Antonello Antinoro,assessore regionale ai beni culturali,creatura prediletta di Totò Cuffaro, il più votato nelle file dell'UDC siciliana, ha avuto una splendida idea, una “cuffariata” come dicono a Raffadali, feudo dell'ex governatore siciliano disarcionato in corsa per i guai giudiziari a tutti noti. L'idea è: affidiamo la gestione della Valle dei Templi di Agrigento ai privati.
A questo punto suggerisco: poiché Cuffaro e la sovrintendente di Agrigento, Gabriella Costantino, hanno regalato all'Enel la zona “Caos” dove è ubicata la casa natale di Luigi Pirandello, zona confinante con il parco archeologico di Agrigento e sottoposta anch'essa a vincolo paesaggistico con legge regionale, per costruirvi un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi, perché non affidare anche a loro la gestione della Valle? Pensateci: sarebbe la cosa migliore e anche più razionale dal punto di vista di una gestione aziendale che tenda all'ottimizzazione strategico-economica. L'Enel gestirebbe a distanza di pochi chilometri il rigassificatore di Porto Empedocle, la Valle e magari la centrale nucleare di Palma di Montechiaro che il rampante ministro Scajola vuole realizzare in tempi brevissimi. E l'Enel ha il know-how per farla. D'altra parte Scajola e Fulvio Conti, amministratore delegato dell'Enel, devono essere in perfetto sintonia, se sono stati ripresi assieme durante una recente intervista televisiva nella quale il ministro illustrava nei dettagli il nuovo programma nucleare.
E, inoltre, suggerisco perché non pensare agli ipogei che sono nella Valle dei Templi come depositi delle scorie nucleari? Probabilmente l'architetto greco Feace che l'ideò più di duemila anni fa pensava già a questo tipo di utilizzo.
Che ne dite Totò Cuffaro e Antonello Antinoro? Rifletteci: si realizzerebbe anche un notevole risparmio nei trasporti delle scorie.
E cosa ne pensano Capodicasa e il Pd siciliano, che hanno sposato con entusiasmo il nuovo corso industriale per la provincia di Agrigento, benedicendo il rigassificatore al confine della Valle, così come l'hanno benedetto i sindacalisti Mangione, Tripi e tutto il coro della triplice sindacale?
D'altra parte il progetto di privatizzare e industrializzare la Valle ha ricevuto benedizioni di altre alte sfere. Ricordate? E' stato esattamente Fulvio Conti a ringraziare personalmente, dal podio di Comunione e Liberazione che si tenne a Rimini nell'estate del 2006, l'ex governatore Totò Cuffaro che gli aveva offerto in un piatto d'argento la zona del “Caos” per costruire il rigassificatore.
Se c'è qualcuno che ancora crede che ai meeting di Comunione e Liberazione si facciano esercizi spirituali è invitato vivamente a ricredersi.
Quale altra “cuffariata” dobbiamo aspettarci in avvenire? La fantasia dei fautori del nuovo corso del rampantismo del centro-destra e dell'ambientalismo del fare (o degli affari) del centro-sinistra (o meglio di quello che resta del centro-sinistra) non ha limiti. Si attendono sviluppi.
Gaetano Gaziano
giovedì 3 luglio 2008
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7 commenti:
Bella l'espressione "cuffariata". Ma esiste davvero o te la sei inventata?
No, no! Esiste davvero: l'ho sentita dai contadini raffadalesi, sabettesi e aragonesi. Sta per furbata, per trovata originale e simili...
Il nome Cuffaro deriva dall'Arabo "Kuffar"(infedele,traditore, qualcuno di cui non puoi fidarti). I moderni Greci usano la parola "Kafuria", gli Olandesi invece "Kaffir", sempre per descrivere l'Arabo Kuffar. Ogni riferimento e' puramente casuale.
Per gli appassionati di anagrammi.
Salvatore Cuffaro: "Fu sacrale far voto", "Faro faceva lustro", "Orso celava truffa", "Sto culo afferrava".
Salvatore vasa vasa Cuffaro: "Su rovo la fava fracassavate".
Dalema-Veltroni- Bersani: "Tre monelli sbandierava". Cocila comu vo', sempri e' cucuzza.
Io sono daccordo a fare gestire la Valle dei Templi ai privati finalmente, si potra sviluppare Agrigento turisticamente ed economicamente, nella vita non bisogna dire sempre no a tutte le cose. Io ho paura dello stato e no dei privati, tutto ciò che è statale infatti non funziona è sotto gli occhi di tutti. Oggi non possiamo rimanere indietro rispetto ai paesi europei rigassificatore no, centrali nucleari no, ponte no, tav no, ma insomma ci volete portare nelle caverne.....
@ultimo anonimo: rispetto le tue idee ma non le condivido. Ci sono alcune funzioni statali che possono essere delegate ai privati, altre no.
Per qunto riguarda il discorso che diciamo sempre no, anche se credo alla tua buona fede, guarda che è esattamente il discorso che fanno certi furbi interessati (mi riferisco ai nostri politici di destra e di sinistra e ai nostri sindacalisti schierati con la Confindustria) per avallare scelte contrarie ai nostri interessi e a favore solo dei poteri forti verso cui tradizionalmente hanno avuto (la nostra deputazione nazionale e regionale) comportamenti da ascari.
Se lo stato non funziona si dovrebbe quindi farlo gestire dai privati?. Ma i privati non gestiscono gia’ lo stato e le sue istituzioni? Possibile che ancora non ci rendiamo conto
che lo stato Italiano esiste solo per il prelievo delle tasse, quelle dei cittadini “normali” ovviamente; dato che per i cosiddetti privati, il fisco e’ optional: si paga quanto e quando si vuole, incoraggiati da uno stato corrotto che deve chiudere gli occhi, per poi cancellare tutto con condoni e spalma- debiti. E chi sono i beneficiari di queste tasse?, quali servizi lo stato eroga ai contribuenti?, la sanita?, “no certamente” avrebbe detto Troisi, data in pasto ai partiti per soddisfare i propri clienti, i propri nipoti, ed i propri padroni. La sicurezza?, le condizioni nella quale la sicurezza pubblica deve tuttora operare e’ sotto gli occhi di tutti: un disastro!. L’istruzione?, l’ultimo esame di maturita’ha riaffermato le patetiche lacune intellettuali della scuola Italiana, tranne quella “privata” della Chiesa (che predica…. predica…,ma quando ci sono in ballo soldi: “cu futti futti, Diu pirduna a tutti”), quella dei privati, ma sovvenzionata con i soldi dei cittadini “normali”. O forse e’ l’Ambiente?, come le spiagge per esempio: gestite dai privati, come mister billionaire Briatore, che pagano lo stato una miseria per poi incassare centinaia di milioni dai cittadini “normali”. Diamogli pure in gestione i musei, le opere d’arte, Roma , Firenze, Pompei, Venezia, Ischia, Positano, l’Etna, ed anche la Valle Dei Templi. I “privati” sapranno bene come usarli: dieci euro per entrare, cinque per la guida, poi apriranno ristoranti, discoteche, bordelli; a questi signori le idee non mancano per succhiare denaro dalle tasche dei cittadini “normali”. E diciamo pure della RAI, dell’Alitalia, della “monnezza”, delle autostrade: tutte privatizzate o quasi. Lo stato Italiano e’ un esattore, che divide le entrate con il privato, che prima si arricchisce e poi ricicla una percentuale ai donatori, alla faccia della Giustizia: qualcuno viene beccato dal reato di falso in bilancio?, ecco pronta la legge: aboliamo il reato; corruzione di giudici?, ecco la salva-previti; lo stato e’ sotto processo?, via i processi; e per evitare grane per il futuro lo stato si dichiara incolume. C’e ancora qualcosa pero’ che non e’ del tutto in mano allo stato: la Magistratura. Lo stato accetta volentieri i magistrati ricattabili o in vendita, ma non tollera quelli onesti, specialmente se si azzardano a fare intercettazioni telefoniche, ed eccolo, il nostro bravo stato, gia’ in opera a discreditarli, ad attaccarli: toghe rosse, non democratici, golpisti. E vincera’ lo stato, anzi secondo i sondaggi che danno la popolarita' dello stato in crescita, mentre quella dei magistrati in calo, lo stato ha gia’ vinto. Fra non molto sara’ lo stato a nominare magistrati, pubblici ministeri, e giudici. Ed allora lo stato otterra’ il potere assoluto, e gli Italiani saremo felici. Ecco arrivato l’inizio del progresso: nucleare, rigassificatori, termovalorizzatori, privatizzazioni,discariche, monnezza: dove e come vuole lo stato o qualche suo pupo privato,e guai a chi si permette di obiettare, perche gli Italiani sappiamo rifiutare la sanita’, la sicurezza, la giustizia, l’igiene, ed anche l’acqua, ma il progresso no, quello proprio no!. E lo stato si arricchira’ ancora di piu’. E se per puro caso lo stato avesse nome e cognome: silvio berlusconi, ed i suoi pupi si chiamassero cuffaro, alfano, dell’utri, schifani……etc., ancora meglio.
Caro anonimo, nelle caverne ci siamo gia’.
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