venerdì 12 agosto 2011

Rigassificatore di Porto Empedocle: nuova interrogazione di Sonia Alfano alla Commissione Europea

Sonia Alfano ha presentato una nuova interrogazione alla Commissione Europea sul rigassificatore di Porto Empedocle. Questo il testo...
“In risposta all’interrogazione E-4831/2010 – scrive l’on. Alfano nella premessa del suo atto ispettivo – la Commissione Europea il 12/10/2010 dichiarava che, con riferimento alla denuncia per presunti aiuti di Stato illegittimi per la costruzione di impianti di rigassificazione in Italia, avrebbe aperto un’indagine e valutato la situazione con attenzione. In data 17 /06/ 2011 la DG Concorrenza inviava una nota ai denuncianti con riferimento al caso CP 81/2009 nella quale comunicava che, avendo ricevuto le necessarie informazioni dall’Italia, non riteneva di dare seguito alla denuncia. Nella nota inviata dalla Commissione si registrano a mio modo di vedere numerosi passaggi per i quali risulta necessario un approfondimento”.

“La Commissione stessa – continua Sonia Alfano – afferma che siamo in presenza di una “garanzia di reddito prevista dalla legislazione italiana” offerta ai terminali di rigassificazione di recente o prossima costruzione. Il dato di fatto è che dunque la Commissione riconosce che siamo in presenza di un aiuto di Stato. D’altra parte tale aiuto, vista la natura dell’impianto e le modalità, non risponde ad alcuna delle eccezioni esistenti nei trattati e nella normativa europea, tale che esso risulti compatibile con il mercato interno”.

“La Commissione precisa “innanzitutto” – aggiunge l’europarlamentare di IdV – che “il provvedimento descritto non è mai stato applicato”. Si ritiene grave che la Commissione tenda a utilizzare prioritariamente questa argomentazione poiché essa sarebbe accettabile nel caso in cui il provvedimento non fosse approvato. Non è ammissibile invece su un atto che dispiega pienamente i suoi effetti e dunque su cui la Commissione ha l’obbligo di intervenire, senza attendere che venga applicato. Appare inammissibile che la Commissione faccia riferimento alle “buone probabilità” che tale aiuto venga considerato legittimo. La Commissione ha il compito di valutare e accertare sulla base della normativa esistente se siamo in presenza di un aiuto di Stato illegittimo o no”.

“Si domanda pertanto alla Commissione Europea – conclude l’on. Alfano – una risposta puntuale per ciascuna delle seguenti domande:

1) in che maniera il fatto che la “garanzia di reddito è volta a coprire una quota degli investimenti in conto capitale per la costruzione dell’impianto” consente di escludere l’illiceità di tali aiuti?

2) Qual è la “capacità di rigassificazione su base nazionale” cui si fa riferimento?

3) Quali sarebbero le “specifiche condizioni” cui sarebbe sottoposta tale “garanzia di reddito”?

4) La Commissione ha l’obbligo di intervenire in caso di provvedimenti efficaci pur se non applicati?

5) Quali sono le motivazioni che “con buona probabilità” inducono la Commissione ad affermare che siffatto aiuto è compatibile con il mercato comune?

6) Può la Commissione rispondere quanto prima alla richiesta inviata dai denuncianti il 27/07/11, in modo da dare accesso alla documentazione per consentire loro di fare eventuali e aggiuntive riflessioni”.

Sonia Alfano, nel pubblicare sul proprio sito "www.soniaalfano.it l'interrogazione, ha così commentato le finalità della sua ultima iniziativa politica. "Ho presentato una nuova interrogazione alla Commissione Europea. NO ai “prenditori” di soldi pubblici. NO alla distruzione paesaggistica (e non solo) della Valle dei Templi".

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