sabato 13 giugno 2009

L'ASSESSORATO ALLA LEALTA' E ALLA...TOLLERANZA


In vita mia (e sono molti anni, ahimé) è la prima volta che sento parlare dell'istituzione di un “assessorato alla lealtà”. Sembrerebbe una boutade di qualche buontempone alla ricerca di amenità, invece è la dichiarazione che ha reso l'ineffabile Eugenio D'Orsi (foto accanto), presidente della Provincia di Agrigento ed esponente dell'MPA, in una conferenza televisiva del 9 giugno. Cosa vuol dire, signor presidente, l'assessorato alla lealtà? Vuol dire che nominerà nella sua giunta un tale che, percependo il lauto stipendio di assessore provinciale, avrà il compito di misurare la lealtà degli altri colleghi della giunta nei suoi confronti e (suppongo) quella sua nei confronti degli stessi assessori? Perché, come si sa, la lealtà deve essere reciproca. E, poi, a chi affiderà questo delicatissimo e difficile incarico? Dovrà, penso, fare ricorso ad una persona di alta levatura morale, al di sopra dei partiti, che obiettivamente e senza fare sconti a nessuno, compreso lei, giudichi della lealtà dei rapporti tra presidente e assessori e viceversa. Lei pensa che esista, signor presidente, una tale figura se guarda all'interno del suo e degli altri partiti politici? Penso che avrà qualche difficoltà a reperirla. E di che strumenti sarà dotato per potere valutare adeguatamente il tasso di lealtà dei componenti della giunta e del suo presidente? Dovrà necessariamente essere dotato di strumenti di intelligence, comprese le intercettazioni telefoniche, perché nessuno è così fesso dal comportarsi slealmente e poi andarlo candidamente a confessare. Ma un'altra considerazione importante può ricavarsi dal suo sfogo televisivo che, cioè, i suoi vecchi assessori, come lei lascia intuire, si siano comportati slealmente . Ma così è troppo facile! Significa lanciare il sasso e poi ritirare la mano. Lei deve avere il coraggio di dire pubblicamente chi si è comportato slealmente e mandarlo a casa. O, visto che ha azzerato l'intera giunta, dichiarare che sono stati tutti sleali.
Per la verità, signor presidente, non ci eravamo accorti che lei avesse una giunta, abituati come siamo a sentire solo le sue esternazioni. Per cui delle due una: o questi assessori non lavoravano e non esternavano e allora fa bene a cacciarli, o lavoravano ma non esternavano e allora fa male, anzi dovrebbe premiarli per loro discrezione.
Inoltre, oh inclito presidente, le suggerisco anche di creare, perché no, un assessorato alla tolleranza, visto che, proprio durante la conferenza stampa in cui ha annunciato urbi et orbi la decisione di azzerare la giunta, lei ha dimostrato di non essere esattamente ciò che si dice una persona affabile e cordiale con i suoi interlocutori anzi ha “strattonato” un giovane giornalista che le poneva alcune domande, tanto da suscitare la legittima presa di posizione dell'Assostampa. Lei interpreta forse una conferenza stampa come la registrazione di un suo monologo? La verità è che il re è nudo e che mi sembra del tutto inutile volere mascherare i veri motivi della crisi profonda della sua maggioranza che ha fallito a livello provinciale e regionale e che, oggi, cerca di nascondere miseramente questo fallimento all'elettorato, arrampicandosi sugli specchi. Lei durante la conferenza stampa ha anche parlato di gioco di squadra che deve tendere al raggiungimento degli obiettivi finali. Ma, egregio presidente, per restare alla metafora calcistica, vorrei ricordarle che, quando una squadra perde, si cambia l'allenatore non i giocatori. Quindi chiedo a lei e ai suoi referenti regionali di risparmiarci questo pietoso teatrino. Date almeno una finale manifestazione di dignità personale ammettendo il vostro totale fallimento. E che si torni al più presto alle urne!
Gaetano Gaziano

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