Ieri, come ho comunicato nel precedente post, era stata inserita all'odg del consiglio comunale di Agrigento, all'8° punto, l'approvazione del progetto del metanodotto di collegamento tra il rigassificatore che dovrebbe essere costruito a Porto Empedocle sotto la Valle dei Templi di Agrigento e la rete nazionale del gas.
I lettori di questo blog sanno che la mia associazione unitamente ad altre asssociazioni ed enti, compreso il Comune di Agrigento, si sta battendo per bloccare l'ignobile progetto dell'ecomostro in zona archeologica.
Il Tar del Lazio, in prima istanza, ci ha dato ragione e in questo momento il Consiglio di Stato sta decidendo gli appelli proposti da Enel e dal Comune di Porto Empedocle. Pertanto aver visto l'inserimento dell'approvazione del progetto del metanodotto ci ha molto allarmati, per cui abbiamo chiesto in giro spiegazioni su questa incredibile mossa del Comune di Agrigento.
Nessuno ci ha saputo dire chi avesse messo all'odg del consiglio comunale il contestato argomento.
Alla fine la responsabilità è stata quasi addossata al dirigente comunale dell'urbanistica.
Il fatto resta incredibile perché non si riesce a comprendere come un dirigente possa farsi promotore di una tale iniziativa politica senza avere consultato prima l'Assessore comunale di riferimento e il Sindaco.
Ma l'improvvida iniziativa si è trasformata in boomerang per chi sperava di ribaltare il giudizio del Tar Lazio, che si fonda sull'estromissione del Comune di Agrigento dal procedimento autorizzativo del rigassificatore, facendo approvare dal consiglio comunale il progetto del metanodotto.
Il consiglio comunale invece ha deliberato all'unanimità dei consiglieri (con solo tre astenuti) di bocciare il progetto del metanodotto.
E questo è davvero sorprendente, ove si consideri che due anni fa il consiglio comunale in una seduta straordinaria aperta al pubblico si era pronunciato a favore del rigassificatore, anche se il provvedimento non aveva valore giuridico perché la riunione aveva solo carattere di dibattito pubblico.
Oggi il consiglio comunale delibera all'unanimità il voto contrario al metanodotto.
E questa sì ha valore giuridico di bocciatura.
Ciò vuol dire che il lavoro delle nostre associazioni ha avuto successo nell'informare l'opinione pubblica sulla pericolosità del rigassificatore e il risultato è evidente e si può riscontrare nella mutata sensibilità anche della classe politica agrigentina
Gaetano Gaziano.
giovedì 2 giugno 2011
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