sabato 27 marzo 2010
L'Impegno contro il rigassificatore "Valle dei Templi" continua
Vorrei fare alcune precisazioni con riferimento all''articolo dal titolo “Il rigassificatore si farà:tutti zitti” apparso sabato 27 febbraio sul settimanale Grandangolo. Intanto non risulta a verità che il Commissario europeo Stavros Dimas abbia dato il via libera al rigassificatore di Porto Empedocle, rispondendo a una interrogazione parlamentare di Rita Borsellino. Ho il testo integrale sia dell'interrogazione, che abbiamo sollecitato noi del Comitato antirigassificatore, che della risposta della Commissione Europea (non di Dimas) che ha lo stesso tenore della risposta data alla denuncia che alcune associazioni aderenti al Comitato, compresa la mia, hanno presentato l'anno scorso contro il governo italiano per infrazione del diritto comunitario. Ci è stato comunicato che, per quanto riguarda la violazione della normativa italiana a tutela dell'ambiente, bisognava rivolgersi alla giurisdizione amministrativa italiana, cosa che abbiamo fatto puntualmente. Per quanto riguarda invece la violazione delle normativa europea, ci è stato comunicato che la nostra denuncia è “al vaglio degli uffici della Commissione”, per cui abbiamo richiesto recentemente l'assegnazione dell'ordine prioritario di trattazione. Come si può vedere, l'attività del Comitato continua intensamente, anche se non appare pubblicamente, perché la lotta si è spostata sul piano giuridico e siamo in attesa delle sentenze che arriveranno sia dalla Commissione europea che dal Tar del Lazio che dovrà pronunciarsi a metà aprile sui ricorsi presentati contro l'ignobile progetto di autorizzazione del rigassificatore “Valle dei Templi”. In ogni caso la vicenda finirà davanti al Consiglio di Stato. Al riguardo appare utile sottolineare il grande impegno profuso dal Comitato in questi tre anni di lotta, ricordando le azioni promosse soprattuto da quei meravigliosi giovani agrigentini che, scuotendo il secolare sonno dei nostri concittadini abituati a subire in silenzio le decisioni prese altrove contro il nostro territorio, hanno fatto appello all'orgoglio offeso, promuovendo diverse iniziative di contrasto, la più importante delle quali è certamente la richiesta del referendum popolare che Marco Zambuto, giovane sindaco vicino al sentire dei giovani, ha prontamente concesso. E il risultato è stato eccezionale: quasi settemila elettori hanno gridato NO al rigassificatore, dimostrando che esiste al giorno d'oggi una parte della nostra popolazione che ha ancora dignità e voglia di lottare. Si ha un bel dire che “solo” 6435 cittadini sono andati alle urne. Ma, se si considera il fatto che l'iniziativa referendaria è stata boicottata dai media, dai sindacati e da quasi tutti i partiti, servi dei padroni, il risultato è da considerare veramente storico. Voglio ricordare pure che per il referendum sulla legge elettorale solo 4000 agrigentini si sono recati alle urne. Per quanto riguarda la mia associazione “Salviamo la Valle dei Templi”, Grandangolo può testimoniare che in tre anni di lotta ho scritto più di 200 articoli per stigmatizzare il comportamento indegno dei nostri politici “ascari”, di quasi tutti i giornalisti “pennivendoli”, delle tv locali, dei sindacalisti proni a Confindustria, della nostra borghesia accattona, del governatore Lombardo che ad Agrigento ebbe a dichiarare “un rigassificatore sotto la Valle dei Templi mai” e che, tornatosene a Palermo, diede via libera all'ecomostro, tutto ciò con l'inqualificabile silenzio dei tre “cortigiani” di don Arraffaele, cioè gli assessori agrigentini Cimino, Di Mauro e Gentile, che non hanno protestato neppure alla decisione del loro capobastone di costruire un rigassificatore nella nostra zona archeologica e di vietarlo a Priolo in zona industriale, perché ovviamente Lombardo tiene molto al proprio elettorato.
L'azione del Comitato contro il rigassificatore però non si è fermata e proprio in questi giorni alcuni rappresentanti di esso hanno incontrato il presidente D'Orsi che, intuendo finalmente quale progetto abbia per Agrigento il governo nazionale sostenuto dal suo partito, grida dalla sua tenda che “c'è la volontà di trasformare Agrigento in pattumiera d'Italia costruendo nel nostro territorio provinciale un rigassificatore e una centrale nucleare e affossando il progetto dell'aeroporto”. Che ben venga la nuova posizione di D'Orsi, ma vogliamo ricordargli che questo slogan fu il cavallo di battaglia di don Arraffaele, suo sodale di partito, durante la campagna elettorale. Poi sappiamo tutti come è andata a finire. Comunque, siccome D'Orsi sembra un politico che vuole rompere gli schemi, occorre dargli credito e aspettare che invii alla Regione, come ha promesso ai rappresentati del Comitato, la delibera del Consiglio provinciale che ha bocciato il rigassificatore.
Infine occorre ricordare che il Codacons di Roma, sollecitato dal Comitato, ha deciso di schierarsi contro il rigassificatore “Valle dei Templi” impugnando al Tar Lazio l'ignobile decreto dell'assessore regionale Marco Venturi, cosiddetto esponente della Confindustria “dell'antimafia”, che ha autorizzato la costruzione dell'ecomostro.
Gaetano Gaziano
Presidente Associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento