domenica 30 marzo 2008

Il patto di ferro tra Lombardo e Cuffaro

Se ce ne fosse stato bisogno è venuto alla luce quello che, per la verità, sospettavamo da tempo: il patto di ferro tra Lombardo e Cuffaro sul rigassificatore di Porto Emepedocle. Dopo l'ingloriosa uscita di scena, l'ex governatore ha promesso al sodale Raffaele Lombardo di cedergli la poltrona lasciata vuota a condizione che non ostacolasse l'impianto industriale di rigassificazione, da lui fortemente sponsorizzato.
Lombardo fino a pochi mesi fa, su “La Sicilia” del 1° ottobre, invitava i Siciliani a vigliare perché “i lor signori” non trasformassero la nostra terra in una pattumiera dell' Europa, riferendosi ai rigassificatori.
Tra “i lor signori” Lombardo individuava certamente Casini il più determinato paladino dei rigassificatori, a tal punto che ne ha fatto l' argomento centrale del suo programma elettorale, e le lobbies multinazionali dell'Enel e della Shell che spingono per la realizzazione dei rigassificatori di Porto Empedocle e di Priolo.
Quell'appello, per la verità, non mi convinse, anche per gli evidenti contenuti populistici, ma per mia natura sono abituata a dare credito alle altrui affermazioni sino a prova contraria.
La prova contraria è arrivata puntualmente. Sulle pagine del “Giornale di Sicilia” del 29 marzo Lombardo ha dichiarato di essere contrario al rigassificatore di Priolo, in quanto pericoloso, ma di essere favorevole a quello di Porto Empedocle, se sicuro.
E quello di Porto Empedocle non è sicuro è “sicurissimo”, dato che è stato certificato tale dal Comitato Tecnico Regionale che ha sostituito quello presieduto da Gioacchino Genchi, smantellato da Totò Cuffaro, perché aveva avuto l'ardire di non allinearsi ai “desiderata” dell'ex governatore.
Lombardo è bravo a difendere il suo territorio dicendo no al rigassificatore di Priolo ma è anche “di parola” ad assicurare all'amico e sodale Cuffaro l'impegno sul rigassificatore di Porto Empedocle. E al diavolo se si costruisce al confine della Valle dei Templi: PACTA SUNT SERVANDA!
Il problema ora è di vedere cosa risponderanno i big del centro destra di casa nostra, a partire da Roberto di Mauro.
Sono convinta che gli agrigentini a questo punto devono personalmente farsi carico della difesa del loro territorio in quanto, come abbiamo già visto, non c'è nessuno disponibile a farlo, da Puglisi alla Mozzoni Crespi, dai politici ai sindacalisti.
Mi appello all'orgoglio e al coraggio degli elettori della provincia di Agrigento per evitare questo insulto alla nostra intelligenza e questo vulnus irreversibile alla Valle dei Templi, patrimonio dell'umanità.
Ogni voto che mi darete sarà un voto a difesa del nostro patrimonio culturale, del nostro paesaggio, delle nostre tradizioni che non mi stancherò mai di ripetere devono essere il il volano di sviluppo della nostra economia basata sul turismo assieme alla agricoltura, alla pesca e all'industria manifatturiera compatibile. Continua a leggere...

giovedì 27 marzo 2008

Anna Finocchiaro concorda: i rigassificatori meglio farli offshore


Martedì 25 marzo ho incontrato la senatrice Anna Finocchiaro e le ho consegnato la lettera aperta che sintentizza il mio progetto di sviluppo della provincia di Agrigento che in gran parte coincide con l'idea che Anna Finocchiaro ha per la rinascita della Sicilia.
Sono d'accordo con Anna Finocchiaro che il cambiamento della Sicilia passa attraverso l'affermazione della legalità, precondizione indispensabile per ogni forma di sviluppo, la valorizzazione delle nostre giovani risorse basata sul merito e non sul clientelismo, e i beni culturali, naturali e paessaggistici che, se supportati dalle infrastrutture quali strade, ferrovie porti e aeroporti, diventano volano di sviluppo per la nostra economia fondata prevalentemente sul turismo, oltre che sull'agricoltura e la pesca.
Emblematica, in tal senso, risulta la scelta che Anna Finocchiaro ha fatto di aprire la campagna elettorale con lo sfondo del tempio della Concordia nella Valle dei Templi di Agrigento.
In merito invece all'ipotesi di costruire un rigassificatore a Porto Empedocle, ho rappresentato la mia netta contrarietà, anche nella mia veste di consigliere del Parco Archeologico della Valle dei Templi. La senatrice ne ha preso atto e ha precisato che, pur essendo in linea di massima favorevole ai rigassificatori, è necessario valutare di volta in volta i siti in cui allocarli e che in ogni caso andrebbero realizzati off-shore (lontani dalla costa), come del resto quelli già autorizzati dal governo Prodi per Livorno e Rovigo, al fine di evitare rischi alle popolazioni e danni ambientali.
Ciò fornisce una risposta (spero chiara) a chi si chiede come la mia posizione sia conciliabile con quella del PD (favorevole ai rigassificatori).
Io non sono contraria in via pregiudiziale ai rigassificatori: ma sono contraria a che siano costruiti nella valle dei templi o vicino ad un centro abitato mettendo in pericolo la popolazione.
Sulla concretezza di questo pericolo voglio citare quanto dice Richard Clarke consigliere sulla lotta al terrorismo di tre diversi presidenti americani interrogato sull'opportunità di mettere un rigassificatore nella città di Providence:

"The basic question here is: Should we introduce this kind of vulnerability into our infrastructure? Why - when there is an alternative - why should we add vulnerabilities to our infrastructure?" said Clarke, who argued that LNG facilities should be placed in remote areas.
Traduco: "La questione è: perchè introdurre questa vulnerabilità nelle nostre infrastrutture? Perché se c'è una alternativa, dovremmo farlo?" ha detto Clarke che ha suggerito che i ragassificatori dovrebbero essere localizzati in aree remote. Continua a leggere...

martedì 25 marzo 2008

Le star di Hollywood contro il Rigassificatore (a Malibu)

Girando in rete ho scoperto che rigassificatore in inglese si dice LNG terminal (Liquified natural gas terminal).
Ne volevano mettere uno anche a Malibu: ovviamente le star di Hollywood che a Malibu ci vivono si sono mobilitate per bloccare il progetto.
Per chi non conosce l'inglese ecco qualche pillola.

Halle Barry ad esempio dice che "E' la battaglia più importante da anni... questo progetto ce lo stavano facendo passare sotto il naso" (E mi pare che anche a noi ad Agrigento la stanno facendo sotto il naso, n.d.r.)

Jane Seympour dice che Malibu "E' un posto speciale... e noi vogliamo che sia sicuro. E pulito." (Non vale forse lo stesso per porto Empedocle, San Leone, Agrigento, La valle dei templi? Non li vogliamo posti sicuri. E puliti?, n.d.r.)


I titoli finali dicono: "La tipica nave Metaniera è più lunga di tre campi di calcio (football americano, non calcio italiano! n.d.r.) e può trasportare oltre 33 milioni di galloni di metano. Si stima che l'esplosione di una nave metaniera avrebbe la potenza di una piccola bomba atomica! "



Nel video che potete vedere qui sopra si riconoscono:



















Pierce Brosnan Halle barry
Daryl Hannah Ted Danson
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domenica 23 marzo 2008

Sole24Ore e dintorni...

L'articolo del "Sole24Ore" postato da "Anonimo" sta dando spunto a un vivace e interessante dibattito. Il nostro Paese è finito nel mirino degli ispettori dell'Unesco. Era inevitabile così come, andando di questo passo, sarà inevitabile che non vengano concessi all'Italia altri siti Unesco. Dalla primavera scorsa c'è un continuo allarme paesaggio: emblematico il caso di Monticchiello (Toscana) dove un intellettuale come Asor Rosa è riuscito con il suo grido di allarme a ridemensionare la lottizzazione delle villette a schiera, facendo intervenire lo stesso Ministro Rutelli. Altri allarmi sono venuti da più parti d'Italia, compreso quello che lo scrittore Andrea Camilleri ha lanciato contro le trivellazioni in Val di Noto, restando incredibilmente indifferente al rigassificatore nella Valle dei Templi. "Chi deve vigilare sulla corretta tutela e valorizzazione è il paese in cui si trova il sito Unesco". Tale affermazione del "Sole24Ore" è giusta e ci carica di responsabilità morali, ecco perchè sono qui a condurre questa battaglia (spero con l'aiuto di molti di voi) in difesa di questo enorme patrimonio che dal 1997 non appartiene più solo a noi, essendo diventato patrimonio dell'umanità. Il Prof. Puglisi, presidente della Comissione Nazionale Unesco, temerariamente afferma che "il rigassificatore non c'entra nulla con la Valle dei Templi". La convenzione europea del paesaggio concepisce il paesaggio in termini complessi come fattore di equilibrio del patrimonio naturale e culturale. Il paesaggio storicizzato della Valle esige salvaguardia, gestione e pianificazione. L'inserimento di un rigassificatore pertanto non può essere considerato avulso dal contesto che lo circonda. Il Prof. Puglisi, docente di storia della filosofia, le leggi sul paesaggio le conosce benissimo, peccato che, da presidente della Fondazione Banco di Sicilia, è più interessato a fare business con le banche nazionali e multinazionali (vedi Corriere Economia del 17 dicembre 2007, pag.3) piuttosto che a difendere i siti Unesco italiani.
"L'ambientalista convinto" che sottoscrive l'affermazione del Prof. Puglisi pone delle domande sul che fare della centrale termoelettrica o della cementeria di Porto Empedocle.Intanto è bene sottolineare che queste opere risalgono agli anni in cui si è creduto a un'ipotesi di sviluppo industriale che nel tempo si è rivelato fallimentare (vedi macerie ex Montedison la cui riqualificazione andava fatta dagli amministratori già da molti anni). Riproporre oggi il progetto industriale del rigassificatore (impianto a rischio di incidente rilevante,sottoposto alla normativa Seveso) è anacronistico e dissennato (la Sicilia esporta già la gran parte dell'energia che produce e dalla Sicilia passa il gas proveniente dalla Libia e dall'Algeria). Sarebbe comunque improponibile e ricattatoria la chiusura della centrale termoelettrica che andrebbe invece riconvertita a gas, considerato che un gasdotto passa già a qualche km da Porto Empedocle. La cementeria, poi, va monitorata seriamente. E' logico infine che, seguendo un percorso coerente, è necessaria la dilatazione degli interessi dai paesaggi eccellenti ai paesaggi ordinari e quotidiani, per cui deve essere Porto Empedocle a riqualificarsi e non la Valle dei Templi a degradarsi. Continua a leggere...

sabato 22 marzo 2008

Incontro con le guide turistiche della Valle dei Templi


Oggi, alle ore 17,30, ho incontrato l'associazione delle guide turistiche di Agrigento, alla presenza del loro Presidente, Dr.Claudio Castiglione. Si è discusso della inquietante ipotesi di realizzare un rigassificatore a Porto Empedocle, a due passi dalla Valle dei Templi, patrimonio dell'Umanità. Le guide sono ovviamente preoccupate perché la realizzazione dell'ecomostro, a rischio di incidente rilevante, potrebbe compromettere lo sviluppo turistico della città dei templi, tanto faticosamente costruito in questi ultimi anni.
Tra le varie problematiche, hanno evidenziato la necessità di mantenere la figura di "guida locale", mantenendo in vigore la legge regionale 8/2004, che si vorrebbe modificare, introducendo la figura di "guida regionale". Non c'è dubbio che le guide locali, conoscendo meglio il territorio e la sua storia, sono una garanzia di qualità del servizio e vanno tutelate.
E' stata, inoltre, segnalata l'esigenza di avere assegnato uno spazio, all'interno del parco, come punto di riferimento per le guide e per i turisti. Tra le altre segnalazioni più significative, c'è da ricordare: 1) La segnaletica che indichi la Valle e la cartellonistica all'interno del Parco; 2)L'importanza della presenza di un vigile urbano dinanzi al posto di ristoro; 3)La necessità di realizzare servizi igienici in prossimità del tempio di Giunone; 4)Più personale alle biglietterie; 5)L'istituzione di un ufficio informazioni all'intero del Parco.
L'incontro si è rivelato estremamente proficuo e intendo rappresentare le loro esigenze all'interno del CDA del Parco, di cui sono componente. Continua a leggere...

venerdì 21 marzo 2008

Il mio spot in TV

La comunicazione è importante, la tv fondamentale: se non avete avuto occasione di vedere il mio video su Teleacras potete guardarlo qui o su Youtube.

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mercoledì 19 marzo 2008

Rigassificatore: a Brindisi si è mobilitata la popolazione per non averlo. Lo vogliamo ad Agrigento?

Quando il rigassificatore lo volevano fare a Brindisi la popolazione si è mobilitata contro. La società civile si è alzata e ha lottato contro lo scempio.
Lo vogliamo ad Agrigento?

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