mercoledì 10 dicembre 2008

Massimo D'Alema, Santo subito!


Un abituale visitatore del nostro blog che si firma “Maori” in omaggio all'orgoglioso e indomito gruppo di aborigeni della Nuova Zelanda, la cui danza di guerra è stata adottata dai famosi giocatori di rugby “All Blacks”, e che dice di scrivere da Londra, a commento del post “Caro Massimo, grazie di esistere”, ha inviato la lettera che segue:
“Cari autori e visitatori del blog, saluti da Londra dove piove “cats and dogs”, e quindi ne approfitto per leggere i giornali locali dove ho trovato una notizia molto interessante e pertinente a quanto scritto da Gaetano Gaziano. Sembra che il Vaticano, come ringraziamento al governo Italiano e a qualche amico di Walter Veltroni per i fondi restituiti alle scuole cattoliche, e probabilmente per averne ancora di piu’, abbia deciso di proclamare altri Beati o Santi e proposto alcuni candidati. San Clemente da Ceppaloni, gia’ considerato santo da molto tempo, e la casta Santanche’ poiche’ le spetta per nascita; inoltre suggeriscono: i Beati Bigotti: Bindi – Bondi; i SS. Vladimir Luxuria – Anna Finocchiaro; le SS. vergini e martiri Stefania Prestigiacomo, Mara Carfagna, e Gabriella Carlucci, da celebrare lo stesso giorno di San Capezzone, che con il cognome (anzi doppio) che si ritrova, le Sante vergini se lo possono rigirare come vogliono. Si dice anche che quando Massimo D’Alema, con l’aiuto di Cossiga, sia venuto a conoscenza della lista proposta, abbia immediatamente spedito una lettera di protesta al Vaticano : “ Caro Benedetto, francamente non capisco come puoi escludere un potente della mia smisurata cultura ed intelligenza......” Arriva subito la risposta del Vaticano: “ Caro Ciovane, tu sei unico, tu sei il Massimo, non sappiamo in quale ciorno collocarti, ma appena si fa un posto libero......”. Quando ho letto il detto Siciliano: "nuddru si piglia si nun si rassumiglia" avevo pensato di affiancare Massimo ai SS. Kuarakuakua’, ma ha ragione il Vaticano, e poi lo specchio potrebbe cambiare idea...tranne che qualcuno venga con qualche idea originale. Tengo a precisare che Natale non si puo’ cambiare, me lo ha confidato Padre Kate-Kismo che di queste cose se ne intende.”
Da Londra con amore, f.to: Maori
tanogaziano@yahoo.it

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Per il grande Massimo il nostro generosissimo Papa ha fatto un'eccezione: lo facciamo Santo subito e lo mettiamo nel giorno di Natale, così gli agrigentini, per ringraziamento del grande regalo che il Nostro ci ha fatto con la costruzione del rigassificatore (fortemente voluto da D'Alema, Bersani & Co.), metteranno nel Presepe la statuina di Massimo al posto di Gesù Bambino...

Anonimo ha detto...

Speriamo che il vostro generoso Papa abbia previsto le conseguenze: il bambino Massimino riscaldato da Walter che raglia e Silvio con le corna, ed a qualcuno potrebbe anche venire la malagurata idea di sostituire gli altri veri protagonisti del Natale con Maria Rosaria(Carfagna) e Francesco Giuseppe(Cossiga). Pace e Bene.

Anonimo ha detto...

Grazie, mi avete suggerito un'idea eccezzionale per un nuovo reality durante il periodo natalizio. Lo chiamero'"il presepe dei famosi".
Non potete neanche immagginare quanti personaggi che ho in mente.
Grazie di nuovo.

Anonimo ha detto...

Papà sei un grande!
La tua idea di "santificare" il divino Massimo ha dato la stura ad idee brillanti e originali come quella del Presepe con Massimuccio al posto del bambinello o quella del Presepe dei Famosi e chissà quante ancora ne salterammo fuori.
Sono certo che una risata seppellirà i potenti arroganti e i relativi collaborazionisti...

Anonimo ha detto...

Corriere della Sera 12, Dicembre
AMBIENTE - Affrontando il tema dell'incontro del giorno, Napolitano afferma di condividere «pienamente le ragioni profonde che la presidente del Fai, Giulia Maria Crespi, ha espresso sull’assoluta necessità di considerare il nostro patrimonio ambientale una carta fondamentale per l'Italia«, in un mondo sempre più caratterizzato da una competizione globale. «Ragioni profonde che - continua Napolitano - sono condivise da me, dal ministro dei Beni Culturali, e sancite nei princìpi fondamentali della Carta Costituzionale».
Patrimonio, competizione globale. Ma si riferiscono all’Enel??

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo che precede, ma perché ti è venuto questo dubbio? La Signora Mozzoni Crespi, che ha detto che il rigassificatore di Porto Empedocle potrebbe diventare un capolavoro di architettura moderna, ha la ceretezza che questa opera farà parte del patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale, visto che si ritroverà a ridosso dei templi dorici più famosi del mondo.
Il paesaggio classico si sposerà pienamente con il paesaggio industiale del XXI secolo e le future generazioni potranno inserire il rigassificatore nelle enciclopedie dell'arte universale...

Anonimo ha detto...

Mi sono stancato di Londra, di gente depressa, di "fish and chips"; ho fatto un salto a Val do Lobo in Algarve per salutare la mia "Morattinha", anche li facce da funerale. La bella Portoghesa mi ha spiegato le ragioni di tanto malumore: la crisi c’e’ e si vede, perdono il lavoro, mangiano di meno, pochi regali, ecc., ma al contrario degli Italiani, non hanno un Berlusconi che li fa sentire “poveri ma ottimisti”. Sono ritornato nel mio meraviglioso villaggio, circondato da persone allegre, dove credono che la ”crisi” sia una mancata pulizia intestinale dopo un fastoso pranzo a base di agnello arrosto con patate Maori (taewa). Ho incontrato Padre Kate-Kismo, triste, depresso; aveva appena ricevuto un ordine dal suo capo di ritornare in Italia per mancanza di fondi ed anche perche’ di proseliti, poveretto, in sette anni ne aveva fatti pochi.
< Saro’ un prete disoccupato, forse precario > disse con tristezza. Provai a rassicurarlo: < Con tutti i santi che avete, vedrai che un posto te lo trovano>. Fece un gesto come per dire: speriamo..........
< A proposito di Santi, continuo’, avete pensato al sei di Gennaio??.”>
< In che senso?>
< Ma come in che senso?, l'Epifania!!, basta mettere una scopa fra le gambe di Giulia Maria Crespi, ed e’ subito Epifania>
< E se questa porta pure il carbone? >
< Piu’ progresso, no?, piu’ ricchezza>
< Ed i Re Magi?? >
< Per quelli ci devono pensare gli Agrigentini, e poi non li hanno gia’ i Gaparre, i Baldassarre e i Melchiorre in parlamento??>
< Vuoi dire Gaparri?>
< Ah piu’ di uno, meglio ancora, meglio ancora >

Anonimo ha detto...

Al di là della posizione dell'on. D'Alema in merito ai cattivi magistrati e ai cattivi giornalisti, che pure non mancano, circa la quale comunque i cittadini (e ancor più i suoi elettori) hanno il sacrosanto diritto di conoscere le reali vicende che intorno vi stanno (cosa alquanto difficile in questo nostro Paese), resta il fatto che sempre più l'Italia di oggi somiglia a quella triste e greve Italia che viene fuori da "Lo spasimo di Palermo", un romanzo di Vincenzo Consolo del 1998, scritto anche sull'enorme onda emozionale delle recenti stragi mafiose. In quel libro c'è - come rappresa e cristallizzata - un'immagine amara del nostro Paese: una sorta di "materno confessionale di assolvenza", in cui continuamente si fa peccato, ma quasi mai si trovano colpevoli.