lunedì 16 febbraio 2009

Il pensiero è forte, la carne debole


Due anni fa, quando con un appello a Napolitano e company dell'allora governo Prodi, iniziammo la nostra battaglia contro il rigassificatore sotto la casa di Pirandello e a ridosso della Valle dei Templi, un giovane e già affermato politico agrigentino, che sembrava allora condividere la nostra contrarietà ad un impianto di tal genere, ebbe a dirci che la battaglia era difficile perché dietro c'erano i poteri forti. Siamo stati, perciò, consapevoli fin dall'inizio che non si trattava di una passeggiata o di una conviviale da clubs service, che pure in questa storia entreranno con cene offerte. Il regno per un piatto di lenticchie?. L'avere toccato con mano cosa significa “poteri forti” non lascia indifferenti. Siamo tuttavia ancora qui con i mezzi a nostra disposizione: la rete. Costruire un rigassificatore, definito “impianto a rischio di incidente rilevante” a ridosso di un sito patrimonio dell'umanità avrebbe dovuto fare gridare allo scandalo, invece...silenzio.
Politici di destra e di sinistra, sindacati, funzionari infedeli, o per meglio dire fedelissimi ai loro padrini politici, intellettuali dal pensiero forte ma dalla carne debole, si sono uniti appassionatamente in un unico abbraccio con l'Enel, specialista nell'illuminare le coscienze.
E' in questa ottica che vanno letti gli innumerevoli e apparentemente incomprensibili voltafaccia di personaggi di spicco. Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente del Fai, che nella Valle gestisce la Kolymbetra, nel marzo del 2007 prende posizione precisa contro il rigassificatore, chiedendo al governatore Cuffaro un atto di amore verso la sua terra. Ma solo dopo tre mesi ritratta e indica l'Enel con il rigassificatore come unica risorsa. La stessa cosa fa Gianni Puglisi, presidente della delegazione italiana Unesco nonché presidente della fondazione del Banco di Sicilia, che dapprima invia una lettera a Cuffaro, ventilando il pericolo che il sito venga cancellato dalla World Heritage List, ma che dopo un po' ritratta, dicendo che “grazie a Dio non c'è alcun pericolo”. Da questo momento gli intellettuali dal pensiero forte ma dalla carne debole diventano i maggiori sponsor dell'Enel. L'inclito Camilleri entra in scena all'inizio del 2008 contro le trivelle in Val di Noto ma, non dicendo nulla sul rigassificatore di Porto Empedocle, la sua Vigata letteraria, ne avalla implicitamente la realizzazione. Il silenzio-assenso dura un anno, per poi diventare esplicito proprio in questi giorni con la famosa dichiarazione di soddisfazione rivolta al sindaco di Porto Empedocle per come aveva portato avanti la trattativa con compensazioni e via discorrendo. La presa ufficiale di posizione di Camilleri, sebbene annunciata, suscita l'indignazione quasi unanime degli agrigentini che, dall'assessore alla cultura ai comitati cittadini e agli ambientalisti, non la gradiscono. Ma in suo soccorso arriva dalle pagine regionali di Repubblica Pippo Russo, agrigentino e scrittore come lui stesso ama definirsi, che rintuzza Legambiente, disquisendo dottamente, per avere osato immaginare Montalbano contro Camilleri, “prima madrassa montalbanica di rito scimunìta”, ma che elude il nocciolo della questione rigassificatore, confessando candidamente di non essere “sufficientemente documentato”. Ma come un agrigentino, e per di più un intellettuale, può candidamente dire ciò? A me, che oso evidenziarlo, risponde in modo graffiante dandomi della fondamentalista. Combattere illegalità, corruzione e omertà è roba da “fondamentalisti”. Meglio, molto meglio badare al proprio particulare , schierandosi a favore del “grande maestro” ed entrando a buon diritto nell'Olimpo degli scrittori. Peccato! Il pensiero era forte ma la carne debole. Dopo qualche settimana “La Stampa” di Torino esce con un reportage documentato di voci favorevoli e contrari al rigassificatore. Apriti cielo! Scende in campo una vera supernova: Gian Antonio Stella, giornalista di punta del “Corriere della Sera” che, sparando a zero sprezzantemente, tuona contro la “ringhiosa guerra” al rigassificatore e contro chi osa disdegnare la munificenza dell'Enel, tacciando tutti di “ipocrisia finto-ecologista”. Nella foga fustigatrice, degna di un cavaliere senza macchia e senza paura, dà scudisciate a destra e a manca, scambiando perfino la tomba di Terone (foto sopra) con quella di Nerone, sotto la quale non si vede alcun rigassificatore. Peccato! In questo caso anche il pensiero è debole. Rassegnatevi gente, rassegnatevi! La società di “mutuo soccorso” scenderà in campo ancora, ancora e ancora per difendere gli intrecci politico-affaristici. Difendere la Valle dei Templi, la casa natale di Pirandello, i luoghi simbolo della nostra identità è invece roba da visionari Don Chisciotte e da “ipocriti finti- ecologisti” che non si rassegnano a questo “Sud sgarrupato”. Meglio, molto meglio l'ambientalismo del fare (o degli affari?) e al diavolo tutti i siti patrimonio dell'umanità che, alla fine, non sono mica il nostro patrimonio!
Caterina Busetta
Associazione “Salviamo la Valle dei Templi” di Agrigento
cbusetta@yahoo.it

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non capisco perché si vuol vedere per forza “cospirazioni oscure” e alleanze di potere ovunque. Non è possibile che dopo un’analisi più dettagliata, si possa cambiare parere? Cambiare opinione è sinonimo di crescita e non significa necessariamente essersi venduti. Parlo così, perché io ho visto dove intendono procedere con la costruzione del rigassificatore, e non è assolutamente“ sotto casa di Pirandello” come dici tu. E per fortuna ora vedo che in Rete iniziano anche a parlarne...
http://bresciaincontriamoci.blogspot.com/2009/02/il-rigassificatore-e-l-ipocrisia-finto.html

http://ilgiornalieri.blogspot.com/2009/02/il-rigassificatore-porto-empedocle-e.html

http://ilgiornalieri.blogspot.com/2009/02/il-rigassificatore-porto-empedocle-e.html

Anonimo ha detto...

x anonimo -
Sì, infatti è sotto casa tua. La costruzione avverrà sotto il tuo letto e tu dormirai sogni tranquilli.
Enel nel frattempo non ti farà più pagare la bolletta

Anonimo ha detto...

Bravo Gulotta! E' bello scoprire che a questo mondo qualche persona onesta ancora esiste: non sono moltissime però ci sono. Tutti gli altri sono schierati dalla parte della lobby dell'energia. E parlo di gente dal nome altisonante del mondo del sindacalismo, del giornalismo, dei cosiddetti intellettuali, di ambigue figure e controfigure con l'aureola dell' ambientalismo del fare (o meglio degli affari), per non parlare poi dei nostri politici tutti servi dei padroni. Insomma siamo messi proprio maale. Ma grazie a pochi coraggiosi che stanno tentando di salvare la dignità degli italiani, anche di quelli schierati dall'altra parte, è possibile ancora sperare...

Anonimo ha detto...

Invito tutti coloro che sostengono che il rigassificatore non sarà costruito sotto la casa di Pirandello a venire ad Agrigento, anche perché il paesasaggio è ancora mozzafiato, checché ne pensino i detrattori. Dalle colline della città e dalla collina dei Templi lo sguardo scende verso il mare, abbracciando 1400 ettari di parco a mandorli e ulivi secolari. Percorrere il sentiero che porta dalla casa natale alla tomba di Pirandello è un'esperienza da fare, per vedere anche il vallone del Caos intatto. E' proprio da lì che, allungando la mano oltre che lo sguardo, si potrà toccare il rigassificatore, se malauguratemente sarà costruito.