giovedì 28 febbraio 2013

Rigassificatore di Porto Empedocle: rinviate la discussione e la votazione all'Ars della mozione del M5S

Sono state rinviate la discussione e la votazione della mozione presentata all'Assemblea Regionale Sicliana dall'intero gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle sul rigassificatore di Porto Empedocle. Non essendo oggi presenti in aula gli assessori regionali competenti per la materia energetica, la discussione e la votazione della mozione sono state rinviate al prossimo 6 marzo. Si ricorda che con la mozione il gruppo del M5S ha hiesto al governatore Crocetta e al suo governo di revocare l'ignobile decreto dell'ex governatore Lombardo di autorizzazione alla costruzione dell'ecomostro al confine del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco dell'Umanità. Gaetano Gaziano, presidente associazione "Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento". Continua a leggere...

martedì 26 febbraio 2013

Lettera aperta al Capo Delegazione FAI di Agrigento e al Direttore della Kolymbetra

Caro avv. Giuseppe Taibi e caro dr. Peppe Lo Pilato, penso saprete che da 7 anni lottiamo per salvare la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco, da quella che certamente può essere considerata l'aggressione più grave perpetrata in suo danno durante l'intero arco dei 2500 anni di storia. Cioé la costruzione al suo confine di un rigassificatore da 8 miliardi di mc. che menti “illuminate” hanno progettato proprio in una zona, quella del Caos tra Agrigento e P.Empedocle, assoggettata a vincolo paesaggistico con decreto della Regione Siciliana del luglio del 1993 e delimatata dall'Unesco come “buffer zone” (zona di rispetto) del parco archeologico di Agrigento. In questi anni, per la verità, non abbiamo sentito al riguardo una vostra presa di posizione, pur occupando voi due incarichi di grande peso e prestigio, l'avv. Taibi quella di capo delegazione FAI di Agrigento e l'agronomo Lo Pilato quella di direttore della Kolymbetra, ristrutturata e gestita direttamente dal FAI. Probabilmente il vostro silenzio sarà dovuto al fatto che fate affidamento nella lotta e nel risultato che conseguiremo quelli del Comitato No al rigassificatore al confine della Valle dei Templi. Grazie per la stima e la fiducia. Ma noi da soli non possiamo vincere questa immane lotta contro i nuovi barbari. Anzi, vi informiamo che attualmente le cose sono messe male. I lavori del rigassificatore sono già cominciati. Noi la lotta la stiamo continuando ugualmente. E abbiamo ottenuto che l'intero gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all'assemblea regionale siciliana ha presentato una mozione perché il governatore Crocetta revochi l'ignobile decreto dell'ex governatore Lombardo. Una vostra presa di posizione ufficiale, visto i ruoli importanti che rivestite all'interno del FAI, darebbe certamente un notevole contributo a dare una spallata ai nuovi barbari. Inoltre avrete letto, penso, il pubblico appello che ho fatto recentemente al neo presidente nazionale del FAI, l'illulstre archeologo Andrea Carandini, e siamo in attesa di una sua risposta. Ecco, è chiedervi molto, dato che siete gli organi periferici gestionali del FAI, di sostenere questo nostro appello pubblicamente e sollecitare la risposta del vostro presidente nazionale? Certo, certissimo che non tarderete a dare una risposta a questa lettera aperta, molto cordialmente vi saluto, Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi” di Agrigento . Continua a leggere...

sabato 23 febbraio 2013

Appello al Prof. Andrea Carandini, neo presidente Fai, per salvare la Valle dei Templi di Agrigento

Egregio Professor Carandini, abbiamo appreso la notizia della Sua nomina a presidente del FAI con grande sentimento di speranza. Lei certamente saprà che da 7 anni ad Agrigento stiamo lottando per scongiurare un crimine contro la cultura universale: la costruzione di un rigassificatore da 8 miliardi di mc. al confine del parco archeologico della Valle dei Templi, inserita nella World Heritage List dell'Unesco dal 1997. La decisione di allocare un tale insediamento industriale, definito dalla normativa europea “Seveso” a rischio di incidente rilevante, al confine della Valle dei Templi ha suscitato sentimenti di profonda indignazione da parte di intellettuali e di politici responsabili come, solo per fare qualche nome, Dacia Maraini, Rita Borsellino, Fabio Granata e Sonia Alfano. Da ultimo Franco Battiato ha condannato duramente l'ecomostro al confine del parco archeologico agrigentino in quanto “non è compatibile con i principi di salvaguardia del territorio, tenuto conto della sua collocazione, prevista sotto la Valle dei Templi, notoriamente patrimonio Unesco dell'umanità”. La netta presa di posizione di Battiato ha una doppia valenza. Perché proviene da un intellettuale di grande spessore morale e perché è fatta da un assessore regionale della giunta del governatore siciliano Rosario Crocetta, autore del cambiamento, a cui abbiamo indirizzato recentemente un'accorata lettera perché revochi l'ignobile autorizzazione del precedente governatore Raffaele Lombardo. Egregio Professore, l'attuale momento è favorevole alla revoca, in quanto l'intero gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, che è maggioritario all'interno dell'assemblea regionale siciliana, ha presentato una mozione che sollecita Crocetta ad adottare il provvedimento di revoca. Un Suo autorevole intervento, caro Professore, in favore della Valle dei Templi, all'interno della quale tra l'altro il Fai gestisce egregiamente il giardino della Kolymbetra, darebbe un enorme contributo di valore etico alla salvaguardia di uno dei siti Unesco più belli al mondo, meritevole senz'altro di quella tutela straordinaria sancita dall'art. 9 della Costituzione Italiana. Professore ci aiuti. Con i più cordiali saluti, Gaetano Gaziano Presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”. Continua a leggere...

venerdì 22 febbraio 2013

MARIELLA LO BELLO: CERCHIAMOLA A "CHI L'HA VISTO?"

Lettera aperta all'Illustrissima Onorevole Mariella Lo Bello, Assessora Regionale al Territorio e Ambiente: Cara Assessora, lei ha cavalcato la lotta dei NO MUOSS di Niscemi. Non abbiamo, invece, sentito una sola parola, da Lei agrigentina, a sostegno della lotta dei NO Rigassificatore sotto la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco. Come interpretare il Suo silenzio?. Per la verità sappiamo già come Lei la pensi al riguardo, ricordando che, da segretaria provinciale della CGIL di Agrigento, si schierò a favore dell'ecomostro in zona archeologica. Ci rendiamo conto anche del Suo imbarazzo, casomai avesse cambiato idea dopo il coraggioso intervento di condanna di Franco Battiato, Suo collega di giunta, in quanto il Suo dante causa, il boss agrigentino del Pd Angelo Capodicasa, che l'ha voluta quale Assessore all'Ambiente, ha benedetto il rigassificatore quand'era Vice Ministro alle Infrastrutture. Suvvia, Assessora! Faccia pure outing. Dichiari di essere a favore del rigassificatore. Non tema. Perché il governatore Crocetta potrà benissimo trasferirla all'Assessorato Regionale all'Industria, dove andrebbe ad occupare, tra l'altro, il posto dell'ex Assessore, quel Marco Venturi, tanto amato dal Pd, da Confindustria e dai Sindacati, che firmò l'ignobile decreto regionale di autoroizzazione del rigassificatore in zona archeologica. Molti cordiali saluti, Gaetano Gaziano presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Arigento”. Continua a leggere...

giovedì 21 febbraio 2013

Franco Battiato risponde alla nostra lettera aperta e boccia il rigassificatore sotto la Valle dei Templi

Franco Battiato, sei grande! Grazie per avere risposto alla nostra lettera aperta (vedi 4 post più sotto) e avere bocciato senza appello il rigassificatore sotto la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio Unesco. La tua netta presa di posizione vale doppio. Perché proviene da un intellettuale del tuo spessore morale e perché è fatta da un assessore regionale della giunta del governatore siciliano Crocetta. La tua condanna avrà grande effetto trainante quando il 28 febbraio verrà discussa all'assemblea regionale siciliana la mozione del gruppo parlamentare del M5S con cui si chiede al governatore Crocetta di revocare l'ignobile decreto di autorizzazione dell'ex governatore Lombardo. Riporto di seguito la dichiarazione di Franco Battiato dettata questa sera alle agenzie e ripresa dai principali quotidiani on line: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO RIGASSIFICATORE: LA RABBIA DI BATTIATO: «A rischio il tesoro della valle dei Templi» Arriva il secco «no» dell'assessore regionale al Turismo PALERMO - Battiato boccia il rigassificatore di Porto Empedocle. L'assessore al Turismo annuncia il secco «no» all'impianto in provincia di Agrigento. «Non è compatibile con i principi di salvaguardia del territorio, tenuto conto della sua collocazione, prevista sotto la valle dei Templi, notoriamente patrimonio Unesco dell'umanità, e a pochi chilometri dalla "scala dei turchi"», afferma Battiato. «Non possiamo consentire, infatti, che si continui ad offendere la bellezza del nostro patrimonio artistico realizzando impianti industriali il cui vantaggio per l'economia isolana è tutto da dimostrare» sostiene l'assessore. ZONA DI INTERESSE ARTISTICO - «Non siamo avversari della modernità, ove essa si traduca in miglioramento della qualità complessiva di vita delle popolazioni, ma riteniamo non proponibile che si realizzino impianti industriali a ridosso di zone di interesse storico, artistico e ambientale di tale rilevanza, senza tenere conto delle indicazioni dell'opinione pubblica che si è dimostrata per larga parte contraria alla loro realizzazione». Caro Maestro da oggi non siamo più soli nella lotta per ricacciare i nuovi barbari nelle loro caverne. Un grazie grande quanto la Valle dei Templi di Agrigento. Gaetano Gaziano. , Continua a leggere...

martedì 19 febbraio 2013

BERSANI E PRODI: LA PAURA FA 90 (DEPUTATI GRILLINI IN PARLAMENTO)

Bersani ha paura di perdere le elezioni. Vede già quei 90 o più deputati grillini che accenderanno i riflettori sui privilegi della casta. E allora cosa fa? Richiama alle armi Prodi, sperando che gli assicuri quello spread di voti in più per governare. Non so se l'idea di sfruttare il professore “Mortadella” (lo chiamo così per distinguerlo dal professore Rigor Montis) gli farà vincere le elezioni. Non credo. Comunque gli spin doctors di “Culatello” e “Mortadella” hanno dettato la strategia elettorale: simpatia, simpatia, simpatia. Quindi accarezzare cani in pubblico, baciare bambini e, soprattutto, essere spiritosi. Perciò entrambi hanno centrato il loro discorso elettorale dal palco di Milano, citando il crozziano “giaguaro da smacchiare”. Però vediamo di capire a chi pensano gli Italiani quando viene evocato il maculato felino. Certamente molti penseranno a quel bunga-bunga di Berlusca, cui una smacchiatina non gli farebbe di certo male. Ma altri sono autorizzati a pensare che il giaguaro potrebbe essere Prodi che non esitò a svendere, lui primo boiardo di Stato, il patrimonio pubblico industriale italiano. Mentre altri pensano, perché no, che il giaguaro potrebbe essere proprio Bersani che, da ministro dello sviluppo economico del governo Prodi, programmò ben 14 rigassificatori che non servono all'Italia ma a chi li costruisce, tant'è che quest'anno non abbiamo ritirato, perché i consumi energetici sono diminuiti, una commessa di gas dalla Gazprom, ma che abbiamo dovuto pagare ugualmente sborsando 1 miliardo e 200 milioni di euro, perché quel “grande” manager di Scaroni ha stipulato con Putin un contratto imprevidente di take or pay (prendi o paga). Abbiamo, cioè, pagato vuoto per pieno. E poi Bersani può mettere nel proprio CV altri titoli “onorifici” per guadagnarsi la qualifica di giaguaro, come il sostegno alla Tav Torino Lione, e, prima dei referendum, all'energia nucleare. Anche Monti rappresenta un bell'esempio di giaguaro da smacchiare, unitamente alla sua compagnia di giro costituita da Fini e Casini. Chiamato a salvare l'Italia, ha finito col salvare solo banche e banchieri, tassando e tartassando pensionati e lavoratori dipendenti e creando, primo caso nella storia, decine di migliaia di esodati (senza stipendio e senza lavoro). Insomma gli Italiani, andando a votare, avranno l'imbarazzo della scelta sul candidato giaguaro da smacchiare. E, da come vanno le cose, penso che nel prossimo Parlamento ci sarà una numerosa squadra armata di capienti fusti di smacchiatore politico-sociale. Gaetano Gaziano. Continua a leggere...

domenica 17 febbraio 2013

10 domande all'ing. Carlo De Benedetti sui rigassificatori

E' di qualche giorno fa la notizia che Mario Monti ha fatto un bel regalo all'amico Carlo De Benedetti (entrambi sono soci del club Bilderberg). Monti ha dato il via libera al rigassificatore di Gioia Tauro, in cui ha interessi la Sorgenia dell'ingegnere, nonostante il parere contrario del Cosiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Se qualcuno aveva dei dubbi che Monti fosse stato inviato in missione salvifica non dell'Italia ma a favore di banchieri e finanzieri, ora puo ricredersi. Ripropongo le dieci domande che feci qualche anno fa a De Benedetti sui rigassificatori, tornate prepotentemente d'attualità dopo il "regalo" di Monti. AGRIGENTO 10 NOVEMBRE 2010: All'ing. Carlo De Benedetti, persona di raffinata cultura umanistica e di grande sensibilità verso la salvaguardia dell'ambiente e del nostro patrimonio culturale, desideriamo rivolgere le seguenti 10 domande. Anche per sgomberare il campo da certe accuse di inquinatore, che riteniamo assolutamente infondate, che gli rivolgono da più parti per la partecipazione della sua “Sorgenia” ai progetti di ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure (Savona) e al progetto di costruzione di un rigassificatore da 10 miliardi di mc. a Gioia Tauro. Al direttore di Repubblica, Ezio Mauro, chiediamo la cortesia di girare queste domande a De Benedetti, di cui ignoriamo l'indirizzo di posta elettronica e di pubblicarle sul suo giornale, per consentirgli di rispondere, cosa che l'ingegnere certamente farà e che non farebbe mai quel bunga-bunga del Berlusca che si rifiuta sempre di rispondere alle domande di Repubblica. Ecco le domande all'ing. De Benedetti: 1) Ha mai visitato la Valle dei Templi di Agrigento? 2) Sa che dal 1997 è stata inserita nella World Heritage List dell'Unesco, entrando a far parte così del patrimonio culturale dell'umanità? 3) E' a conoscenza del progetto di Enel, che intende costruire un rigassificatore da 8 miliardi di mc. al confine del parco archeologico di Agrigento e sotto la casa natale di Luigi Pirandello, premio Nobel della letteratura? 4) E' a conoscenza che il gasdotto di collegamento del rigassificatore alla rete nazionale del gas attraverserà addirittura la zona “Caos” di Agrigento, delimitata dall'Unesco come buffer zone (zona di rispetto) del parco archeologico? 5) Vorrebbe prendere posizione contro questo incredibile progetto che, se realizzato, costituirà certamente, di fronte al mondo intero della cultura, motivo di grande ignominia per l'Italia, di cui Ella rappresenta uno dei figli più illustri? 6) Chiederebbe al direttore del giornale di Sua proprietà, “la Repubblica”, di pubblicare le presenti domande e le Sue attesissime risposte, anche al fine di fugare il sospetto, per noi assolutamente infondato, che i giornalisti di questo glorioso giornale si siano autocensurati sul rigassificatore in zona archeologica (tranne che per qualche articoletto sulle pagine di Palermo), essendo Ella interessata alla costruzione del rigassificatore di Gioia Tauro, e facendoli allineare a quanto pubblicato dai giornalisti Carlo Vulpio del “Corriere della Sera”, Massimo Giannetti de “il Manifesto” e Andrea Rossi de “la Stampa”, che hanno dedicato all'argomento tre coraggiosi articoli-inchiesta? 7) E' a conoscenza che i rigassificatori non servono alla Sicilia, che esporta al resto d'Italia il 90% del gas proveniente dalla Libia e dall'Algeria, ma non servono neanche all'Italia, come ha documentato l'onesto giornalista Jacopo Giliberto sul Sole 24 Ore, che non è certo un giornale di sinistra (sempre che in Italia esista una sinistra), quando ha riferito che il nostro Paese, avendo un surplus di gas, si accinge ad esportarlo verso l'Europa? 8) E' a conoscenza che la costruzione di nuovi rigassificatori serve solo alle società che li realizzano, in virtù di una “generosissima” delibera dell'Autorità dell'Energia e del Gas che ha disposto che a queste società spetterà comunque l'80% dei ricavi di riferimento, che nel caso di Enel sono di 3 miliardi di euro l'anno (per Gioia Tauro saranno di più, non si allarmi Ingegnere), anche nel caso che gli impianti dovessero restare inattivi, gravando la spesa sul “sistema tariffario nazionale” e cioè sulle bollette degli Italiani? 9) Alla luce di queste informazioni, che sicuramente Lei non conosceva, non intende recedere dal progetto del rigassificatore di Gioia Tauro e convincere, data la Sua riconosciuta autorevolezza, quelli di Enel a recedere dal rigassificatore nel parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento? 10) Vorrà dare la notizia del Suo recesso dal business dei rigassificatori, motivato con la scoperta che si tratta dell'ultima presa per i fondelli del popolo italiano, comunicandola a tutti i media e privilegiando ovviamente il quotidiano di Sua proprietà, “la Repubblica"? Certi, certissimi di una sua cortese risposta in tempi brevi, molto cordialmente La salutiamo Gaetano Gaziano Presidente Associazione Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento. Continua a leggere...