martedì 19 febbraio 2013

BERSANI E PRODI: LA PAURA FA 90 (DEPUTATI GRILLINI IN PARLAMENTO)

Bersani ha paura di perdere le elezioni. Vede già quei 90 o più deputati grillini che accenderanno i riflettori sui privilegi della casta. E allora cosa fa? Richiama alle armi Prodi, sperando che gli assicuri quello spread di voti in più per governare. Non so se l'idea di sfruttare il professore “Mortadella” (lo chiamo così per distinguerlo dal professore Rigor Montis) gli farà vincere le elezioni. Non credo. Comunque gli spin doctors di “Culatello” e “Mortadella” hanno dettato la strategia elettorale: simpatia, simpatia, simpatia. Quindi accarezzare cani in pubblico, baciare bambini e, soprattutto, essere spiritosi. Perciò entrambi hanno centrato il loro discorso elettorale dal palco di Milano, citando il crozziano “giaguaro da smacchiare”. Però vediamo di capire a chi pensano gli Italiani quando viene evocato il maculato felino. Certamente molti penseranno a quel bunga-bunga di Berlusca, cui una smacchiatina non gli farebbe di certo male. Ma altri sono autorizzati a pensare che il giaguaro potrebbe essere Prodi che non esitò a svendere, lui primo boiardo di Stato, il patrimonio pubblico industriale italiano. Mentre altri pensano, perché no, che il giaguaro potrebbe essere proprio Bersani che, da ministro dello sviluppo economico del governo Prodi, programmò ben 14 rigassificatori che non servono all'Italia ma a chi li costruisce, tant'è che quest'anno non abbiamo ritirato, perché i consumi energetici sono diminuiti, una commessa di gas dalla Gazprom, ma che abbiamo dovuto pagare ugualmente sborsando 1 miliardo e 200 milioni di euro, perché quel “grande” manager di Scaroni ha stipulato con Putin un contratto imprevidente di take or pay (prendi o paga). Abbiamo, cioè, pagato vuoto per pieno. E poi Bersani può mettere nel proprio CV altri titoli “onorifici” per guadagnarsi la qualifica di giaguaro, come il sostegno alla Tav Torino Lione, e, prima dei referendum, all'energia nucleare. Anche Monti rappresenta un bell'esempio di giaguaro da smacchiare, unitamente alla sua compagnia di giro costituita da Fini e Casini. Chiamato a salvare l'Italia, ha finito col salvare solo banche e banchieri, tassando e tartassando pensionati e lavoratori dipendenti e creando, primo caso nella storia, decine di migliaia di esodati (senza stipendio e senza lavoro). Insomma gli Italiani, andando a votare, avranno l'imbarazzo della scelta sul candidato giaguaro da smacchiare. E, da come vanno le cose, penso che nel prossimo Parlamento ci sarà una numerosa squadra armata di capienti fusti di smacchiatore politico-sociale. Gaetano Gaziano.

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