sabato 24 gennaio 2009

Cari Assessori regionali, se avete gli attributi...


Cari Assessori regionali Gentile,Cimino e Di Mauro, vi avevo avvertito di stare all'erta, in quanto i vostri “amici” della PDL e dell'MPA della Sicilia orientale avevano ed hanno un preciso progetto relativamente ai rigassificatori da realizzare in Sicilia: costruire quello di Porto Empedocle e non quello di Melilli-Priolo per non scontentare il proprio elettorato. Come volevasi dimostrare: pur essendo stato emanato, da parte del Ministro dell'Ambiente, il decreto VIA (valutazione di impatto ambientale) sul rigassificatore di Melilli-Priolo prima di quello di Porto Empedocle, tuttavia è stata fatta andare avanti dall'assessore regionale all'industria, Pippo Gianni, la conferenza dei servizi per concludere l'iter procedurale per quello di Porto Empedocle, mentre segna il passo l'altro di Melilli-Priolo. Più chiaro di cosi...
D'altra parte questa strategia è stata anche confermata dalle dichiarazioni del ministro dell'Ambiente, la “belmostosa” Stefania Prestigiacomo, precipitatasi in Sicilia nel passato weck-end per affermare che bisogna affrettarsi a costruire i rigassificatori, precisando però “prima quello di Porto Empedocle”.
Siccome non siamo nati ieri, vi avevo allertati, chiedendovi di vigilare che almeno le due conferenze dei servizi camminassero in parallelo. Uno dei vostri collaboratori mi aveva assicurato che vi sareste mossi in questa direzione per evitare lo “scherzetto” impiattatovi dagli “amici” della PDL e dell'MPA della Sicilia orientale.
Cari onorevoli Assessori, ora io non penso che voi siate così succubi e proni verso i vostri “amici”, al punto da accettare senza protestare la strategia, fin troppo scoperta, di far costruire il rigassificatore sotto la Valle dei Templi di Agrigento mentre questo affronto verrà risparmiato ai cittadini di Melilli-Priolo, e sono sicuro che farete valere la vostra voce all'interno della giunta regionale, dove siete in maggioranza.
Cosa direte, se no, ai vostri elettori tra qualche anno, quando le navi gasiere lunghe 400 metri- tre volte di più delle grandi navi da crociera- attraccheranno sotto la casa natale di Luigi Pirandello e al confine con la Valle dei Templi? Cosa direte loro quando il mare circostante non sarà più balneabile, perché la temperatura dell'acqua scenderà di circa sette gradi? Quando le nostre coste saranno irrimediabilmente erose, in seguito alla costruzione del nuovo molo di levante? Quando saranno bloccate per almeno tre giorni la settimana tutte le attività portuali per l'attracco delle navi gasiere? Quando non sarà più possibile fare funzionare il dissalatore di Porto Empedocle, perché pescherà l'acqua del mare nella stessa zona in cui il rigassificatore scaricherà le tonnellate di cloro necessarie al suo ciclo produttivo? Quando sarà fatta morire ogni attività di pesca della marineria di Porto Empedocle e ogni iniziativa turistica di buona parte della nostra provincia? E, soprattutto, come potrete guardare negli occhi i vostri figli? Cari onorevoli Assessori, siete ancora in tempo a fermare questa diabolica strategia dei vostri “amici”, almeno pretendendo che le procedure autorizzative procedano in parallelo e si concludano nello stesso giorno, così facendo potrete smascherare il gioco sporco dei vostri “amici” ed evitare alla nostra gente e a voi stessi questo irrimediabile e vergognoso scacco. Quindi se avete gli attributi...
Gaetano Gaziano,
Presidente Associazione “Salviamo la Valle dei Templi” di Agrigento
tanogaziano@yahoo.it
p.s.
Il coro di proteste degli agrigentini perbene si può anche riscontrare su “facebook” alla voce “No al rigassificatore ad Agrigento”

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma perché, c'è qualcuno che ancora s'illude che i nostri uomini politici siciliani, e in particolare quelli agrigentini, abbiano gli attributi? Sono lì tutti quanti con il cappello in mano e con la schiena curva a chiedere le elemosine alle lobby del Nord. E sono anche rappresentativi della nostra "illuminata" borghesia, come il Rotary Club che si fa pagare le cene dall'Enel: poveracci!