mercoledì 4 dicembre 2013

Mia relazione su "Il paesaggio della Valle dei Templi e il rigassificatore"

Pubblico qui di seguito la relazione che ho tenuto il 22 novembre nell'Aula Magna del Rettorato dell'Università di Palermo (Palazzo Steri-Chiaramonte) su "Il paesaggio della Valle dei Templi di Agrigento e il rigassificatore". RELAZIONE DI GAETANO GAZIANO (secondo a destra nella foto): L'art. 9 della Costituzione Italiana dispone che “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Questo è uno dei tanti articoli disattesi della nostra carta fondamentale dei diritti. Non è stata ancora pienamente attuata e c'è pure chi pensa di modificarla a colpi di maggioranza di parlamentari che nessuno ha eletto ma che stanno a Roma per grazia ricevuta. Nella vicenda dell'ignobile progetto del rigassificatore da 8 miliardi di mc. sotto la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco, questo articolo non solo non è stato applicato ma è stato addirittura calpestato. Come è stato possibile tutto ciò? E' stato possibile per la concomitanza di diversi fattori negativi e contraddittori sotto l'aspetto amministrativo, politico e mediatico. Sotto l'aspetto amministrativo va ricordato che tutta la procedura autorizzativa si basa sul contraddittorio nulla osta della soprintendente ai bb.cc. di Agrigento del tempo che, dopo avere affermato che l'impianto di rigassificazione e quello del gasdotto di collegamento sorgeranno in territorio sottoposto a vincoli paesaggistici, archeologici e idrogeologici, ha sorprendentemente rilasciato il proprio parere favorevole sottoponendolo a risibili condizioni di cromature e schermature. Come dire date una mano di ocra alle megacisterne da 320 mila mc. e alla torre torcia di 40 metri e ricoprite di frasche il gasdotto così si uniformeranno ai templi dorici e in questo modo la tutela del paesaggio e del patrimonio archeologico è salva. Non sappiamo quanto quel parere fosse in buona fede. Sappiamo però che quella soprintendente ebbe a dichiarare al giornalista del Manifesto Massimo Giannetti, che realizzò proprio un coraggioso articolo-inchiesta sul rigassificatore, anticipando possibili collusioni con la mafia (che poi si sono rilevate realistiche), “io adoro Totò Cuffaro”, che ha fortemente voluto questo impianto gasiero. Il territorio sottoposto a vincoli è la zona “Caos” di Agrigento nella parte sud-ovest della città, dove insiste la casa natale di Luigi Pirandello. Facendo una passeggiata dalla casa natale al cippo funerario dove sono conservate le ceneri del grande drammaturgo agrigentino si arriva ad una terrazza a mare, con una vista mozzafiato, dalla quale Pirandello ammirava le “argille azzurre e il mare africano”. Affacciandosi da quella terrazza oggi si può toccare con mano l'area dove dovrebbe sorgere l'ecomostro. Se non ci fosse stato quel nulla osta spregiudicato, del rigassificatore oggi non si parlerebbe più e il progetto sarebbe definitivamente archiviato. Il guaio nostro è che i grandi magnati dell'industria italiana sia privati che pubblici (i cosidetti Boiardi di Stato) sono di raffinata cultura classica e come tali amano i siti archeologici e paesaggisti di grande pregio. E la Valle dei Templi di Agrigento certamente lo è. Tanto da essere decantata già dai viaggiatori del Grand Tour del Settecento e dell'Ottocento, come Goethe e Maupassant e dai pittori vedutisti come Jean Houel e Dominique Vivant de Non. Oggi sono i Boiardi di Stato di Enel ad essere tanto innamorati della Valle da volerla abbellire costruendo un rigassificatore al suo confine, la cui torre torcia potrebbe diventare secondo qualcuno un'opera di architettura moderna (come dirò più avanti). Questo per la Valle dei Templi è un amore antico. In passato si innamorò della Valle il management della Fiat. I capannoni della Fiat che poi sono stati costruiti e Termini Imerese, altro importante sito archeologico oggi ridotto a cimitero industriale, si sarebbero dovuti costruire sotto il tempio della Concordia di Agrigento alla fine degli anni Cinquanta. E guardate che non vi sto raccontando una favola metropolitana: fino a qualche anno fa i terreni della piana di San Gregorio (per intenderci il pianoro della Valle da cui Papa Wojtila lanciò l'anatema contro la mafia) erano intestati alla Fiat e solo di recente sono stati accatastati all'ente parco archeologico e paesaggistico di Agrigento, istituito negli anni duemila. Disse no a quel progetto altrettanto ignobile il soprintendente del tempo, Pietro Griffo. E fu irremovibile malgrado le forti pressioni della politica e delle lobby. Quel soprintendente aveva, per dirla con il nostro premier Letta, le "balls of iron". E le aveva veramente. Non se le autoattribuì. E non è facile trovarne ai giorni nostri. Venuti a conoscenza del “regalo” che stavano per fare ad Agrigento e alla sua provincia ci siamo subito attivati per tentare di bloccarlo. Ad Agrigento, purtroppo non c'è una popolazione tipo quella del NOTAV della Val di Susa e neppure quella del NOMUOSS di Niscemi. La nostra è gente prevalentemente conservatrice ed acquiescente. Ma esiste per fortuna un nucleo di persone abbastanza “toste”, di “tenace concetto” per dirla con Leonardo Sciascia, che subito disse “questa vergogna non può passare”. E visto che siamo allo Steri mi piace ricordare che quando Sciascia parlò di “ uomini di tenace concetto” si riferiva a a Fra' Diego La Matina, il frate racalmutese rivoluzionario di cui parla nel suo libro “Morte dell'Inquisitore”, che fu processato dal Tribunale dell'Inquisizione proprio in questi locali nel 1658 e che strangolò l'inquisitore De Cisneros, con la catena che gli legava i polsi. Più tenace di così... Ma torniamo al rigassificatore: come bloccare questo ignobile progetto? Ci siamo rivolti in prima battuta ai politici agrigentini ovviamente. Tempo perso: serve all'Italia e porta occupazione (dicevano e dicono). Perché vedete, i nostri politici ci vogliono bene: hanno acconsentito di allocare nel territorio provinciale di Agrigento ben quattro insediamenti che a loro dire portano occupazione e benessere: un termovalorizzatore (rectius un inceneritore) a Casteltermini, una megadiscarica ad Aragona, un rigassificatore a P.Empedocle sotto la Valle dei Templi, una centrale nucleare a Palma Montechiaro, che per il momento non si fa più perché nel frattempo c'è stato il referendum. Perché dico “almeno per il momento”, perché i risultati referendari come i cibi in scatola hanno una scadenza. Passati i 5 anni di validità dell'esito referendario i vari Chicco Testa, presidente “emerito” nazionale di Legambiente (poi transumato ad Enel) torneranno alla carica a parlare di centrali nucleari. Allora scartati i politici ascari, pensavamo di rivolgerci ai sindacati. Ci abbiamo subito rinunciato. Vi dico solo che l'attuale assessore regionale all'ambiente (all'ambiente non all'industria) è l'agrigentina Mariella Lo Bello che da segretario della CGIL di Agrigento mandò i sindacalisti degli elettrici a protestare sotto le finestre del Sindaco di Agrigento,che era contrario al rigassificatore, con tutto l'armamentario delle proteste forti: bandiere, striscioni, fischietti, tamburi e anche megafoni per gridare che il rigassificatore porta progresso e occupazione. Scartati anche i sindacati, abbiamo pensato di rivolgerci agli enti e alle associazioni che hanno come finalità istituzionali la tutela, il recupero e la fruizione dei beni paesaggisti e culturali. Chi, meglio di loro, poteva darci una mano a contrastare l'ignobile progetto? Siamo andati a bussare all'Unesco, che nel 1997 inserì il parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento nella World Heritage List, nella lista cioè dei beni culturali e paesaggistici patrimonio dell'umanità, e che addirittura ha delimitato la zona “Caos” dove dovrebbe sorgere il rigassificatore come buffer zone (zona di rispetto) del parco archeologico. Tempestai di mail il direttore generale della World Heritage List che è un italiano, l'architetto Francesco Bandarin. Dopo molti mesi mi ha inviato una mail, o meglio mi ha inviato per conoscenza la mail che aveva inviato a un tal Metchild Rossler scrivendogli “For your action”, cioè “occupatene tu”. Questo “signore” mi ha informato che era il responsabile Unesco per il patrimonio europeo e del Nord America e quindi, dati i suoi molteplici impegni, doveva trovare il tempo per occuparsi della Valle dei Templi. Non se n'è mai occupato. Se ne occupò invece il prof. Giovanni Puglisi, capo della delegazione italiana dell'Unesco, che indirizzò in data 27 aprile 2007 una bellissima lettera a Totò Cuffaro, allora governatore della Sicilia, scrivendo “Caro Governatore, guarda che il rigassificatore potrebbe mettere a rischio la permanenza della Valle dei Templi nella World Heritage List dell'Unesco”. Solo che qualche mese dopo, esattamente il 12 dicembre 2077, in un'intervista rilasciata al quotidiano “La Sicilia” di Catania, ebbe a dichiarare “l'Italia è tutta un patrimonio dell'umanità, a prescindere dall'Unesco. Ma sappiamo anche che non si può ingessare l'Italia. Si deve rendere compatibile l'innovazione con la tutela del patrimonio, ma le innovazioni dobbiamo pur farle”. Allo stesso modo l'allora presidente nazionale del Fai Giulia Maria Mozzoni Crespi, sempre sollecitata da me via internet, scrisse una bellissima lettera a Totò Cuffaro, chiedendogli di fare da agrigentino un “gesto d'amore” verso la sua terra perché il rigassificatore, oltre che a deturpare irreversibilmente il paesaggio della Valle dei Templi, avrebbe segnato il de profundis per l'economia agrigentina. Dopo solo tre mesi la signora, facendo, come lei stessa ebbe a dire, “un allargamento di riflessione” (che noi chiamiamo molto più prosaicamente un voltafaccia) dichiarò che il rigassificatore si poteva realizzare e che anzi la torre torcia alta 40 m., poteva diventare un'opera di architettura moderna, naturalmente con la consulenza del Fai. Non si fa niente per niente! Ma se avessimo dovuto fare affidamento su politici, sindacati e associazioni di tutela a quest'ora il rigassificatore sotto la Valle dei Templi l'avrebbero bello che costruito. Esistono per fortuna in Italia i rimedi giurisdizionali. Ci siamo rivolti quindi al Tar del Lazio. Quando dico ci siamo rivolti mi riferisco agli enti, alle associazioni e ai soggetti individuali che hanno fatto ricorso. Una ventina circa in tutto. Cito a memoria: la mia associazione ovviamente, il sindaco di Agrigento, Confimpresa-Euromed dell'amico Alessio Lattuca, che ho scoperto con piacere essere uno dei partners della cooperativa Korai e uno degli sponsor di questo interessante e lodevole convegno sul paesaggio, l'associazione “Il Cerchio” che gestisce il parco letterario pirandelliano dell'amico Dino Barone, Italia Nostra, Codacons, Arci, Legambiente ed altri. Non si sono costituiti la delegazione italiana dell'Unesco né il Fai. Il Tar Lazio ci ha dato ragione assumendo come motivo assorbente di tutti gli altri il fatto che, nella procedura autorizzativa del rigassificatore e del gasdotto, non era stato coinvolto il Comune di Agrigento, pur attraversando il gasdotto di collegamento il suo territorio, la zona “Caos”, per cui annullò il decreto regionale dell'assessore all'industria, Marco Venturi. Il Tar molto correttamente, al di là di questo motivo procedurale, osservò pure che l'impianto avrebbe interessato un territorio di grande pregio sotto l'aspetto paesaggistico ed archeologico come la Valle dei Templi. Il Consiglio di Stato ha ribaltato quel giudizio con una decisione bizantina che non ha precedenti, credo, nella giurisprudenza italiana. Ha affermato cioè che il decreto di autorizzazione riguarda solo il rigassificatore che sorgerà in territorio del Comune di Porto Empedocle e non anche il gasdotto di collegamento tra il rigassificatore e la rete nazionale del gas che invece interessa il territorio del Comune di Agrigento. E' un'enormità Si è dovuto arrampicare sugli specchi. Basta leggere, infatti, il dispositivo del decreto del 22 ottobre 2009 dell'assessore regionale Marco Venturi che così recita: “La società Nuove Energie s.r.l. è autorizzata a costruire ed esercire un terminale di ricezione e rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL) situato nel Comune di Porto Empedocle con relative opere marittime portuali e gasdotto di collegamento alle rete nazionale del gas”. Più chiaro di cosi..... Ma tant'è il Consiglio di Stato ha deciso in questo modo (sic transit gloria mundi). Ma noi non ci siamo arresi! La mia associazione “Salviamo la Valle dei Templi”, unitamente a Confimpresa-Euromed e all'associazione “Il Cerchio”, che gestisce il parco letterario Luigi Pirandello di Agrigento, ha presentato una denuncia alla Commissione Europea, per palese violazione dell'art. 107, paragrafo 1, del Trattato Europeo, che fa espresso divieto degli aiuti di Stato, e dell'art. 119 che garantisce e tutela il principio della libera concorrenza tra le società degli Stati membri. In cosa consistono questi aiuti di Stato? Una delibera dell'Autorità Italiana del 2005 stabiliva che alle aziende che realizzino nuovi rigassificatori spetterà in caso di mancato funzionamento l'80% dei ricavi di riferimento all'anno, per vent'anni. Fattore di garanzia lo definisce l'Autority del Gas. Ed è un bel fattore! Dato che per Porto Empedocle i ricavi di riferimento sono stimati in 3 miliardi di euro l'anno (seimila miliardi delle vecchie lire), il fattore di garanzia in caso di mancato funzionamento sarebbe di circa 2,5 miliardi di euro l'anno che graverebbero sul sistema tariffario nazionale, cioè sulle nostre bollette. Ecco dove sta tutto il business. La Commissione Europea a seguito delle nostra denunce supportate (bisogna dirlo) dalle interrogazioni di Rita Borsellino e di Sonia Alfano, ha invitato il governo italiano a sospendere gli aiuti di Stato ai rigassificatori. L'Autority del gas ha sospeso gli aiuti di Stato con una nuova delibera del 2012. Malgrado ciò Enel non ha ancora deciso di abbandonare l'ignobile progetto, mentre altre multinazionali l'hanno già fatto, come la British Gas per Brindisi, la Shell per Priolo, la Gas de France per Porto Recanati. Tra l'altro nel frattempo è cambiato il mercato mondiale del gas dopo la scoperta dello shale gas, una nuova tecnica estrattiva del gas dalle rocce, per cui c'è un enorme surpuls di gas nel mondo che ha portato addirittura Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, che nel 2008 aveva dichiarato che il nostro Paese resterebbe al freddo e al buio senza i rigassificatori, ad affermare in audizione al Senato che l'hab dei rigassificatori non è più necessario. Tuttavia Enel incredibilmente insiste a volere realizzare il progetto, anzi ha cominciato i lavori, anche se il rigassificatore non serve al nostro Paese e serve solo a Enel per quei benedetti o maledetti aiuti di Stato, perché l'Autority ha sospeso non abolito gli aiuti di Stato. Loro pensano (suppongo) lasciamo andare via tutti gli altri e poi faremo in modo che vengano ripristinati gli aiuti di Stato (non per niente sono poteri forti). Ma, per fortuna, come si suol dire, c'è un giudice a Berlino. Nel nostro caso c'è un giudice a Palermo. Recentemente la DDA di Palermo ha sequestrato un'area del rigassificatore e risultano indagati l'amministratore delegato di Nuove Energie-Enel e un capo cantiere con pesanti sospetti di collusioni con la mafia. Nel loro Codice Etico sta scritto a chiare lettere “Per la nostra azienda la REPUTAZIONE è il principale valore immateriale essenziale” Già la loro reputazione economica è completamente compromessa dopo che le società di rating (come Moody's e Standard&Poor's) hanno declassato Enel al rating di 3B-. Ciò vuol dire che i loro titoli sono considerati nel mondo come “junk bonds”, “titoli spazzatura”. Tentino almeno di salvare la reputazione morale che oggi è pesantemente intaccata dall'indagine della DDA di Palermo. Possono ancora farlo, abbandonando l'ignobile progetto del rigassificatore al confine della Valle dei Templi di Agrigento. Così terranno fede al loro Codice Etico e il Mondo della Cultura gliene ne sarà profondamente grato. Come io sono grato a voi che mi avete ascoltato con tanta pazienza e cortesia. Grazie! Gaetano Gaziano, presidente associazione "Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento". Continua a leggere...

martedì 19 novembre 2013

Mio intervento al convegno su "Paesaggio. Bellezza. Creatività." organizzato da "Korai" di Palermo

Cari Lettori e Sostenitori della nostra lotta, vi invito al convegno organizzato dalla cooperativa al femminile "Korai" di Palermo nei giorni 22,23,24 novembre nella Sala Magna dello Steri di Palermo, sede del Rettorato dell'Università degli Studi. Terrò una relazione venerdì pomeriggio 22 novembre, intorno alle 17,30, su "Il rigassificatore al confine della Valle dei Templi, patrimonio Unesco". Potrò fare il punto della nostra lotta all'ignobile progetto, in un contesto "alto" di docenti e studenti universatari e di manager pubblici e privati. Di ciò ringrazio, dalle pagine di questo blog, le splendide "Fanciulle" (in greco Korai) che mi hanno inserito in questa iniziativa di grande valenza culturale. Di seguito vi allego il programma completo del convegno. I possessori di media sono invitati a diffonderlo. programma CONVEGNI,LABORATORI, MERCATO, MOSTRE E INCONTRI CULTURALI Promossa e patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013 Complesso Monumentale dello Steri 22-23-24 11 2013 h.9.00/20.00 Piazza Marina 61 Palermo,Italy Registrazione dei partecipanti Apertura dei lavori KORAI–Territorio, Sviluppo e Cultura – SocietàCooperativa Saluti delle autorità Paesaggio, impresa, innovazione CHAIRMAN: ConzorzioARCA Politecnico diMilano: Assessorato all'Ambiente, Comune di Palermo: in sala Buvette Umberto LaCommare - MassimoVenturi Ferriolo - Giuseppe Barbera - Coffee break - Etiche del paesaggio. Il processo di paesaggio nella società contemporanea tra narrazione e innovazione Consumo del suolo. Palermo: la sfida del recupero della Conca d'Oro 22 novembre Sala Magna 8.30/9.00 9.00/10.00 I sessione: Convegno: Paesaggio, tecnologia e sostenibilità INTERVENGONO: 11.00/11.15 Legambiente Sicilia: Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali dellaProvincia di Palermo: Università diMessina: ARPASicilia: Università di Palermo e InformAmuse: - Assessorato all'Agricoltura della Regione Siciliana: Domenico Fontana - Salvatore Fiore - GiovanniRandazzo - SalvatoreCaldara - Salvatore Sorce - Dario Cartabellotta Dalla cementificazione alle politiche di valorizzazione delle qualità territoriali. La Sicilia come paradigma di uno sviluppo sostenibile ancora lontano La salvaguardia dei paesaggi rurali I paesaggi costieri. La pianificazione costiera in Sicilia come opportunità di sviluppo Tecnologia, innovazione e criticità ambientali: ilMUOS Applicazioni informatiche per la valorizzazione e comunicazione del paesaggio come bene culturale Oltre l'agricoltura intensiva: policoltura ed altre forme dimodelli equi e sostenibili di produzione nel rispetto del paesaggio AngelaCuttitta - AntonioPresti - IAMCCNR: AssociazioneCulturale Fiumara d'Arte: La bellezza dell'ambientemarino: un tesoro sommerso da proteggere Creatività e paesaggio: la Fiumara d'Arte e l'Atelier sulMare II sessione: 13.30/15.30 Pausa Pranzo 15.30/17.00 Paesaggio, impianti e produzione di energia CHAIRMAN: AMG-Energia KyotoClub eQualEnergia: ItaliaNostra Sicilia: GreenOil Energy: TullioPagano - Gianni Silvestrini - Leandro Janni /ErnestaMorabito - Dina LaVarvera - Paesaggi urbani e paesaggi energetici. Rinnovabilità ed irreversibilità Stop ai megaimpianti / Energie rinnovabili da piccoli impianti domestici per salvare il paesaggio Paesaggio, energia e sostenibilità. Impianti di produzione di energia da biomasse INTERVENGONO: Ambiente, paesaggio, energia CHAIRMAN: Università di Palermo Ordine Regionale deiGeologi, Sicilia: Associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”- presidente Gaetano Gaziano-: Università di Palermo: Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana – Regione Sicilia: in sala Buvette con degustazioni offerte dalle Aziende sponsor AlessandroHoffmann - FrancescoGeremia - Gaetano Gaziano - Tommaso LaMantia - Roberto Garufi - Aperitivo - Paesaggi geologici: dalla conoscenza del territorio alla tutela e valorizzazione del patrimonio geologico Rigassificatore al confine della Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio UNESCO (relatore Gaetano Gaziano) Foreste, luoghi di produzione dell'energia o luoghi per l'accumulo di Co2? I paesaggi dei vulcani in Sicilia: risorsa energetica, protagonisti culturali,motori di sviluppo del territorio III sessione: 17.00/19.00 INTERVENGONO: 19.00/20.30 11.15/13.30 10.00/11.00 24 novembre Sala Magna 23 novembre 8.30/9.00 9.00/10.00 CHAIRMAN: Università di Palermo Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana - Regione Sicilia: Università diPalermo: Università diPalermo: Il progettodelle aree dismesse in sala Buvette Il paesaggio tra tutela e trasformazione MaurizioCarta - Michele Buffa - AlessandraBadami - MarcelloPanzarella - Coffee break- Gli strumenti di tutela del paesaggio dal punto di vista giuridico: mero vincolo o binario per incanalare gli interventi sul territorio? Histoire d'Eau et Mémoires de Garrigue. Salvaguardia e valorizzazione del paesaggio del Pont duGard Convegno: Il paesaggio che cambia: gestione e sviluppo del territorio INTERVENGONO: 11.00/11.15 11.15/13.30 INTERVENGONO: II sessione: Paesaggio e opportunità di valorizzazione del territorio Paesaggio e realtà urbane CHAIRMAN: Università di Palermo Università diRomaTor Vergata: Università diPalermo: Università di Palermo: UniversitàdiPalermo: Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento –Regione Sicilia: KORAI - Territorio, Sviluppo eCultura - SocietàCooperativa: MaurizioCarta - FrancescoTaormina - DanieleRonsivalle - AngeloTroia - Maria Laura Scaduto - Caterina Greco - Susanna Gristina - PausaPranzo Progettare per vuoti: alcune architetture e l'antropogeografia del loro paesaggio Indirizzi e strategie per la riqualificazione dei waterfront delle città siciliane Biodiversità e sviluppo sostenibile nelle aree protette: le saline di Trapani&Paceco I tre Contratti di Fiume del Belice, dell'Oreto e dell'Eleuterio: un progettomai realizzato.Quali possibilità di sviluppo? Archeologia e Paesaggio La chora di Selinunte. Itinerari archeologici integrati 15.30/17.30 III sessione: Registrazione dei partecipanti I sessione: CHAIRMAN: Dipartimento Regionale dei BeniCulturali edell'Identità Siciliana –Regione Sicilia Università di Palermo: Rete Museale e Naturale Belicina: Roberto Garufi - Barbara Lino - Giuseppe Salluzzo - Paesaggi di margine e periferie in trasformazione La rete museale e naturale Belicina. Il Paesaggio post-sisma e frammenti di architetture, arti e culture Paesaggio, economia, società CHAIRMAN: Università di Palermo Università diPalermo: Assessorato all'Ambiente Comune di Palermo: FAI -DelegazionePalermo: Comune di Menfi / Cantine Settesoli: Quotidiano Repubblica: in sala Buvette con degustazioni offerte dalle Aziende sponsor Vincenzo Provenzano - PietroColumba - Giuseppe Barbera - RitaCedrini - Valentina Barbera/Roberta Urso - Luca Iaccarino - Aperitivo - L'Agroalimentare di qualità tra storia e paesaggio Utilità e bellezza dei paesaggi agrari della tradizione italiana Fulcri e sistemi per una lettura sul paesaggio ScopriMenfi: un'esperienza territoriale Paesaggi del Gusto. Presentazione del libro “Ilmeglio dello Street Food in Italia” Proiezione Associazione culturale xbene documentario “Il Grand Tour a Palermo: oggi come allora” – prodotto da , Regia Paola Savona, Fotografia LucioMarcucci 17.30/19.00 IV sessione: INTERVENGONO: Roberto Collovà - Angelo Centonze - Università di Palermo: Settore tecnico Comune di Poggioreale: Paesaggio? Di quale “paese”? I paesaggi post terremoto. Poggioreale vecchia: paesaggi “fantasma” 13.30/15.30 INTERVENGONO: 19.00/20.30 24 novembre Sala Magna Registrazione dei partecipanti e welcome coffee Convegno: Sezione Il paesaggio come patrimonio culturale e identitario 9.30/10.00 10.00/11.00 Tavolo progettuale sui temi di Bio tHree 2012 “Madre terra: alimentazione, agricoltura ed ecosistema”: Coordina Francesco Campagna - Avvocato di Strada onlus - Palermo Presentazione dell’Alleanza contro la Fame e la Malnutrizione promossa dalla FAO. Paesaggio, cultura e territorio CHAIRMAN: Università diPalermo Università diPalermo: Università di Palermo: SlowFood Sicilia: Planeta: CODIFAS: Università di Palermo: UniversitàdiPalermo: GirolamoCusimano - AndreaSciascia - MatteoMeschiari - BonettaDell'Oglio - Chiara Planeta AmbrogioVario - Ignazio EmanueleButtitta - MatteoDiGesù - PausaPranzo Dialogo tra seconda natura e città Dentro il paesaggio.Un'antropologia dell'abitare La rivoluzione in un chicco. Osservazione del paesaggio attraverso le spighe - Terra. “La Segreta, Ulmo eMaroccoli”: Tre percorsi immersi nella natura e nei vigneti che circondano il Lago Arancio. L’orto urbano condiviso Paesaggi rurali e tradizioni popolari Il “Bel Paese”: una geografia letteraria I sessione: 11.00/13.00 INTERVENGONO: 13.30/16.00 Il Paesaggio tramondo e cultura CHAIRMAN: AIPIN (Associazione Italiana per l'IngegneriaNaturalistica Sicilia): Università diManchester RobertoAlbergoni - Gianluigi Pirrera - EugenioGiorgianni - I sentieri del Parco della Contemplazione Lhungtok Choekorling: atipico corridoio ecologico per la L.10/13 nel Comune di S.Luce (Pisa) Paesaggi urbanimulticulturali 16.00/17.30 Herimed II sessione: INTERVENGONO: Paesaggio, cultura, arte e creatività CHAIRMAN: Università diPalermo AutonomeForme: -DettoFatto FarmCultural Park: GiuseppeGuerrera - Marco Scarpinato - Claudia Lala/LorenaCaruana AndreaBartoli - Il progetto dell'ArchitetturaPaesaggio: la nuova dimensione Dettofatto: laboratori itineranti di rigenerazione urbana A place thatmakes you happy 17.30/19.00 III sessione: 19.00/20.30 INTERVENGONO: PaolaCampanella - Ivan Scinardo - Aperitivo - I.I.S.S. Francesco Ferrara di Palermo Centro Sperimentale diCinematografia: in sala Buvette con degustazioni offerte dalle Aziende sponsor Il Paesaggio siciliano. Tra ricerca di identità e letture di realtàmutevoli Il paesaggio come location cinematografica ideale, raccontato dallo sguardo del filmmaker 22-23-24 novembre Sala delle Armi, Sala della Buvette, Cortile Abatellis ven-sab. 9.00/13.00 _ dom. 10.00/13.00 Laboratori didattici e gioco reiterati LABORATORI Bluemission Laboratorio sulmare e biodiversità, condotto dall' Ass.Marevivo _mattina 22-24/11/2013 I luoghi dell'anima 22/11/2013 23/11/2013 _ pomeriggio - adulti mattina - bambini Laboratorio esperienziale, condotto dallaDott.ssaGraziella Zizzo Paesaggi di carta_mattina 22-24/11/2013 Laboratorio di quilling, condotto dagli archh. LoredanaD'Ambra eDaniela Bonurelli Uccelli e insetti nel paesaggio siciliano _mattina 22-24/11/2013 Laboratorio di educazione ambientale ed entomologia, condotto dalla Coop. Silene DEGUSTAZIONI Sala della Buvette 18.45/20.00 Azienda Agricola T.Gentile , Olio A’zzachia, Panificio Rizzo, Azienda Agricola Ferreri & Bianco s.rl Degustazione a cura di Chiesa di S.Antonio Abate 22.11.2013_ Paesaggio: pagina e luce Incontro letterario tra le pagine di Marilena Monti, proiezione del video “Riscoprendo l’isola” di Agata Katia Lo Coco con letture e dialoghi a cura di Ermelinda Palmeri. 16.00/17.00 MERCATO ven-sab. 9.00/17.00 dom. 10.00/17.00 “I paesaggi del gusto, energia e creatività” _ Mostra Mercato: MOSTRE ED INCONTRI CULTURALI Sala delleArmi Mostra collettiva "Il genius loci": il linguaggio dei luoghi_matt/pom Raccolta di foto realizzata grazie agli scatti dei partecipanti al concorso aperto a tutti i cittadini appassionati di fotografia. 22-24/11/2013 Cortile Abatellis Orto e riciclo Laboratorio sulle pratiche agricole, condotto da Codifas: Consorzio di Difesa dell'Agricoltura Siciliana _mattina 22-23/11/2013 ORGANIZZATO DA PATROCINI MAIN SPONSOR SPONSOR PARTNER LA DIMORA DI SPARTIVENTO www.korai.it korai@korai.it Via Mariano Stabile, 221 90141 – Palermo Tel. 091.334625 Fax 091.6121322 Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia. Continua a leggere...

mercoledì 13 novembre 2013

TANTO VALE ABOLIRLO IL MINISTERO DEI BB.CC.

LETTERA APERTA A MASSIMO BRAY,MINISTRO DEI BB.CC. On.le Minsitro, lei domenica 10 novembre è venuto ad Agrigento per promuovere l'iniziativa “Il triangolo degli scrittori: “Pirandello, Sciascia e Camilleri”. Ottima iniziativa di marketing pubblicitario! Penso che lei avrà approfittato della sua venuta nella nostra città per informarsi della vicenda dell'ignobile progetto del rigassificatore sotto la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco, e della mia petizione a lei indirizzata, attraverso la piattaforma di change.org., per salvare la Valle. Una sua collaboratrice, la gentilissima d.ssa Anna Pregoni, mi ha telefonato recentemente, invitandomi ad inviare la petizione con le firme raccolte alla d.ssa Adele Lagi, responsabile Unesco del suo ministero. Ho tempestivamente inviato la petizione con le firme alla sua segreteria e alle sue collaboratici Anna Pregoni e Adele Lagi. Mi hanno pure informato che la nostra lotta per salvare la Valle dei Templi è ben conosciuta al suo ministero e che il suo predecessore, Lorenzo Ornaghi, girò i nostri appelli alla regione siciliana che è competente in materia di beni culturali. Questo, on.le Ministro, è fare spallucce. Come hanno fatto spallucce i precedenti ministri Sandro Bondi e Francesco Rutelli, i quali accettarono acriticamente e trasfusero nei loro pareri favorevoli l'incredibile nulla osta del soprintendente ai BB.CC. di Agrigento del tempo che, dopo avere affermato che il rigassificatore di Porto Empedocle, al confine della Valle dei Templi di Agrigento, e il gasdotto di collegamento interesseranno un territorio sottoposto a vincoli paesaggistici, archeologici e idrogeologici, ha contraddittoriamente rilasciato il proprio parere favorevole, sottoponendolo a risibili condizioni di cromature. Il Ministro dei BB.CC. è in Italia la massima autorità morale, politica e giuridica in materia di tutela del nostro patrimonio culturale che è il più vasto del mondo occidentale. Se la mia petizione dovesse finire in un cassetto, come è successo con i precedenti Ministri, se il Ministro di BB.CC. si dovesse limitare a girare a qualche altro le legittime istanze di salvaguardia del nostro patrimonio culturale e limitasse la sua attività ad iniziative di marketing pubblicitario, allora tanto vale abolirlo il Ministero dei BB.CC. Con i pìù cordiali saluti, Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”. Continua a leggere...

domenica 20 ottobre 2013

Rigassificatore di P.Empedocle: lettera aperta all'assessore regionale ai bb.cc., Maria Rita Sgarlata.

Gentile Dr.ssa Sgarlata, il quotidiano on line “LinkSicilia.it” salutò la sua nomina ad assessore regionale ai bb.cc. con parole di apprezzamento e di speranza per l'effettivo cambiamento nella politica di tutela del nostro patrimonio culturale che, dopo Fabio Granata, in Sicilia ha visto il vuoto. Ritenne anche che lei, da illustre archeologa, avrebbe attenzionato la vicenda dell'ignobile progetto del rigassificatore da 8 miliardi di mc. al confine del parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco. Lei, all'atto della sua nomina, ebbe a dichiarare: “Serve più tutela per i siti archeologici siciliani che sono tra i più belli al mondo. Parto dall’esperienza di una mobilitazione che mi ha vista in prima linea nella difesa del paesaggio, dei nostri beni archeologici e paesaggistici, nostra delizia e nostra condanna, dato che non sappiamo fargli girare intorno l’economia, come meriterebbero”. Gentile assessore Sgarlata, le sue parole mi incoraggiano a rivolgerle questo appello attraverso la lettera aperta che le invio. Lei sa che una grave minaccia incombe sul parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento: la costruzione, appunto, al suo confine sud-occidentale di un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi. Sicuramente il più grave pericolo all'integrità della Valle e del suo paesaggio nei suoi 2500 anni di storia. La Valle si può ancora salvare e le spiego come: intervenendo in autotutela sull'assurdo e contraddittorio parere favorevole espresso dall'allora sovrintendente di Agrigento sull'ignobile progetto. Riporto la parte più incredibile e assurda del parere espresso con nota del 2.2.2006 n.65 di prot.: “i vincoli incombenti nei territori interessati dagli interventi, discendono da norme di legge (D.lgs. n. 42/2004) e da provvedimenti legislativi e amministrativi regionali (vincolo paesaggistico della zona Caos imposto con decreto dell'Assessorato Regionale ai BB.CC. del 29 luglio 1993, legge regionale 20/2000 di creazione del parco archeologico di Agrigento)”, ma, sorprendentemente, invece di cassare il progetto, il soprintendente espresse parere favorevole con delle risibili prescrizioni come quella di trattare cromaticamente i cisternoni da 160 mila mc., usare schermature o coperture con piante, e altre prescrizioni che diventano patetiche quando dispongono che “dovrà essere vietato l'impiego di infissi di alluminio anodizzato” come se un rigassificatore fosse una normale palazzina di civile abitazione; La gravità di questa autorizzazione sta nel fatto che essa costituisce la madre di tutte le autorizzazioni, a partire da quella del Ministero dei bb.cc. che ad essa ha rinviato acriticamente, da quella del Ministero dell''Ambiente, la cosiddetta Via (valutazione di impatto ambientale), per arrivare all'autorizzazione finale dell'assessorato regionale all'Industria rilasciata con decreto n. 122/gab del 22.10.2009. Se non ci fosse stato il parere favorevole del sovrintendente di Agrigento, non sarebbero stati possibili tutti i successivi provvedimenti amministrativi adottati sul rigassificatore. Pertanto, alla luce di quanto da noi esposto, la S.S. può, se lo ritiene opportuno, disporre un'indagine interna per accertare l'assurdo comportamento di quel sovrintendente e provvedere conseguentemente alla revoca di quell'incomprensibile parere, (attivando il potere sostitutivo che la legge le attribuisce). La revoca dovrà essere motivata dall'interesse pubblico per evitare azioni risarcitorie da parte dell'ente concessionario dell'opera di realizzazione del rigassificatore. Il mondo della Cultura gliene sarà infinitamente grato, essendo, come lei sa, la Valle dei Templi patrimonio culturale universale. Con i migliori saluti, Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” Di seguito il link per leggere l'articolo di "LinkSicilia.it" http://www.linksicilia.it/2013/04/assessore-sgarlata-liberera-la-valle-dei-templi-dal-rigassificatore/. Continua a leggere...

domenica 6 ottobre 2013

LETTERA APERTA AL MINISTRO DEI BB.CC. PER CONSEGNA PETIZIONE

Caro Ministro, la petizione per salvare la Valle dei Templi di Agrigento, sito Unesco, ha già raccolto, tramite la piattaforma di change.org., 1000 firme provenienti da: Italia 966; Stati Uniti 6; Francia 5; Spagna 4; Olanda 4; Sud Africa 3; Brasile 2; Germania 2; Australia 1; Canada 1; Giordania 1; Guyana 1; Inghilterra 1; Romania 1; Slovacchia 1; Tunisia 1. La petizione, che resterà aperta fino al 31 luglio 2014, è stata firmata, tra gli altri, da: - Avv. Marco Zambuto, Sindaco di Agrigento - Associazione Green Italia di Angelo Bonelli, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Fabio Granata e altri. La petizione è stata pubblicata, tra gli altri, da: - Blog “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” di Caterina Busetta e Gaetano Gaziano - Blog “Italians.it” di Beppe Severgnini - Blog PatrimonioSos.it” - Blog “Salviamoilpaesaggio.it” - Sito Facebook “No al rigassificatore ad Agrigento” - Giornale on line “LinkSicilia.it” - Giornale on line “Bellaciaoag.it” - Giornale on line “Perlacitta.it”. La petizione ha la finalità di salvare la Valle dei Templi dalla minaccia della costruzione al suo confine di un rigassificatore di 8 miliardi di mc, che, se realizzato, non sarebbe di certo un bel biglietto da visita di fronte al mondo della Cultura, essendo la Valle patrimonio universale dell'umanità, né, credo, sarebbe un bel biglietto di presentazione per il Ministro dei BB.CC. che rappresenta e tutela il patrimonio culturale italiano. L'autorizzazione alla realizzazione dell'indecoroso progetto scaturisce da un macroscopico errore (magari in buona fede) della Soprintendenza ai BB.CC. di Agrigento che, dopo avere affermato che il rigassificatore e il gasdotto di collegamento ricadono in zona sottoposta a vincoli paesaggistici, archeologici e idrogeologici, ha incredibilmente rilasciato il nulla osta sottoponendolo a risibili condizioni di mascherature cromatiche o con macchia mediterranea degli impianti. Il guaio è che quel nulla osta fu fatto proprio acriticamente dal Ministro dei BB.CC. del tempo e trasfuso nel decreto di Via (valutazione di impatto ambientale) a firma congiunta dei Ministri dell'Ambiente e dei BB.CC. Ora com'è possibile, signor Ministro, che la realizzazione di un impianto industriale altamente impattante e dannoso nei confronti di uno dei siti archeologici e paesaggisti più belli al mondo come la Valle dei Templi di Agrigento, a tal punto da essere inserito tra il patrimonio culturale universale, possa farsi dipendere da un vistoso e marchiano errore di anonimi e incompetenti funzionari pubblici? Com'è possibile che un Paese come l'Italia che possiede il 60% dei beni culturali mondiali possa essere esposto al ridicolo a causa della costruzione di un ecomostro a ridosso della Valle dei Templi di Agrigento, sito Unesco? Ecco spiegata, signor Ministro, la motivazione di questa petizione diretta a fermare l'indecoroso progetto. Peraltro il progetto ha avuto vita travagliatissima. Sottoposto a referendum ad Agrigento, il 98% della popolazione ha detto “NO”. Recentemente il cantiere dei lavori (che sono solo all'inizio) è stato sottoposto a sequestro da parte della DDA di Palermo con il grave sospetto che si voglia favorire la mafia. Inoltre il mercato mondiale del gas è stato rivoluzionato dalla scoperta dello “shale gas” per cui nel mondo c'è una grande offerta di gas, tanto che che l'Italia è stata costretta a pagare pesanti sanzioni pecuniarie alla russa Gazprom per i dissennati contratti di fornitura di gas del tipo “take or pay” stipulati da Eni. Allora a chi serve continuare questi lavori? Non certo al nostro Paese che non ha bisogno di questo gas. Men che meno all'immagine dell'Italia nel mondo che si vedrebbe sbeffeggiata per la realizzazione di un ecomostro al confine della Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco. Magari servirà alla lobby dell'energia che potrà incassare gli aiuti di Stato. Ma può bastare questo a far investire i soldi pubblici (cioè nostri) in un'opera inutile e dannosa? Mille cittadini (fino ad oggi) indignati di tutto il mondo dicono No e si rivolgono alla S.S. perché intervenga a fermare questo scempio. Signor Ministro, concludo proponendo di portare io stesso a Roma la petizione con le mille firme e consegnarle nelle mani della S.S., per cui le chiedo di fissarmi, compatibilmente con i suoi impegni, un appuntamento a breve. Grazie per l'attenzione e molti cordiali saluti, Gaetano Gaziano presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” (in alto a destra nella foto) Tel. 3938587028. Continua a leggere...

sabato 28 settembre 2013

VITTORIA: SIGILLI DELLA DDA DI PALERMO AL RIGASSIFICATORE DI P.EMPEDOCLE


 Sigilli al rigassificatore di Porto Empedocle indagine della Dda sulle forniture
VITTORIA!!!
La Squadra Mobile di Agrigento ha messo i sigilli all'area del cantiere per la realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle.
Il provvedimento è stato disposto dai procuratori della Dda di Palermo Rita Fulantelli, Emanuale Ravaglioli e Geri Ferrara.
L'area in questione si trova all'interno dell'ex Asi dove attualmente sono state conferite e stoccate 60 mila tonnellate di materiale pietroso che dovrebbe essere utilizzato sia per il compattamento del suolo e per la realizzazione della scogliera posta a protezione del terminale di rigassificazione.
Due avvisi di garanzia sono stati notificati nei confronti di due funzionari di Nuove Energie Srl, la società del gruppo Enel, accusati di frode nelle pubbliche amministrazioni e con l'aggravante di avere favorito organizzazioni criminali. Il progetto è stato sviluppato tramite la società di scopo di Nuove Energie le cui quote sono detenute per il 90 per cento dall'Enel.
Sconfitto finalmente l'ignobile progetto della costruzione di un rigassificatore da 8 miliardi di  mc. al confine del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco.
Ha avuto successo la battaglia che da 7 anni conduciamo con altre associazioni ambientaliste, portata avanti 
con le nostre denunce alla Procura della Repubblica di Agrigento, alla DIA di Palermo, alla Procura di Roma e alla Procura Nazionale Antimafia, nonché al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato. 
Mediaticamente la lotta è stata condotta sui nostri blog e giornali on line, dato che quasi tutti i mass-media tradizionali avevano difficoltà a trattare questo "spinoso" argomento, perché la lobby dell'energia- che doveva realizzare il rigassificatore- li foraggia con tonnellate di pubblicità.
Un ringraziamento comunque voglio rivolgere a tre coraggiosi giornalisti che hanno realizzato puntuali articoli-inchieste sull'argomento rigassificatore: Carlo Vulpio, Massimo Giannetti e Andrea Rossi.
Citare tutti gli  altri (enti, associazioni e singoli soggetti) che hanno contribuito al successo di questa  
lotta di civiltà sarebbe impossibile.
Lo farò nel libro che ho quasi ultimato con  mia moglie, Caterina Busetta, e che daremo prossimamente alle stampe.
Gaetano Gaziano
presidente associazione "Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento"


Continua a leggere...

venerdì 9 agosto 2013

Già oltre 1000 i firmatari della petizione al Ministro Bray

Cari amici,
se non l'avete già fatto, per favore firmate questa petizione.
Siamo già oltre 1000 sottoscrittori.
Non dobbiamo fermarci. Occorre raccoggliere altre firme, per dare maggiore forza alla nostra petizione
Ogni firma sarà girata al Ministro ai Beni Culturali, Massimo Bray.
Potremo parlare di successo solo quando avremo scongiurato il pericolo della costruzione di un rigassificatore da 8 miliardi di mc. al confine della Valle dei Templi di Agrigento, sito Unesco Continua a leggere...