mercoledì 25 marzo 2009

PARTE LA CONSULTAZIONE POPOLARE SUL RIGASSIFICATORE


Il TAR di Palermo non ha dato alcun via libera al rigassificatore di Porto Empedocle, come è stato annunciato trionfalisticamente dalla difesa del Comune di Porto Empedocle con un comunicato, fatto diffondere da un'agenzia Ansa e ripreso dai media locali. Il Tribunale Amministrativo si è limitato, in prima istanza, ad esaminare la richiesta di sospensiva del decreto di valutazione di impatto ambientale (Via) del Ministero dell'Ambiente perché, riteniamo, il provvedimento ministeriale è solo un parere propedeutico all'iter amministrativo e non costituisce l'atto definitivo di autorizzazione alla costruzione dell'impianto, che dovrà essere invece emanato dall'Assessore regionale all'industria, Pippo Gianni. Per cui definire il provvedimento del Tar sulla richiesta di sospensiva un via libera alla costruzione dell'impianto risulta quanto meno azzardato, essendo la decisione finale rinviata all'esame del merito del ricorso. Va poi ricordato che, oltre al ricorso del Comune di Agrigento, sono stati presentati altri due ricorsi al Tar, uno da Legambiente e Arci Regionale, e uno dalla Camera di Commercio di Agrigento unitamente ad altre numerose associazioni, compresa la mia, per impugnare il decreto Prestigiacomo-Bondi che ha incredibilmente “cancellato” la Valle dei Templi. Per questi altri ricorsi la strategia difensiva è stata quella di non chiedere la sospensiva e andare direttamente all'esame del merito. Si ricorda infine che è intendimento di tutti i ricorrenti di impugnare anche il provvedimento finale autorizzativo dell'Assessore Regionale all'Industria, non appena verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Intanto il Sindaco Marco Zambuto, confortato dalla sua Giunta, ha indetto una consultazione popolare sul rigassificatore.
La scelta nasce, come si legge nel comunicato del Sindaco, dalla considerazione che il relativo insediamento è previsto a poco più di un chilometro dal parco archeologico della Valle dei Templi, riconosciuto dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, con conseguente degrado ed impoverimento dei beni culturali di immenso pregio ivi presenti, e che, pertanto, l’opera collide in maniera insanabile con gli interessi turistici di Agrigento sui quali fonda la propria economia ed il proprio modello di sviluppo. La decisione è stata ovviamente accolta con grande soddisfazione da parte delle associazioni che si battono contro l'ecomostro. La consultazione si svolgerà quasi certamente dal 17 al 22 aprile. Tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra città e che vogliono fermare chi mira a distruggere il nostro territorio, il nostro patrimonio culturale, nonché la nostra speranza in un futuro migliore, devono, dobbiamo, attivarci perché la consultazione abbia successo, ovviamente nella direzione da noi desiderata.
Gaetano Gaziano
Presidente Associazione “Salviamo la Valle dei Templi” di Agrigento
tanogaziano@yahoo.it

2 commenti:

Mourinho ha detto...

S.ra Busetta abbiamo saputo che il rigassificatore verrà costruito offshore...a Lampedusa :o)

Anonimo ha detto...

Per potere far diventare il caos zona turistica i referendari dovrebbero chiedere anche lo smandellamento in zona anche dell'impresa moncada che costruisce aereogeneratori, la vetem, e i dissalatori (bruttissimi)altrimenti nessuno verrà a costruire alberghi in zona