Così si è espresso il presidente della Fondazione Roma, il prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, in un'intervista rilasciata a Carlo Vulpio, giornalista del Corriere della Sera, domenica 26 febbraio.
E ha continuato “Ma perché farlo proprio lì, mi chiedo? Ecco con Mitoraj, come con tanti altri artisti e non solo quelli noti al grande pubblico, noi cerchiamo di fare prevalere la bellezza, l'arte e, se posso dirlo, la spiritualità, la dimensione interiore dell'uomo”.
Bisogna precisare che la Fondazione Roma ha organizzato la mostra delle stupende statue bronzee del Mitoraj, che si ispirano ai miti classici e che sono state esposte a partire dall'anno scorso nella Valle dei Templi di Agrigento e che saranno smantellate ai primi di marzo. Pertanto abbiamo deciso di inviare al prof. Emanuele la seguente lettera aperta.
Signor Presidente, abbiamo apprezzato la Sua affermazione che il rigassificatore a ridosso del parco archeologico della Valle dei Templi è un "orrore”, contenuta nell'intervista rilasciata al giornalista del Corriere della Sera, Carlo Vulpio, domenica 26 febbraio.
Per evitare questo “orrore”, da più di cinque anni ci stiamo battendo ad Agrigento perché non venga costruito un rigassificatore da 8 miliardi di mc.sotto la Valle dei Templi, la cui realizzazione sarebbe motivo di ignominia per noi Italiani tutti di fronte al mondo della cultura, essendo il nostro parco archeologico, come Lei sa, patrimonio universale Unesco.
Lei giustamente afferma “con Mitoraj cerchiamo di far prevalere la bellezza, l'arte, la spiritualità, la dimensione interiore dell'uomo”.
Il guaio è, caro Professore, che a questo mondo non sono molti a pensarla come Lei. C'è chi pensa solo a fare profitti, che sarebbe anche una cosa lecita se contemporaneamente non aggredisse il patrimonio culturale universale che ci “salva dall'aridità del presente”, come Lei asserisce.
Paradossalmente, mentre si smantelleranno le splendide statue di Mitoraj, potrebbero iniziare i lavori del rigassificatore e tra qualche anno potranno svettare dal mare le ciminiere (tecnicamente chiamate candele con fiamma perenne alte più di 40 metri) a fare da sfondo ai meravigliosi templi dorici. Ci pensa, Professore?
Ad Agrigento le abbiamo tentate tutte, quelle venti e passa tra associazioni ed individui, per evitare questo “orrore”.
Inizialmente, chiedemmo ad Enel di costruire il rigassificatore off-shore.
Non c'è stato niente da fare, si doveva e si deve costruire a 800 metri dal centro abitato di Porto Empedocle e a 1100 metri dal parco archeologico della Valle dei Templi, malgrado i più grandi esperti al mondo di sicurezza e antiterrorismo -come il professore Richard Clarke consulente di tre presidenti americani-, consiglino di farli il più distante possibile dai centri abitati.
Abbiamo,allora,tentato la via legale, con il ricorso al Tar che abbiamo vinto, però l'appello al Consiglio di Stato è stato vinto da Enel, che dovrà costruire il rigassificatore.
Professore, i lavori non sono ancora cominciati e un Suo autorevole intervento presso i nuovi governanti potrebbe sortire l'effetto che a noi è sfuggito.
Questi nuovi dicono di essere dei tecnici e quindi, a differenza dei politici, potrebbero essere più sensibili alla tutela del paesaggio e del patrimonio culturale italiani.
I governanti precedenti (di destra e di sinistra) ci hanno profondamente delusi. Rutelli, che da ministro ai BB.CC. ci aveva dato qualche speranza, ha preferito fuggire unitamente al ministro dell'Ambiente, il verde Pecoraro Scanio.
Non diversamente si sono comportati Bondi e la Prestigiacomo.
La verità è che i predetti “signori” non avevano e non hanno niente da spartire con la cultura e con l'ambiente.
Per quanto riguarda la storiella che, senza il rigassificatore sotto la Valle dei Templi, l'Italia potrebbe restare al “freddo e al buio”, la possono raccontare a tutti tranne che a Lei, professore di economia. E' risaputo che, dopo la scoperta dello shale gas (gas non convenzionale), c'è un enorme surplus di gas nel mondo, per cui il prezzo è sceso dappertutto tranne che in Italia, e che l'Eni ha chiesto alla russa Gazprom di diluire nell'arco di 25 o più anni i contratti di fornitura di gas del tipo take or pay già stipulati, inoltre abbiamo il gas che ci arriva dal Nord Europa, dalla Libia e dall'Algeria e in Italia ci sono già due rigassificatori che funzionano, quelli di Panigaglia e di Rovigo.
Appena insediati, abbiamo inviato gli ultimi appelli per salvare la Valle dei Templi al premier Mario Monti, al ministro ai BB.CC., Lorenzo Ornaghi, e al presidente del Consiglio nazionale ai BB.CC., Andrea Carandini.
Non hanno ancora risposto.
Professore, ci dia una mano per favore. Ci aiuti a evitare l' “orrore” che il mondo della cultura non ci perdonerà.
Gaetano Gaziano,
presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”
p.s. Si ringrazia pubblicamente il giornalista Carlo Vulpio che, con coraggio, più di una volta ha affrontato sul suo giornale “l'orrore” del rigassificatore sotto la Valle dei Templi.
domenica 26 febbraio 2012
Rigassificatore sotto la Valle dei Templi, è un orrore
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