martedì 5 maggio 2015
Rigassificatore: ricordiamo a chi ha memoria corta...
Mercoledì 29 aprile abbiamo presentato il nostro libro sugli otto anni di lotta al rigassificatore.
La finalità del libro, l'abbiamo sottolineato più volte, è stata quella di documentare le iniziative di contrasto all'indecoroso progetto del rigassificatore al confine della Valle dei Templi, sito Unesco, portate avanti da enti, associazioni e soggetti individuali consapevoli, perché ne restasse testimonianza scritta. Abbiamo ricordato anche che non è vero che il rigassificatore non si farà più ma che è vera la notizia che Enel intende vendere il progetto del rigassificatore.
Tale vendita può essere contrastata dal futuro sindaco di Agrigento e dal futuro consiglio comunale, impedendo la costruzione del gasdotto di collegamento tra il rigassificatore e la rete nazionale del gas.
Per fare ciò i nuovi amministratori avranno diversi strumenti giuridici a loro disposizione: il primo sarà quello di non revocare il ricorso straordinario che il precedente sindaco ha proposto contro il decreto regionale che autorizza la costruzione del gasdotto. Ricordiamo che questo dovrebbe attraversare la zona “Caos” in territorio di Agrigento, che è la zona più protetta del mondo, in quanto sottoposta a vincoli paesaggistici, archeologici e idrogeologici. Altre azioni giuridiche di contrasto potrebbero essere, per esempio, quelle contro il piano di espropri e i vari progetti esecutivi dell'opera.
Se si renderà difficile la costruzione del gasdotto, il progetto del rigassificatore non sarà più appetibile e non troverà facilmente acquirenti.
Dato che artatamente da qualcuno si vuol far passare l'idea che, se il rigassificatore non si farà più, lo si deve esclusivamente alle mutate strategie energetiche internazionali, vorremmo ribadire che, se non fossero stati presentati i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato che hanno rinviato di 4 anni l'inizio dei lavori, a quest'ora il rigassificatore ce l'avrebbero bello che impupato sotto il tempio di Vulcano.
Infatti il decreto di autorizzazione del governatore Lombardo (oggi indagato per mafia), che concluse la procedura del governatore Totò Cuffaro (oggi in carcere per mafia), è del settembre del 2009. E a quel tempo i lavori furono bloccati prorio dai nostri ricorsi.
E' giusto e corretto che le future generazioni sappiano, soprattutto se malauguratamente il rigassificatore sarà realizzato, chi ha deciso di lottare per contrastare i poteri forti e chi ha trovato più comodo lasciar fare per convenienza o insipienza.
Proprio per impedire che venga misconosciuta la verità, oggi che si è perso il rapporto tra cultura e impegno civile e che anche la richiesta di una firma per una petizione risulta difficile, e che l'intellettuale non usa più la sua voce pubblica per dare voce a chi non ce l'ha ma solo per promuovere le proprie opere, trasformandosi da uomo di cultura a uomo di compiacenza, abbiamo ritenuto doveroso documentare con il nostro libro “La Valle dei Templi 'cancellata' per decreto” la lotta civile che ha unito enti, associazioni e cittadini consapevoli che hanno saputo fare rete, scrivendo insieme una pagina bella per la nostra città, che la vulgata comune ha sempre descritto come indolente, abulica e ignava.
Anche da qui si può ripartire per acquisire maggiore consapevolezza e coraggio, e diventare stimolo verso una politica spesso carente e incapace di programmare e pianificare lo sviluppo del proprio territorio in linea con la propria vocazione turistica, figlia delle strepitose ricchezze archeologiche e paesaggistiche in esso presenti.
Caterina Busetta e Gaetano Gaziano.
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giovedì 30 aprile 2015
AGRIGENTO DEVE TROVARE IL CORAGGIO DI LOTTARE
Ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti alla presentazione del nostro libro sugli otto anni di lotta che assieme a enti, associazioni e cittadini consapevoli (indicati nel libro) abbiamo condotto contro l'ignobile progetto del rigassificatore al confine della Valle dei Templi, non coerente quindi con un sito Unesco(nella foto foto da sinistra verso destra: Alessio Lattuca, Daniela Ciancimino, Caterina Busetta, Pietro Busetta, Leandro Janni).
E' stata soprattutto evidenziata la sinergia che ha permesso i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato e il referendum che ha portato ben 7000 agrigentini a votare “no” al progetto gasiero.
Si è sottolineato che vale sempre la pena di lottare per le idee in cui si crede e che, soprattutto, oggi che si è perso il rapporto tra cultura e impegno civile e che molti sedicenti intellettuali usano la loro voce pubblica solo per promuovere le loro opere e non per dare voce a chi non ce l'ha, spetta ai cittadini consapevoli e informati assumere il ruolo di sentinella e scendere in campo per difendere i propri territori, la propria salute e il proprio patrimonio archeologico e paesaggistico.
Speriamo che la lettura di questo libro possa stimolare nella nostra città maggiore consapevolezza, impegno civile, coraggio e la voglia di fare rete per impedire scelte sgangherate e non condivise calate dall'alto da una politica dissennata.
Caterina Busetta e Gaetano Gaziano.
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venerdì 24 aprile 2015
LOCANDINA-INVITO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LA VALLE DEI TEMPLI 'CANCELLATA' PER DECRETO"
Mercoledì 29 aprile alle ore 17 presso la sede del parco letterario "Luigi Pirandello" piazzale Caos di Agrigento presentermo il nostro libro dal titolo "La Valle dei templi di Agrigento 'cancellata' per decreto - Otto anni di lotta all'arroganza dei poteri forti".
Questo il programma dell'iniziativa: Saluti di Bernardo Barone, presidente dell'associazione "Il Cerchio" gestore del parco letterario "Luigi Pirandello". Introducono Caterina Busetta e Gaetano Gaziano, autori del libro. Interventi di Daniela Ciancimino, avvocato di Legambiente Sicilia; Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra; Alessio Lattuca, presidente di Confimpresa-Euromed; Conclude Pietro Busetta, economista.
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giovedì 23 aprile 2015
Presentazione libro sugli otto anni di lotta al rigassificatore al confine della Valle dei Templi
Mercoledì 29 aprile alle ore 17,00 presso il parco letterario “Luigi Pirandello”, zona Caos, presenteremo il nostro libro “La Valle dei Templi di Agrigento 'cancellata' per decreto – Otto anni di lotta all'arroganza dei poteri forti”.
Il titolo fa riferimento al decreto di Via (valutazione di impatto ambientale) che la ministra dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo, e il ministro dei BB.CC., Sandro Bondi, emanarono nel settembre 2008 sul progetto del rigassificatore di Porto Empedocle, dichiarando che non intaccavano siti Sic (siti di interesse comunitario) come “Le Maccalube” di Aragona o “Torre Salsa” , “scordandosi” platealmente della presenza della Valle dei Templi, distante appena un km che, in effetti, non è un sito Sic, ma molto di più, è un sito Unesco, patrimonio universale.
Il libro non ha scopi elettorali ma vuole essere esclusivamente la testimonianza dell'impegno civile che ha unito enti, associazioni ambientaliste, associazioni culturali e cittadini consapevoli, in una battaglia comune contro l'ignobile progetto di un rigassificatore al confine della Valle, non coerente quindi con un sito Unesco.
Erri De Luca, scrittore e intellettuale, che da molti anni appoggia i Notav della Val di Susa, sostiene che “la parola contraria oltre ad essere un diritto è un dovere”. Ecco, noi abbiamo sentito il dovere, con questo libro, di documentare le “parole contrarie” dette negli anni ad un'opera “a rischio di incidente rilevante” che otto anni fa, quando fu proposta, trovò unanime consenso in tutte le forze politiche nazionali, regionali e locali, nei sindacati e in gran parte dei media.
Il libro, partendo dall'origine alquanto singolare del progetto, affronta nei vari capitoli le “connessioni” che politici, sindacalisti, media, ma anche borghesia e sedicenti intellettuali, hanno avuto con il progetto gasiero, portando alla luce uno spaccato della società in cui viviamo con tutte le sue contraddizioni.
Segue un'appendice che raccoglie la documentazione della lotta: articoli di giornale, lettere alla stampa, post sul nostro blog, scambio di mail per coinvolgere con caparbietà personaggi di spicco che avrebbero potuto usare la loro voce pubblica, se solo l'avessero voluto, in difesa della Valle dei Templi, cosicché nessuno potrà dire di non avere saputo.
Oggi è cambiata la sensibilità dei cittadini che, riuniti in associazioni, movimenti e comitati, sono disposti a scendere in campo per difendere i loro territori, la loro salute, il loro patrimonio culturale. Cittadini non più rasseganti a cedere la loro sovranità e a firmare cambiali in bianco a politici, istituzioni e maîtres à panser che spesso si attivano non nell'interesse generale ma di arroganti lobby che, senza scrupolo, inquinano, avvelenano, distruggono.
Il rigassificatore al confine della Valle dei Templi è la metafora di una decadenza, di un imbarbarimento che, se non stoppati, trasformeranno l'Italia da paese di “grande bellezza” in paese di assoluta bruttezza.
Marcel Proust diceva che i “veri barbari non sono coloro che non hanno conosciuto mai la grandezza, ma coloro che, avendola conosciuta in passato, non sono più in grado di riconoscerla”.
Aspettiamo alla presentazione del libro quanti con noi hanno fatto questa battaglia e quelli che sono interessati all'argomento.
Caterina Busetta e Gaetano Gaziano.
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martedì 17 marzo 2015
Inaugurata la passerella nella Valle dei Templi di Agrigento
Venerdì 13 marzo è stata inaugurata la passerella che collega l'aria del tempio di Giove con quella di Ercole e la via Sacra nella Valle dei Templi di Agrigento.
L'idea di una passerella, lanciata molti anni fa dall'ordine degli architetti di Agrigento, era stata accolta favorevolmente dall'ultimo consiglio dell'ente parco, che aveva proposto un concorso di idee, bandito poi nel 2012 dallo stesso ente parco e che ha portato oggi alla sua realizzazione.
Il concorso di idee ha visto vincitori due giovani architetti di Sciacca: Mario Cottone e Gregorio Indelicato, che dopo una lunga esperienza di lavoro in Spagna sono tornati nella terra d'origine, per portare il loro contributo di idee e di impegno.
La passerella è stata realizzata in acciaio con un camminamento in pietra leggera e s'innesta nel paesaggio circostante, tra le colonne del tempio di Ercole e la vegetazione lussureggiante, come un elemento scultoreo esile.
Ciò che comunque è importante sottolineare è il fatto che i visitatori entreranno da porta Quinta, mentre gli autobus sosteranno nel parcheggio di S.Anna, alleggerendo finalmente il traffico caotico e disordinato che ancora oggi caratterizza la passeggiata archeologica che non è stata mai convertita a traffico limitato, così come garantito dall'amministrazione comunale del tempo al consiglio del parco nel lontano 2008.
Questo della passerella è senz'altro un altro passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione della Valle che passa per la sua fruizione.
Ciò che resta inspiegabile, invece, è perché il piano del parco è fermo dal 2009 all'assessorato regioanale territorio e ambiente, si dice per una valutazione di impatto ambientale. Ma impatto de che?
Caterina Busetta, già consigliera dell'ente parco.
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domenica 25 gennaio 2015
LA STRAGE DEGLI EUCALIPTUS E IL DESERTO DEI BARBARI
Cinque anni fa, esattamente nel febbraio del 2010, lanciai un allarme da questo blog a seguito dello sconsiderato abbattimento nella nostra città di centinaia di eucaliptus centenari.
Dopo avere denunciato alcuni enti pubblici quali responsabili di quel criminale progetto, pronosticai (ma non bisogna essere profeti, per fare ciò basta conoscere la natura dei nostri amministratori) che presto il nostro territorio sarebbe diventato un deserto.
Riporto la conclusione di quell'articolo: “In ogni caso, poiché il loro abbattimento costituisce un crimine sociale sia che venga commesso dai privati che dai rappresentanti degli enti pubblici, chiediamo al Comune di Agrigento, all'Ente Parco Archeologico e alle altre autorità che hanno competenza in materia (Anas, Forestale, eccetera) di arrestare immediatamente questa strage, perché diversamente non è difficile pronosticare che, in pochi anni, il nostro territorio sarà completamente un deserto dove fioriranno solo gli alberi-ciminiere dei termovalorizzatori, dei rigassificatori e delle centrali nucleari”.
Orbene oggi si è ripresa con pervicace caparbietà l'opera di criminale desertificazione del nostro territorio, sdradicando completamente il bosco di secolari eucaliptus, che era stato piantumato nella scarpata tra la villa Bonfiglio e la via Crispi, proprio in funzione di contenimento del terreno, per evitare possibili frane. Ciò è avvenuto nel silenzio più assordante delle associazioni ambientaliste (sempre che ne esistano ad Agrigento). In quella lontana denuncia adombrai l'ipotesi che la legna degli eucaliptus potesse fare gola alla nuova centrale elettrica a biomasse appena sorta in territorio di Caltanissetta. Oggi quella previsione si è rivelata veritiera, dal momento che apprendiamo dalle cronache di questi giorni che sono stati disboscati diversi ettari di eucaliptus in territorio siciliano e che fortunatamente sono state bloccate le operazioni a seguito delle proteste di alcuni sindaci, che avevano denunciato la criminale pratica messa in atto per fornire legna alla centrale a biomasse di Dittaino.
Ad Agrigento quest'opera di deforestazione deve essere considerata ancora più pericolosa, in quanto il nostro territorio è il più disastrato d'Italia sotto l'aspetto del dissesto idro-geologico. Basti pensare alla frana del 1966 che inghiottì alcuni palazzi, alla cattedrale di S.Gerlando che sta inesorabilmente scivolando a valle e all'ultimo episodio di frana al viale della Vittoria che ha provocato il danneggiamento di due palazzi con sfollamento dei rispettivi inquilini. Nella foto si può vedere la scarpata disboscata e i sottostanti palazzi di via Crispi, i cui inquilini da oggi non faranno di certo sogni tranquilli. La magistratura penale dovrebbe attenzionare questa vicenda opaca della strage degli eucaliptus “innocenti”, altrimenti tra qualche tempo (non lontano) il nostro territorio sarà ridotto non ad un “deserto dei tartari” di buzzatiana memoria ma più volgarmente ad un “deserto dei barbari” di casa nostra.
Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” .
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mercoledì 7 gennaio 2015
Gustavo Zagrebelsky for President
Oggi il “IlFattoQuotidiano.it” lancia le proprie “primarie” per il Quirinale, invitando a votare tra alcuni nomi proposti dal quotidiano stesso o per un'altra persona di proprio gradimento. Con ciò hanno fatto propria la proposta di alcuni lettori (io sono uno di loro e avanzai questa ipotesi con una mail del 18 dicembre scorso).
Penso che sia importante aderire all'iniziativa del Fq. Io voterò per Zagrebelsky. Già 2 anni fa proposi dal mio blog “Gustavo Zagrebelsky for President” spiegandone i motivi. Oggi invito tutti ad esprimere il proprio voto per dire alla Casta quali sono le preferenze dei cittadini. VOTATE PER CHI VOLETE MA VOTATE.
Gaetano Gaziano, blogger.
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