lunedì 4 febbraio 2013
Posizione "morbida" di Corradino Mineo sul rigassificatore "Valle dei Templi"
Appreso che sarebbe venuto ad Agrigento Corradino Mineo, noto giornalista televisivo e candidato al Senato nelle liste del Pd, ho pensato di incontrarlo per chiedergli cosa ne pensasse di un rigassificatore da 8 miliardi di mc. al confine del parco archeologico di Agrigento, patrimonio Unesco.
Ieri mi sono recato, quindi, presso l'albergo agrigentino che ospitava la convention organizzata dal Pd, che si trova proprio al confine sud-occidentale del parco.
Mineo è uno di quei candidati “paracadutati” da Bersani in Sicilia, in virtù della legge elettorale chiamata “porcellum”.
Ma siccome è un intellettuale e per di più siciliano mi interessava conoscere la sua opinione al riguardo. Quindi benvenuto. Meglio lui in Parlamento di tanti politici siciliani ascari.
Al primo incontro nella hall dell'albergo, Mineo ha mostrato interesse e comprensione nei confronti della lotta al rigassificatore. Probabilmente non ricordava o non sapeva che il rigassificatore in zona archeologica sta molto a cuore a Bersani, come gli stanno a cuore gli altri 13 rigassificatori programmati quand'era ministro del governo Prodi, come gli stanno a cuore le banche e le infrastrutture inutili, come la Tav Torino Lione.
Probabilmente non sapeva neppure che l'assessore regionale dell'ambiente (dell'ambiente, non dell'industria) è l'agrigentina Mariella Lo Bello, espressione del Pd agrigentino, rigassificatorista convinta.
Incoraggiato dal primo approccio con Mineo, sono entrato nella sala dove si svolgeva la convention per assistere al dibattito, che è stato articolato secondo la formula delle domande provenienti da alcuni rappresentanti della società civile.
Le domande sono state formulate da Beniamino Biondi, Nello Hamel, Giovanna Lauricella e Rossalda Passarello. Gli argomenti proposti amabilmente dagli interlocutori spaziavano dalla globalizzazione allo spread, da Obama alla Cina, dal debito pubblico alla riforma Gelmini, sui massimi sistemi insomma. Di argomenti, che interessassero il nostro territorio, i cortesi interroganti sembravano non prendersi cura, fino a quando irruppe nel dibattito la riflessione perentoria di Giovanna Lauricella che ha ricordato la situazione disastrosa, economicamente parlando, della nostra provincia, pur avendo avuto “illustri” agrigentini assurti, nel corso degli anni, alla più alte cariche istituzionali, quali ministri, vice ministri, sottosegretari, presidenti della regione siciliana, presidenti dell' assemblea regionale, assessori vari, senza contare le decine e decine di deputati nazionali e regionali. Giovanna Lauricella ha anche accennato “al nostro Angelino”. Non è dato sapere se si riferisse ad Angelino Alfano o ad Angelo Capodicasa che, tra l'altro, era seduto in prima fila ad ascoltare.
Bisogna dire, con onestà, che all'interno del Pd un dibattito reale almeno si porta avanti a differenza che in altri partiti, dove non c'è alcuna dialettica interna, dove prevale l'oligarchia verticistica o addirittura il pensiero unico del padre-padrone, come nel caso del Pdl.
Dopo gli interventi si è aperto un pubblico dibattito e mi è stato consentito di intervenire dal gentilissimo segretario, Emilio Messana, che svolgeva le funzioni di moderatore.
Ho ripercorso i sei anni di lotta, che conduciamo alcune associazioni agrigentine contro l'ecomostro in zona archeologica, e ho ricordato soprattutto che esistono oggi le condizioni perché venga revocato l'ignobile decreto regionale che lo ha autorizzato.
Recentemente è stata bloccata la realizzazione di una discarica che doveva sorgere vicino a Villa Adriana, anch'essa patrimonio Unesco, perché per essa si erano mobilitati e sbracciati intellettuali e opinion-makers di tutta Italia. Lorenzo Ornaghi, che fino ad allora nessuno sapeva che fosse ministro ai beni culturali, ha minacciato addirittura di dare le dimissioni. Per la Valle dei Templi, invece, hanno fatto tutti spallucce, complici ovviamente i nostri politici siciliani ascari (di destra e di sinistra).
Corradino Mineo, che suppongo abbia preso informazioni, prima dell'inizio del dibattito, sulla vicenda del rigassificatore autorizzato quando Capodicasa era vice ministro alle infrastrutture, mi ha dato una cortese risposta in perfetto stile diplomatico, dorateo quasi, che in Italia c'è bisogno di un mix energetico, di gas, di petrolio, di fonti alternative, glissando in pratica l'argomento rigassificatore.
Penso, comunque, che Mineo, essendo persona intelligente, quando sarà senatore, dimostrando (spero) autonomia di pensiero rispetto al suo gruppo parlamentare, possa ricordarsi della vicenda rigassificatore “Valle dei Templi di Agrigento”
Il mio intervento aveva in realtà anche un altro scopo: dire ai dirigenti del Pd che i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, i 15 deputati regionali al completo, hanno presentato una mozione all'assemblea regionale siciliana, invitando il presidente Crocetta a revocare l'autorizzazione dell'ecomostro. L'establishment del Pd potrà dare, se vuole, indicazioni ai propri deputati regionali di votare a favore della mozione del M5S. Lo farà? Ne dubito!
Un'ultima notazione: le televisioni locali, con la “libertà” di pensiero che le contraddistingue, non hanno dato conto del mio intervento. Non hanno capito, poverini, che loro non contano più niente, che la vera comunicazione la facciamo noi bloggers. Il mio intervento filmato può essere visto sul giornale on line di Elio Di Bella: bellaciaoag.it.
Gaetano Gaziano
Presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” tanogaziano@yahoo.it.
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