Che le ultime guerre siano state combattute per il petrolio e per l'energia in generale è opinione comunemente condivisa. Le guerre in Iraq non sono state fatte di certo per portarvi la democrazia, ma per il petrolio che stava tanto a cuore ai due “gloriosi” condottieri: Bush padre e Bush figlio, petrolieri appunto. La guerra, che hanno avviato contro la Libia i “volenterosi”, sa poco di sostegno ai ribelli cirenei e sa tanto di corsa agli immensi giacimenti di petrolio e di gas di cui è ricco il sottosuolo libico. Il più “volenteroso” di tutti risulta Nicolas Sarkozy, Napoleone in formato tessera, che ha messo gli occhi sul petrolio libico. La sua, più che una guerra totale, sembra una guerra Total, la compagnia petrolifera francese rivale di Eni che attualmente ha la concessione dei pozzi libici.
E' da diversi anni che Nano Sarkò va girando con la valigetta di piazzista dell'industria nucleare francese. E gli affari gli andavano pure bene. E' riuscito a piazzare almeno 4 centrali in Italia per un business stimato in 20 miliardi di euro, da scaricare sulle bollette degli Italiani. Molte altre ne ha piazzate in giro per il mondo. Nano Sarkò è un ottimo piazzista: riuscirebbe, come si suol dire, a vendere frigoriferi agli Esquimesi. Sappiamo bene quali siano i suoi “convincenti” argomenti: c'est l'argent qui fait la guerre, dicono appunto i francesi. Non so quante centrali nucleari abbia appioppato questo abile piazzista. Come mia esperienza personale, posso raccontare che, avendo fatto un viaggio in Giordania, splendido paese ricco di un enorme patrimonio archeologico, ho appreso che il nostro “eroe” ha venduto o stava per vendere una centrale nucleare anche al re giordano beduino Abdullah. E la Giordania non ne ha certo bisogno, in quanto nuota in mezzo al petrolio che non produce ma è attraversata da tutte le pipeline del Medio Oriente, per cui in virtù delle royalties la benzina costa un terzo di quanto costa in Italia. Ora Nano Sarkò ha capito che sono arrivati tempi duri per i piazzisti del nucleare e tenta di espropriare all'Italia i pozzi di petrolio che abbiamo fin dagli anni Cinquanta ai tempi di Mattei, scatenando la guerra dei “volenterosi”
E pazienza se questa guerra provocherà migliaia di clandestini. Sarkò ha detto sprezzantemente: i clandestini se li tenga l'Italia
Gaetano Gaziano.
sabato 26 marzo 2011
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