lunedì 26 luglio 2010
NON RIMPIANGEREMO IL PREFETTO POSTIGLIONE
Apprendiamo che il Prefetto Umberto Postiglione (nella foto) è stato trasferito a Roma ad altro incarico ministeriale. Ad Agrigento certamente non lo rimpiangeremo. Quando parlo al plurale, mi riferisco ai settemila agrigentini che hanno votato contro il rigassificatore “Valle dei Templi” nella passata tornata referendaria. Probabilmente lo rimpiangerà quella borghesia agrigentina “illuminata” da Enel che è andata alle cene promozionali del rigassificatore, dove Postiglione “pontificò” a favore dell'impianto industriale gasiero da 8 miliardi di mc. sotto la Valle dei Templi di Agrigento. Qualche giornalista pennivendolo agrigentino, all'indomani di una delle cene con il prefetto promoter dell'impianto, salutò Postiglione come “l'uomo della speranza”, come colui che avrebbe traghettato l'economia agrigentina verso un radioso futuro di sviluppo economico, quasi un uomo della provvidenza. A conti fatti quello sviluppo non si è visto. Quando Postiglione arrivò ad Agrigento, la nostra provincia veniva collocata nelle graduatorie economiche e di vivibilità tra il penultimo e il terzultimo posto. Oggi, dopa la “gestione” Postiglione, Agrigento è “saldamente” ancorata all'ultimo posto delle stesse graduatorie. Non sapevamo nulla del prefetto che se ne va, tranne che era stato sindaco di un piccolo paese della Campania. Qualche giornalista, nel fare il bilancio di Postiglione, lo ha annoverato tra i migliori prefetti che abbia avuto Agrigento nella sua storia repubblicana. I giudizi altrui non mi interessano, soprattutto se puzzano di piaggeria. Per noi, per quei settemila agrigentini di cui sopra, è stato invece il peggiore, il più disastroso prefetto che abbia abitato a piazza Aldo Moro.
Abbiamo detto e scritto anche su Grandangolo della“diligenza” di Postiglione, stigmatizzando l'eccessivo zelo con cui l' ormai ex prefetto di Agrigento si è fatto “sponsorizzatore” del rigassificatore “Valle dei Templi”, per cui ci siamo fatti promotori, qualora rientrasse tra i suoi compiti istituzionali quello di propagandare gli impianti industriali, di un “doveroso” riconoscimento da parte del Ministro dell'Interno. Non sappiamo, almeno non ci risulta, se questa nostra proposta di encomio sia stata accolta da Maroni. Oggi sappiamo solo che è stato trasferito.
Nel rilasciare l'intervista di commiato al Giornale di Sicilia del 23 luglio, il prefetto Postiglione, tracciando un bilancio della sua attività, tra i propri meriti ascrive quello del “dragaggio del porto di Porto Empeodcle”. Stranamente non ha parlato più del rigassificatore. Per un tardivo senso del pudore e della misura? O perché, magari, ha saputo che sta cambiando il vento a favore del rigassificatore?
Ad apertura di questo articolo, abbiamo scritto che probabilmente lo rimpiangerà la borghesia agrigentina “illuminata” da Enel , quella borghesia sempre pronta ad osannare il potente di turno, ma siamo certi che appena Postiglione volterà le spalle, quella stessa borghesia sarà lesta a criticarlo e a dimenticarlo, già diretta con il cappello in mano a bussare alla porta del potente nuovo arrivato.
Gaetano Gaziano
Presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”
tanogaziano@yahoo.it
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