venerdì 25 maggio 2012

Rigassificatore di Porto Empedocle: la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo processa l'Italia

Considerato che sono caduti nel vuoto tutti i nostri appelli alle istituzioni per salvare il parco archeologico di Agrigento, patrimonio Unesco, dall'assurda e incredibile aggressione di costruire al suo confine un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi, il 30 gennaio 2012 la nostra associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” ha presentato una dettagliata denuncia alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo contro il governo italiano per violazione dell'art. 2 -diritto alla vita- della Carta Fondamentale dei Diritti dell'Uomo, dell'art.3 -diritto all'integrità fisica- e dell'art.37 -tutela dell'ambiente-. Inutilmente avevamo lanciato accorati appelli a Napolitano, Prodi, Rutelli, Pecoraro Scanio, Berlusconi, Bondi, Alfano, Monti, Ornaghi, Passera, all'Unesco e alla Commissione Europea. Per loro valse e vale il detto delle tre scimmiette “non vedo, non sento, non parlo”. Ci siamo rivolti, allora, alla Corte Europea dei Diritti Umani (Cedu) che, essendo un giudice internazionale e non un organismo politico come i predetti, ha il dovere di sentirci e di prendere una decisione che condanni l'Italia per la violazione dei diritti anzicennati. E' di oggi la decisione che il governo Monti ha stoppato la discarica di Corcolle a ridosso di Villa Adriana, anch'essa patrimonio Unesco, vicino a Roma. Per la Valle dei Templi silenzio tombale. Il nostro sito archeologico, patrimonio Unesco, non è meno importante di Villa Adriana, anzi è decisamente più importante, atteso che riceve 700000 visitatori l'anno, mentre solo poche decine di sparuti turisti l'anno si limitano a visitare Villa Adriana, come ci riferisce Francesco Merlo de "la Repubblica" A questo punto i nostri deputati nazionali Alfano, Capodicasa, Fontana, Iacolino, Mannino, Messina, Ruvolo e Scalia dovrebbero battere i pugni sul tavolo di Monti. Lo faranno? Ritengo proprio di no. Tutti sanno ciò che penso dei nostri deputati agrigentini nazionali e regionali. Tacciai di ascarismo e servile acquiescenza agli interessi dei poteri forti la nostra deputazione nazionale e regionale, tranne Ignazio Messina di Sciacca, che sull'argomento del rigassificatore ha presentato due interrogazioni parlamentari. Bollai come traditore della Valle dei Templi di Agrigento il governatore Lombardo che dichiarò ad una nostra emittente locale: “un rigassificatore sotto la Valle dei Templi mai!". Se ne tornò a Palermo e autorizzò l'ignobile progetto. Ora attendiamo fiduciosi che la Corte Europea di Strasburgo condanni l'Italia, soprattutto i governanti italiani. Proprio oggi la cancelleria della Corte ci ha comunicato che “la denuncia sarà portata all'esame della Corte quanto prima possibile sulla base dei documenti e delle informazioni da Lei fornite”. Abbiamo fornito, al riguardo, una una foto planimetrica di Google che documenta la distanza di 800 metri dal centro abitato di Porto Empedocle (cittadina di 15 mila abitanti) e di 1140 metri dal parco archeologico della Valle dei Templi (misurazione dell'ufficio tecnico del parco), il parere del prof. Richard Clarke, il più grande esperto mondiale di sicurezza e antiterrorismo e consulente di tre presidenti americani, che suggerisce di costruire i rigassificatori il più distante possibile dai centri abitati, preferibilmente off-shore, l'informazione che il territorio di Porto Empedocle è classificato dalla normativa antisismica “di rischio sismico di 2° livello” come quello dell'Aquila. Tutto ciò per supportare la denuncia contro il governo italiano per violazione degli articoli 2,3 e 37 della Carta Fondamentale dei Diritti Umani. Gaetano Gaziano, Presidente Associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”.

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