Cari Azionisti di Enel,
il vostro Codice Etico prevede che “LA BUONA REPUTAZIONE E' UNA RISORSA IMMATERIALE ED ESSENZIALE”.
Che tipo di reputazione potrà derivare a Enel, se dovesse realizzare il progetto di costruire un rigassificatore da 8 miliardi di mc. a Porto Empedocle, al confine del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco? L'indecoroso progetto prevede addirittura che il gasdotto di collegamento del rigassificatore alla rete nazionale del gas attraversi, nel primo tratto, la zona “Caos” dove insiste la casa natale di Luigi Pirandello, delimitata dall'Unesco come “buffer zone” (zona di rispetto) del parco archeologico della Valle dei Templi.
La mia associazione, unitamente ad altri enti e associazioni, ha tentato di darvi una mano a salvare la vostra “buona reputazione”, facendo bloccare dal Tar Lazio l'indecoroso progetto ed evitando quindi che ricada su voi un grande motivo di ignominia di fronte al mondo della Cultura.
La sentenza del Tar ha rimarcato che l'impianto industriale gasiero interessa un territorio “ricco di beni culturali di immenso pregio”, la Valle dei Templi appunto.
Probabilmente state pensando di fare ricorso al Consiglio di Stato. Noi vi chiediamo di fermarvi. Siete ancora in tempo a rinunciare all'indecoroso progetto, perché una cosa è certa: potranno magari essere sanati i vizi di forma della procedura autorizzativa, ma non potrà certamente essere spostata la Valle dei Templi, sorprendentemente ignorata nel SIA (studio di impatto ambientale) allegato al vostro progetto e vergognosamente fatto proprio dal Ministero dell'Ambiente.
Sappiamo che da tempo Enel insegue il “sogno” di costruire un rigassificatore, da quando, cioè, in anni lontani si propose di realizzarlo a Montalto di Castro e fu ricacciata indietro per l'opposizione delle popolazioni locali. Stesso risultato a Monfalcone. Finalmente, con la connivenza di nostri politici e sindacalisti ascari, siete approdati a Porto Empedocle, per collocare il rigassificatore in zona archeologica e alla distanza di soli 800 m. dal centro abitato di Porto Empedocle.
Come mai non avete considerato che, oltre alla vicinanza alla Valle dei Templi, il più grande esperto al mondo di sicurezza e antiterrorismo, Richard Clarke, consulente di tre presidenti americani, sostiene che i rigassificatori, se si devono fare, vanno realizzati il più lontano possibile dai centri abitati?
Non conosciamo la mente “geniale” che vi ha suggerito di costruire un rigassificatore a Porto Empedocle, sappiamo solo che siete ancora in tempo ad evitare questo obbrobrio, onorando il vostro Codice Etico.
Certo, la realizzazione di un rigassificatore costituisce oggi un ghiottissimo business in virtù di quella “generosissima” delibera dell'Autorità dell'Energia e del Gas che stabilisce che alle società, che gestiscono nuovi rigassificatori, sarà garantito comunque l'80% dei ricavi di riferimento (che nel caso di Porto Empedocle sono 3 miliardi di euro l'anno), gravando la spesa sul “sistema tariffario nazionale”, cioè sulle bollette degli Italiani. Ed è per questo che molti sciacalli della finanza internazionale si sono riversati sul business dei rigassificatori, ma Enel è una società italiana al cento per cento, Enel nella storia del nostro Paese è l'azienda che entra nelle case delle nostre famiglie, portandovi luce e calore, per cui non può macchiarsi del vulnus che verrebbe arrecato al patrimonio universale della Cultura, in ossequio solo alla legge del profitto, per di più socialmente ingiusto, e in dispregio del proprio Codice Etico.
Voi sapete bene che è una favoletta che il nostro Paese potrebbe restare al “freddo e al buio” se non non si costruissero i rigassificatori, perché il mercato del gas è radicalmente cambiato con la scoperta dello shale gas (gas non convenzionale) per cui nel mondo c'è un enorme surplus di gas, e l'Italia stessa già dal 2009 ha chiesto di esportare gas verso l'Europa.
E allora perché questo crimine inutile verso il patrimonio culturale universale?
Cari Azionisti siete ancora in tempo a fermarvi e ad annunciare che “ENEL, AZIENDA ITALIANA DELL'ENERGIA, NEL RISPETTO DEL PROPRIO CODICE ETICO, RINUNCIA AL PROGETTO DEL RIGASSIFICATORE AL CONFINE CON LA VALLE DEI TEMPLI DI AGRIGENTO”
Con i miei più cordiali saluti e con il più sentito grazie (ne sono certo) del mondo intero della Cultura.
Gaetano Gaziano
Presidente Associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”
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domenica 2 gennaio 2011
LETTERA APERTA AGLI AZIONISTI DI ENEL
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