa la copia di tutti i verbali della conferenza dei servizi tenuta dall'assessore regionale all'industria, Pippo Gianni, dai quali risulta che nella procedura autorizzativa sono state commesse macroscopiche irregolarità di natura amministrativa e penale. Le prime saranno prodotte dagli avvocati difensori all'interno dei ricorsi al Tar, le seconde sono state già segnalate agli organi competenti della magistratura per i conseguenziali provvedimenti. Sulla scorta di questi rilievi le predette associazioni hanno provveduto a diffidare il presidente della Regione Siciliana, l'assessore all'industria e l'assessore ai beni culturali dall'emettere qualsiasi provvedimento autorizzativo.
Alla data odierna non è stato ancora emesso dall'assessore regionale all'industria, Pippo Gianni, il decreto di autorizzazione e pensiamo che non lo sarà mai. Perciò a coloro che mandano a dire che il referendum è stato inutile “perché tanto tutto è stato già deciso” rispondiamo che hanno detto il falso e che si rassegnino perché questo ecomostro sotto la casa natale di Luigi Pirandello e al confine con il parco archeologico della Valle dei Templi non lo costruiranno mai.
La stessa cosa ci dissero più di due anni e mezzo fa: “è inutile che vi muovete tanto tutto è stato già deciso”. Mentivano allora e mentono oggi. Ciò che è bello, infine, constatare invece è che allora eravamo quattro donchisciotte a combattere l'ecomostro, oggi 7000 liberi cittadini si sono recati alle urne per gridare un No forte all'ignobile progetto. E tutto questo nel silenzio di quasi tutti i politici (salvo qualche coraggiosa eccezione) e dei sindacalisti. Gli uni e gli altri devono prendere atto che non rappresentano più nessuno tranne gli interessi delle lobby e che agli occhi della gente non sono altro che dei dead man walking, uomini morti che camminano.
Gaetano Gaziano
Presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi” di Agrigento
tanogaziano@yahoo.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento