lunedì 4 agosto 2008

Cuffaro e Capodicasa santi subito!

Per questo mio articolo prendo spunto da alcuni simpatici commenti “postati” su questo blog e relativi al mio precedente pezzo sull'emergenza idrica agrigentina dal titolo, al tempo stesso ironico ed emblematico, “Signuruzzu chiuvìti, chiuvìti...”.
Da un simpatico visitatore del sito, che si firma Maorinho (piccolo Maori) in quanto dice di appartenere alla leggendaria tribù degli aborigeni neozelandesi il cui grido di combattimento è stato fatto proprio dagli imbattibili All Blacks, è venuta l'originalissima proposta di fare Cuffaro e Capodicasa santi subito per i loro innegabili “miracoli” operati a beneficio della popolazione agrigentina. A chi avesse scarsa memoria ricordiamo, infatti, che l'accoppiata dei due governatori agrigentini ha consentito alla nostra provincia di fare quel salto di qualità che le ha permesso rapidamente di risalire i posti nelle graduatorie nazionali di benessere sociale, rispetto dell'ambiente, reddito pro-capite, vivibiltà, eccetera.
Voglio ricordare solo alcuni dei grandissimi meriti della nostra coppia miracolistica.
Occupazione: nella nostra terra, grazie alla politica di sviluppo promossa dai due nostri grandi benefattori, non esiste più un solo disoccupato. Anzi si teme che per coprire quelle migliaia di nuovi posti di lavoro occorrenti al il rigassificatore nella Valle dei Templi, voluto come ultimo preziosissimo regalo dai beatificandi Cuffaro e Capodicasa, bisognerà ricorrere alla mano d'opera straniera.
Il rivoluzionario aeroporto realizzato ad Agrigento è una realtà tangibile frutto della più avanzata tecnologia e del più avveniristico design architettonico. Infatti dall'alto non si vede, perché è stato realizzato sotto terra e, all'approssimarsi degli aerei, si aprono improvvisamente due ali di terreno, emergono le piste aeroportuali, l'aerostazione e la torre di controllo, per richiudersi subito dopo ogni atterraggio, così come dopo ogni decollo.
Il nostro aeroporto, gioiello della modernità e del progresso, è stato giustamente intitolato “Cuffaro-Capodicasa”, a perenne memoria dei due protagonisti della nostra vita politica.
Emergenza idrica: ormai sono lontani i giorni della penuria d'acqua ad Agrigento. Solo gli anziani ne conservano qualche ricordo. Da tempo sono spariti dalle terrazze delle nostre abitazioni quegli orribili e antiestetici contenitori azzurri di plastica che costituivano l'impresentabile skyline di Agrigento. Per fortuna oggi l'acqua ad Agrigento ce l'abbiamo 24 ore su 24 (come del resto in tutti paesi civili) e non c'è l'esigenza di deturpare il nostro panorama.
Questi solo per ricordare alcuni dei grandi meriti dei nostri due benefattori, per cui la proposta di proclamare santi subito Cuffaro e Capodicasa ha trovato immediato unanime consenso soprattutto nell'informazione online che oggi viaggia alla velocità della luce.
Figurarsi che, sulla proposta di beatificazione avanzata sul mio blog da Maorinho, è arrivata in tempo reale l'approvazione di Papà-Mahori, lo stregone-sciamano di “Rafalahar”, un villaggietto di aborigeni che si trova 900 miglia a nord di Auckland, che con una mail (anche gli aborigeni vanno al passo con il progresso) mi ha riferito che quando invocano la benevolenza degli spiriti della loro tribù amano intonare, danzando, questo inno rituale:
“Kapokasa, Kapokasa”
“e Totonnu Vasa Vasa”
“lestu, lestu, akkura, akkura”
“sunnu i nostri prutitturra...”
Incredibile: i nostri beatificandi protagonisti politici hanno un riscontro universale, se perfino da uno sperduto villaggietto di selvaggi Mahori neozelandesi ci arriva (in un dialetto poco comprensibile, ma comunque chiaro) l'informazione su un loro antico rito propiziatorio di spiriti (o santi o divinità: chiamateli come volete) che hanno una strabiliante assonanza con i futuri San Totò Cuffaro e S.Angelo Capodicasa. Peraltro potrebbero prendere, a buon diritto, i posti dei santi protettori dei loro rispettivi paesi natali, Raffadali e Ioppolo Giancaxio.
Ultima informazione: giovedì scorso si è riunito, in seduta straordinaria, il consiglio comunale di Agrigento, non per discutere come avveniva in tempi ormai remoti dell'emergenza idrica nella nostra città ma per decidere in quale data del calendario collocare la festività da dedicare ai due nuovi santi. Sì proprio nello stesso giorno: non sono rari, infatti, nella agiografia i santi che vengono ricordati in coppia (basti pensare a SS. Pietro e Paolo, SS. Cosma e Damiano e via cantando).
In un primo momento si era pensato al 1° Novembre ma, visto che trattasi di data troppo affollata, all'unanimità è stato deciso di scegliere il giorno successivo, il 2 Novembre.
Gaetano Gaziano
tanogaziano@yahoo.it

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Confermo: L'Ufficio IPB (istruzione pratiche beatificandi) della Sacra Congregazione della Fede del Vaticano ha aperto, con parere favorevole, le istruttorie relative al processo di beatificazione di Totò Cuffaro e di Angelo Capodicasa. La procedura è di rito abbreviato, data la incontestabile natura dei "miracoli" operati dai due grandi politici agrigentini a benificio della propria gente. La pratica è stata sottoposta alla firma finale di Sua Santità, Papa Ratzinger, che provvederà ad emanare in tempi brevissimi i relativi decreti apostolici di beatificazione, al Suo rientro da Bressanone.

Anonimo ha detto...

Anche se, come stregone, la conoscenza delle varie religioni e dei loro riti sia per me un dovere professionale, non riesco ancora a capire questa vostra ossessione con santi, beati, miracoli, paradiso, etc, etc. Qualche tempo fa ho anche provato a discuterne, pacatamente, serenamente, con un mio concorrente: un missionario Italiano che qui chiamano “Kate Kismo” (in Maori: colui che si intrufula in tutto), e che usa proprio questi argomenti per fregarmi i clienti. E’ stato un “esercizio spirituale” inutile ed irritante : ad ogni mia domanda sempre la stessa risposta. “Cosa si fa in paradiso?”. “Come scelgono a chi apparire?”. “Perche’ guariscono vecchi (e sempre Italiani), per poi fare morire milioni di bambini di fame o di tutte le malattie immaginabili?”. E poi “non sarebbe meglio dispensare (alla Zeus) potenti fulmini contro qeui “potenti” assassini guerrafondai che mandano aerei strapieni di bombe intelligenti ad uccidere indiscriminatamente poveri innocenti?”. Inevitabilmente arriva la solita risposta: “bisogna avere fede!”, “sia fatta la sua volonta’!”. Basta esaminare i risultati per capire che, se certi avvenimenti vengono provocati volontariamente, sarebbe meglio che qualcuno si facesse i fatti suoi. Per non parlare della fede: e’ mai possible che oltre a questo dono, il vostro Creatore non abbia aggiunto un po’ di cervello?. Il buio, la luce, sette giorni, Adamo ed Eva, il serpente, l’arca di Noe’, Lazzaro risuscitato (il solito raccomandato), e perche’ poi?, che e’ forse diventato immortale?, no!, ed allora…? Perche’ ritardargli il paradiso?, come insistono accanitamente con quella ragazza che e’ in coma da ben sedici anni. E dopo la morte vi aspetta il paradiso?, ma provate a chiedere ad un prete di andare subito in paradiso e vedrete in che paradiso vi manda. Il Limbo c’e, poi non c’e’ piu’,e corre voce che anche il Purgatorio stia per cambiare; sembra che ci siano in corso negoziati fra l’Enel e la Madre Chiesa per riempire questo dubbio luogo di migliaia e migliaia di rigassificatori in quanto nell’inferno, ormai strapieno, non riescono a produrre abbastanza energia per tutto il loro fabbisogno di fuoco. Ed i selvaggi saremmo noi?. Come direbbero i nostri colonizzatori: “we demand an apology”. Comunque, se proprio ritenete opportuno dichiarare Cuffaro e Capodicasa santi subito, nello stesso giorno ed accoppiati, vi “pregherei” di non chiamarli SS. Salvatore ed Angelo. Gia’ ne avete abbastanza con questi nomi; bisogna trovare dei nomi che li distinguano per i loro particolari meriti. Nella nostra tradizione abbiamo due divinita’ simili a loro. Li chiamiamo: Kwara- kwa- kwa. Secondo me SS. Kwarakwakwa sarebbe, oltre che originale e facile da ricordare, anche molto appropriato.

Anonimo ha detto...

Papà-Mahori, come al solito sei formidabile! Non ci avevo proprio pernsato: in effetti di Santi Salvatore e Angelo è pieno e stracolmo il calendario liturgico-agiografico. Perciò approvo incodizionatamente la tua proposta di denominare in linguaggio Mahori i due nuovi santi protettori della provincia di Agrigento, spostando solo l'accento in modo da renderli comprensibili ai poveri agrigentini che sono digiuni del nostro dialetto tribale, per cui credo che li potranno, a buon diritto, chiamare Santissini Totò e Angelo Kuarakuakuà

Anonimo ha detto...

A Maori Padre,
devo ammettere che hai il dono della fantasia, ma i tuoi scritti emanano un odore di “spiriti”. Forse, come tutti i Maori, alzi un po’ troppo il gomito?. Sei assolutamente sicuro che il Paradiso non esiste?

Anonimo ha detto...

Caro anonimo,
grazie per la fantasia. “Assolutamente” io non posso affermare niente, tranne che: uno più uno uguale due. Rispondo alle tue domande citando due famosi personaggi, così da evitare certi odori. “Mi basta solo un bicchierino per ubriacarmi. Il problema è che non mi ricordo se è il trentesimo o il quarantesimo” (George Burns).
“Non credo in un vita ultraterrena; comunque porto sempre con me la biancheria di ricambio” (Woody Allen).
Ciao

Anonimo ha detto...

Bravo Papà-Mahori, lo hai mandato elegantemente a quel p...aradiso!

Anonimo ha detto...

E' ufficiale! Ho ricevuto in questo stesso istante un dispaccio del Vaticano che trascrivo: "Pratica beatificazione Santissimi Totò Cuffaro e Angelo Capodicasa conclusa positivamente. Ricorrenza fissata per entrambi Santi giorno calendario agiografico 2 Novembre.
Dal Palazzo del Vaticano, addì 11/agosto/Anno del Signore 2008.
F.to: Bertone Segretario Sagra Congregazione della Fede.

Anonimo ha detto...

Sancti Totus et Angelus
Orate pro nobis.
Oremus pro benefactorum nostris et omnium delictorum suum veniam consequantur, ut omnibus benefactoribus nostris sempiterna bona retribuas.
Te rogamus, audi nos.
Amen

Anonimo ha detto...

Bravo Padre Kate Kismo! La tua preghiera di invocazione dei Sanctissimi Totus et Angelus è davvero molto bella: la trasmetto immediatamente a Sua Eccellenza, l'arcivescovo di Agrigento, per girarla al Vaticano per l'imprimatur ufficiale. Penso che potremo averlo prima del 2 Novembre, in modo da potere recitare la tua prece invocatoria durante la processione che faremo a Raffadali e a Joppolo Giancaxio con in testa i sindaci Silvio Cuffaro (fratello del neo santo Totò) e Salvatore Lo Dico, preceduti dalle Santissime Effigie di entrambi i nostri benefattori e dalla banda musicale.