domenica 19 agosto 2012
Quando i ministri della Cultura si chiamavano André Malraux
Si racconta che il ministro della Cultura francese, André Malraux (nella foto), salvò dall'abbattimento il vecchio quartiere di Lione, oggi patrimonio Unesco, imponendo molto opportunamente sullo stesso il vincolo di interesse storico-monumentale.
Successe che Malraux, in visita a Lione negli anni Sessanta, fu accompagnato dal sindaco di quella città che, innamorato del “progresso”, aveva programmato di abbattere il quartiere medievale di Lione famoso per i "traboules", passaggi segreti che conducono da una strada all'altra attraverso i cortili degli edifici. Aveva intenzione di costruirvi, al suo posto, avveniristici grattacieli stile New York.
Malraux ascoltò attentamente il sindaco “progressista” senza profferire parola, e l'indomani, tornatosene a Parigi, impose il vincolo storico-monumentale sull'antico quartiere lionnese, salvandolo dalla furia devastatrice del baldanzoso amministratore locale.
Qualche anno dopo la vecchia Lione venne dichiarata patrimonio Unesco.
Questi erano ministri della Cultura, che facevano onore alla loro funzione.
Quelli italiani, si chiamino essi Rutelli, Bondi od Ornaghi
non vogliono o non possono salvare la Valle dei Templi di Agrigento, anche se è stata già inserita nella World Heritage List dell'Unesco fin dal 1997, dall'avanzare del “progresso” che intende costruire al suo confine l'ignobile rigassificatore di 8 miliardi di mc. di Porto Empedocle, “immorale” per padre Giovanni Scordino, già rettore della bellissima chiesetta normanno-chiaramontana di San Nicola nella Valle dei Templi (leggi la sua bellissima lettera in un post che precede di questo blog).
Passi se si tratta di salvare Villa Adriana, anch'essa sito Unesco, dalla costruzione vicino ad essa di una discarica.
La Valle dei Templi invece non si vuole salvare. Gli interessi della costruzione di una discarica non sono minimamente paragonabili a quelli di Enel che dovrebbe costruire "l'immorale" rigassificatore. Un lettore che si firma AC e che sembra conoscere bene le segrete cose dei Palazzi romani ha scritto, a commento del post che precede, “al MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) non si allacciano nemmeno le scarpe senza il permesso di Eni ed Enel”.
Stesso discorso vale per il Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e per il Ministero dell'Ambiente.
E il progresso, bellezza!
D'altra parte che tutela dei beni storico-paesaggistici possiamo attenderci, se al Ministero dell'Ambiente viene destinata gente come Corrado Clini o Stefania Prestigiacomo?
Il primo è stato definito “l'uomo che sussurra alle aziende” da il Fatto Quotidiano (vedi un post che precede) e la seconda “ministro alla Devastazione dell'Ambiente” dal suo conterraneo don Raffaele Lombardo, ex governatore della Sicilia, oggi indagato per mafia. Prestigiacomo e Lombardo: similis cum similibus...
Con questa gente c'è poco da stare allegri!
Gaetano Gaziano
Presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
9 commenti:
Nel frattempo, altrove stanno addivenendo a più miti consigli:
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/08/19/news/rigassificatore-la-frenata-di-tondo-da-lui-una-grande-ambiguita-1.5565862
Che sia di buon auspicio?
-ac
Grazie per l'informazione.
Sono convinto che anche il rigassificatore di Trieste non si farà.
Dopo la notizia che la Erg dei petrolieri Garrone abbandona il rigassificatore di Priolo Melilli e la British Gas quello di Brindisi, cresce la nostra speranza che anche Enel rinuci a quello di Porto Empedocle, che sarebbe un'ignominia per noi Italiani tutti, in quanto costruito a confine con la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco.
Di niente.
Piuttosto, non riesco a rintracciare una (presunta) notizia di alcuni giorni fa che è stata ripresa dal seguente articolo:
http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/rigassificatore-nota-cgil-agrigento-10-agosto-2012.html
nel precedente post ho dimenticato di siglarmi...
-ac
Neanch'io sono riuscito a rintracciare la notizia dell'inizio dei lavori, tranne che in questo comunicato di Cgil.
Al sindacato "rosso" (rosso si fa per dire) sono in fibrillazione, perché temono di perderci la faccia dopo la promessa di centinaia e centinaia di posti di lavoro che verrà disattesa.
Sanno benissimo che nel rigassificatore di Rovigo è impiegato solo un lavoratore locale. Tutti gli altri (una settantina) sono stranieri specializzati.
Dopo avere subìto, senza querelare, dal loro collega Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismc, l'accusa di essere "foraggiati da Confindustria", adesso tremano al pensiero di essere sputtanati dai disoccupati.
Le segnalo con piacere il seguente:
http://www.movimento5stellerovigo.it/blog/?tag=rigassificatore-edison
Tra le altre perle, viene affermato quanto segue:
> Sapete che non dà nessun vantaggio per l’occupazione, sono sufficienti una ventina di addetti al suo funzionamento?
> Sapete che non esistono in Italia imprese che posseggano le tecnologie per costruirlo e installarlo, il “nostro” e’ stato costruito in Spagna e l’ha installato un’impresa svedese, per cui non vi sara’ vantaggio occupazionale neppure in quelle fasi?
-ac
Grazie per il link sul rigassificatore di Robvigo.
Le stesse cose che dice Vanni Destro del M5S del Veneto noi le andiamo denunciando da più di 5 anni.
Ma non c'è più sordo di chi non vuole sentire.
Tranne qualche spirito libero, come Padre Giovanni Scordino, la cui bellissima lettera contro "l'immorale" rigassificatore di Porto Empedocle abbiamo pubblicato qualche post prima, per il resto sindacalisti e politici (di destra e di sinistra) tacciono, in quanto sono foraggiati da Confindustria.
Lo stesso discorso vale per le grandi firme del nostro giornalismo, per la maggior partesono a libro paga dei poteri forti.
Qui a seguire, invece, qualcosa non mi torna:
http://shippingonline.ilsecoloxix.it/p/politiche_marittime/2012/08/29/APTowkJD-rigassificatore_retromarcia_livorno.shtml
Mah, staremo a vedere.
-ac
@ ac
Grazie per avermi fornito questo interessante link.
Tra un po' risponderò (o almeno tenterò di rispondere) alle tue perplessità con un nuovo post.
Ciao e grazie, Gaetano
tanogaziano@yahoo.it
Posta un commento