venerdì 8 marzo 2013
Rigassificatore: I "mea culpa" di Michele Cimino e Roberto Di Mauro, la "fuga" di Mariella Lo Bello, il "dinamismo" di Giovanni Panepinto
Nei post che precedono abbiamo parlato del comportamento di quei voltagabbana dei politici agrigentini in occasione del voto sulla mozione presentata all'Assemblea regionale siciliana per revocare l'ignobile decreto di autorizzazione del rigassificatore sotto la Valle dei Templi, patrimonio Unesco, e del loro comportamento da "ascari" sottolineato da linksicilia.it.
A questo proposito occorre aggiungere qualche particolare di "colore" che abbiamo riscontrato nella diretta streamnig della seduta dell'Ars. Michele Cimino recitò il "mea culpa". All'inizio sono stato contrario al rigassificatore, dichiarò pentito. Dopo ho cambiato idea e oggi ne sollecito, anzi, l'accelerazione dei lavori. Un'ottima recita da catechismo "Mi pento con tutto il cuore del mio peccato (il no al rigassificatore)". Altro mea culpa, quello di Roberto Di Mauro, con aria meno contrita, più spavalda. Ma sempre di un "ripensamento" (chiamamolo così) si tratta. Ricordiamo che Di Mauro nella XIV legislatura dell'Ars, regnando Totò Cuffaro, si fece promotore di una mozione contro il rigassificatore che venne approvata. Ciò in linea con quanto andava predicando il suo mentore, don Raffaele Lombardo, che gridava addirittura che i rigassificatori "sono bombe pronte a scoppiare" e "mai un rigassificatore sotto la Valle dei Templi". Poi don Arraffaele fu folgarato sulla strada di Damasco e cambiò idea (e questo mestiere fa di suo Enel: "folgorare"). E il bravo Di Mauro, si accodò senza fiatare, ribadendo il suo "oh, quanto è bello il rigassificatore nel mio giardinello" nella seduta del 6 marzo. Altro comportamento "illuninante" (Enel questo fa di suo "illuminare") è stato quello dell'agrigentina Mariella Lo Bello, assessora all'ambiente (non all'industria), di collocazione Pd (Capodicasa per l'esattezza). Ha sostenuto con grande grinta le mozioni contro l'elettrodotto nella Valle del Mela e quella delle perforazioni petrolifere nei siti Unesco, ma quando si è discussa la mozione presentata dai "grillini" contro il rigassificatore sotto la Valle dei Templi di Agrigento (la sua città), anch'essa sito Unesco, si è assentata dall'aula, mentre l'altro campione del Pd, il consigliere regionale Giovanni Panepinto, era indaffaratissimo (la diretta televisva è eloquente) a "saltare" da un banco all'altro a "confabulare" con gli altri consiglieri. Ma di quelli del Pd tutto si può dire tranne che non siano coerenti con le direttive di Bersani che sono state e sono indefettibilmente sempre le stesse: grandi opere, Tav, rigassificatori, centrali nucleari, F35, sommergibili, banche e inciuci con Berlusconi, Casini-Cuffaro, Lombardo e Confindustria di Calearo,Colaninno, Montante e Lumia, ieri Pd oggi "megafono" di Crocetta. E poi si stupiscono dell'avanzata del movimento di Grillo. O, meglio, fanno finta di stupirsi.....Gaetano Gaziano, presidente associazione "Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento"
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9 commenti:
Grande Gaziano, cafuddra così!
GRAZIE!
Non ci arrendiamo di certo di fronte a quest'ultimo episodio di ascarismo.
La lotta va avanti.
Fino alla vittoria finale!
Grandi i deputati Agrigentini,quando c'è qualcosa di buono da poter sfruttare per la provincia di Agrigento sono latitanti ,tutte le porcherie che non funzionano, o che sono pericolose le prendono al volo ,vi spiegate il perchè?
Il rigassificatore ha Porto Empedocle,molto probabilmente non funzionerà mai,in quanto opera pericolosa sotto ogni forma e punto di vista.
Lancio una Profezia,Saranno incriminati per omissione di parere tecnico e ed altri crimini
Qui in Nuova Zelanda ultimamente i giornali non fanno altro che
parlare di Berlusconi, tanto per farci ridere un po'. Ma sembra che l'uveite sia contaggiosa, addirittura arriva pure da voi, non sarebbe meglio prendere precauzioni ed evitare ad Alfano viaggi in Sicilia?
Illustre Gaetano,
a quando un post intitolato "I Conti di Enel"?
-ac
p.s. se abitassi in Nuova Zelanda, a tutto penserei tranne che a berlusconi, al suo maggiordomo e ai rigassificatori
E invece ci penso perche' da quando avete Berlusconi e i suoi dipendenti esportiamo meno pecore in Italia per la semplice ragione che, particolarmente in Sicilia, la produzione locale aumenta continuamente e non solo la produzione ma anche la qualita': PECORONI di razza speciale capaci anche di cambiare il colore della propria pelle, basta che il padrone faccia un fischio.
Ritengo si sia ben capito ciò che intendessi dire, ma dai contenuti e dai "toni" della replica - a mio avviso fuori luogo - è evidente il tentativo di non volersi "dare di sotto", come si suol dire.
In questi casi mi viene sempre in mente quell'antico adagio:
si ssi turdu 'o to paisi ssi turdu puru fora.
-ac
Bravo anonimo!!!! l'ironia non puo' essere tollerata in questo blog cosi' serio e impegnativo. La tua risposta al Maori, appropriata e con toni pacati, e'un esempio di una signorilita' di altri tempi. L'adagio Siculo del tordo oltre ad non essere offensivo mostra una grande intellettualita'. Coplimenti.
p.s. come mai scrivi da anonimo ma ti firmi -ac?, e' forse un codice per farsi riconoscere da qualcuno??, bella trovata pero'.
Hello maate nice post
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