sabato 2 marzo 2013
GUSTAVO ZAGREBELSKY FOR PRESIDENT
In questi momenti di incertezza e confusione politiche, una cosa è sicura: la fine del mandato di Giorgio Napolitano e la necessità di eleggere il nuovo presidente. Vediamo allora i profili dei possibili “papabili” alla poltrona del Quirinale. I nomi che si fanno in questi giorni sono, in ordine alfabetico, Giuliano Amato, Annamaria Cancellieri, Massimo D'Alema, Mario Draghi, Dario Fo, Mario Monti, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky.
Comincio dall'ultimo che è il candidato che preferisco. Zagrebelsky è docente di diritto costituzionale, è stato presidente della Corte Costituzionale. Di certo non avrebbe bisogno di consulenti giuridici che, più che consigliare, finiscono col manovrare il presidente.
Nella famosa vicenda della trattativa Stato-mafia, non ha avuto alcuna esitazione a schierarsi a favore della Procura di Palermo, a differenza di tutti gli altri "emeriti" presidenti della Corte.
Altro ottimo candidato sarebbe Dario Fo, premio Nobel della letteratura. Ma, a parte il problema anagrafico, da lui stesso ammesso con onestà, avrebbe l'esigenza di farsi assistere da consulenti giuridici vari, più o meno fraudolenti.
Degli altri candidati, tranne la Cancellieri, conosciamo bene la loro storia. Hanno molti punti in comune: una pensione d'oro e tutti o quasi tutti fanno parte o hanno fatto parte di club finanziari internazionali con sfumature di consorterie massonico-affaristiche, come Goldaman-Sacs, Club Bilderberg, Club Trilateral, eccetera.
Molti di loro parteciparono alle riunioni segrete sullo yacht “Britannia” il 2 giugno del 1992, giorno della festa della Repubblica, per fare la “festa” all'Italia.
Della Cancellieri, a parte la faccia di pacioso buldog napoletanto, non sappiamo niente. Qualcosa sappiamo, però, del suo sponsor, Ilaria Borletti Buitoni, eletta parlamentare nel “listino” di Mario Monti, quello che doveva salvare l'Italia. L'ineffabile signora Borletti Buitoni, da presidente del Fai, non si è voluta discostare di una virgola dalla posizione presa dalla precedente presidente, Giulia Maria Mozzoni Crespi, che, in ordine a un rigassificatore da 8 miliardi di mc. da piazzare sotto la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco, prima scrisse, da me sollecitata, una lettera accorata all'ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro, oggi a Rebibbia, implorandolo di fare, lui agrigentino, “un gesto d'amore verso la sua terra”, per rimanciarsi la lettera tre mesi dopo, sposando in toto la propaganda di Enel.
Dopo l'attento esame (come si dice in burocratese) dei CV (curricula vitae) dei candidati predetti, affermo senza esitazione: ZAGREBELSKY FOR PRESIDENT. Gaetano Gaziano, presidente associazione "Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento".
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1 commento:
Cara Caterina, mi hai anticipato di poco, me, attivista M5S di Monza.
Venerdì sera lo avevo accennato in sede di festeggiamento post elezioni, ripromettendomi di farlo su Facebook.
Come vedi mi trovi allineato su tutto ciò fa di Gustavo Z. il degno successore di Napolitano. Perché non costituire un Comitato e consolidare questo stupendo progetto?
Un abbraccio, Nuccio Nasca
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