lunedì 21 febbraio 2011

IL CLUB BILDERBERG

Non sapevo niente del Club Bilderberg, come suppongo la maggior parte dei lettori di questo blog.
Ho saputo della sua esistenza navigando on line.
Il Club Bilderberg, secondo le notizie che si ricavano da web, è un club semi segreto, dove si incontrano annualmente, per inviti non ufficiali, circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario di tutto il mondo.
I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali: politici, militari ed economici, connessi soprattutto con le strategie energetiche.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada.
Dato che le discussioni durante le loro riunioni non sono mai registrate o riportate all'esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche e di varie teorie del complotto.
Il Club Bilderberg è stato a lungo sospettato, da alcuni, di essere una società segreta di tipo massonico.
Il Club nasce nel 1952, ma prende il suo nome attuale solo nel 1954, quando il 29 maggio un gran numero di politici e uomini d'affari si riunì a Oosterbeek, in Olanda, all'Hotel de Bilderberg (nella foto in alto). Da allora le riunioni sono state ripetute una o due volte all'anno. Alcune riunioni sono state tenute pure in Italia, l'ultima a Stresa nel 2004.
I nomi più famosi che ricorrono in queste riunioni sono quelli di Kissinger,di Rockefeller, di Rothschild, di quasi tutti gli amministratori delle lobby mondiali dell'energia, compreso Paolo Scaroni amministratore delegato di ENI, di giornalisti dei principali media mondiali della finanza.
Tra gli italiani risultano i nomi di Padoa Schioppa, di Tremonti, di Mario Monti, di Mario Draghi, di Gianni Agnelli, di Ferruccio De Bortoli, di Gianni Riotta, eccetera. Non solo di esponenti di cultura conservatrice, vi figurano anche nomi illustri di personaggi italiani che dovrebbero essere di sinistra, come Romano Prodi e Walter Veltroni.
Molti di questi personaggi erano presenti anche negli incontri sullo yacht “Britannia”, che il 2 giugno 1992 si riunirono per concordare la svendita dell'industria pubblica italiana, sponsor principale Romano Prodi, allora presidente dell'Iri.
In queste riunioni semi segrete non si fanno di certo esercizi spirituali. Si fanno, secondo la vulgata corrente, business prevalentemente di natura finanziaria con un occhio particolare al settore energetico.
Basti pensare che uno dei frequentatori di questa “élite” internazionale è quel Paul Wolfowits che fu lo stratega della guerra in Iraq di George W. Bush.
Molti ricorderanno le immagini di Wolfowits, quando, all'indomani della “liberazione” dell'Iraq, uscì, ancora sporco di calcinacci per l'attentato subìto dopo essere stato nominato primo governatore americano dell'Iraq “liberato”, in conferenza stampa, a comunicare al mondo intero “che non era successo niente”.
Vi racconto questo episodio per sottolineare come sia stretta la connessione tra energia, guerre che si fanno per essa, e sistema finanziario internazionale. Infatti, subito dopo Wolfowits ricevette dal riconoscente Bush l'incarico di presidente della Banca Mondiale, il primo giugno 2005. Peccato che il nostro “eroe” si sia dovuto dimettere il 30 giugno 2007, dopo essere stato accusato di avere accordato un consistente aumento di stipendio alla sua compagna, dipendente della stessa banca.
Che non fossero esattamente degli immacolati “stinchi di santo”, questi frequentatori del Club Bilderberg, si era capito a partire dalla nomina del suo primo presidente, l'olandese Bernhard van Lippe-Biesterfeld, che nel 1976 diede le dimissioni per lo scandalo di una tangente da 1,1 milioni di dollari ricevuta dalla Lockheed Corporation per la vendita di aerei caccia all'aviazione olandese.
Sono costoro gli “illustrissimi” personaggi che decidono a livello internazionale le strategie economico-finanziarie anche e soprattutto in materia energetica, che poi i governanti locali calano supinamente nei rispettivi Paesi.
Sono stati i “sinistri” Prodi, Bersani, D'Alema e “compagni” a programmare ben 14 rigassificatori nel nostro Paese, pur non essendoci in Italia un piano energetico nazionale, “accontendando” così tutte le lobby mondiali dell'energia. Mentre i “destri” Berlusconi, Tremonti, Scajola & Co. hanno programmato più di 4 centrali nucleari.
Gli affaristi internazionali del gas e del nucleare ringraziano.
Rebus sic stantibus (stando cosi le cose), quei poveracci dei nostri politici siciliani non hanno saputo fare altro che adeguarsi servilmente alle decisioni di strategia energetica prese dall'alto.
Però ci sono politici e politici.
Sono stato recentemente a Siracusa. Ho percorso la nuovissima autostrada Catania-Siracusa. Bellissima! Il mio pensiero è andato subito agli “onorevoli” agrigentini di ieri e di oggi, di destra e di sinistra.
Dopo che ci hanno consegnato la nostra provincia collocata nell'ultima posizione delle graduatorie nazionali, senza autostrada né aeroporto, hanno avuto pure la spudoratezza di presentarsi con il “regalo” del rigassificatore “Valle dei Templi”.
Gaetano Gaziano

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