venerdì 13 marzo 2009

"LE INVASIONI BARBARICHE"


Credo che sia sbagliato prendersela sempre con i nostri politici se le cose vanno male. Loro non sono altro che lo specchio della società dove vivono e prosperano. Quindi vediamo un attimo in quale contesto si muovono e chi, in realtà, li supporta. Recentemente è stato organizzato dal Rotary club di Agrigento un convegno sulle “coste siciliane tra sviluppo e sostenibilità ambientale”. Già dal titolo del convegno si poteva intravedere il taglio che hanno voluto dare alla tavola rotonda. Prima si era soliti parlare di tutela ambientale e sviluppo sostenibile, nel senso che lo sviluppo deve tener conto dell'ambiente per evitare i guasti provocati dall'attività umana. Parlando invece di sviluppo economico e “ambiente sostenibile” si è ribaltato il concetto: deve essere l'ambiente a cedere alle esigenze dello sviluppo, diventando “sostenibile”, come dire che l'ambiente deve piegarsi al “progresso”. Sembrerebbe un'operazione di innocente maquillage lessicologico. Ma innocente non è, tant'è vero che lo stesso club service qualche settimana prima si era fatto promotore di una conviviale propagandistica del rigassificatore, con cena “offerta” da Enel o da Publikompass o dal quotidiano “La Sicilia”, o da tutti e tre insieme, dove erano state decantate dal management della lobby dell'energia e da qualche utile idiota locale le proprietà salvifiche per la nostra economia del rigassificatore da 8 miliardi di mc. sotto la Valle dei Templi di Agrigento. Conviviale ripetuta, sempre con cena a carico dei predetti “benefattori”, la settimana successiva con l'altro club service di punta della nostra città, il Lions Host. Della nostra borghesia “illuminata” da Enel abbiamo dato conto agli agrigentini dalle pagine di questo giornale. Poi è arrivato quest'ultimo convegno del Rotary, dove l'argomento-convitato di pietra è stato ovviamente il rigassificatore a Porto Empedocle. Gli organizzatori hanno tenuto a precisare che, al riguardo, non intendevano prendere posizione, ma offrire un tavolo tecnico di confronto delle opposte opinioni. Oh, immenso Timineri, past governator del club, queste parole suonano assurde pronunciate da Lei, uomo di mare che è stato fondatore del club nautico di Agrigento, come assurde suonano in bocca all'architetto Carbone, presidente del Rotary ma, soprattutto, direttore della casa museo di Luigi Pirandello, da dove basta affacciarsi per toccare con mano l'area dove dovrebbe sorgere l'ecomostro. Quindi, con una borghesia simile, come stupirsi che qualche mente “raffinata” abbia programmato di trasformare la nostra provincia in pattumiera d'Europa, con il termovalorizzatore a Casteltermi, con la megadiscarica ad Aragona, con il rigassificatore a Porto Empedocle e, perché no, con una centrale nucleare a Palma Montechiaro. Addirittura qualche politico siciliano “illuminato” si è dichiarato favorevole a una discarica di scorie nucleari, magari pensando alla nostra provincia così ricca di miniere dismesse. Come meravigliarsi, allora, che i nostri politici “ascari”, che rappresentano una tale borghesia apatica ed acquiescente, corrano ad aprire le porte alle “invasioni barbariche” di lobbisti che non si fanno scrupoli di scorribandare attraverso territori che sono sacri per la loro storia e per la loro testimonianza di millenni di cultura. E chi se ne importa! “Gli agrigentini, questi impianti li vogliono” mi ha detto un nostro “autorevole” esponente politico che oggi siede nella giunta regionale. Ma quali agrigentini? Quelli con il cappello in mano, pronti a raccattare le elemosine e le cene dai lobbisti “illuminatori”. Per fortuna sta venendo fuori un'altra società agrigentina, fatta di giovani e meno giovani, che non si rassegna alla condizione di elemosinante, che sta trovando la forza di dire NO alle invasioni barbariche e che oggi ha voce attraverso la rete e sulle pagine di quei pochi giornali liberi che non fanno da cassa di risonanza ai “benefattori”, come succede invece a molti giornalisti, dal trombone di fama (o di fame) nazionale ai nostri poveri pennivendoli locali. Non siamo moltissimi al momento i “resistenti”, ma abbiamo dalla nostra una causa nobile e giusta per cui vale la pena veramente di alzare le barricate contro i nuovi barbari.
Gaetano Gaziano
Presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”
tanogaziano@yahoo.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ti invito a leggere qui: http://www.comitatorigassificatore.it/ e qui: http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_14/stella_rigassificatore_sicilia_72d39a58-fa6f-11dd-a8db-00144f02aabc.shtml a sostegno del rigassificatore.
Sara