lunedì 7 aprile 2008

La rabbia dei pescatori di Lampedusa

Ieri, 6 aprile alle ore 10, ho incontrato l'associazione dei pescatori di Lampedusa che comprende 84 soci e 204 pescatori attivi. Il presidente dell'associazione Piero Billeci mi ha rappresentato tutte le difficoltà che attanagliano la categoria da anni e che oggi si sono incacrenite a tal punto da rischiare di far morire del tutto quello che a Lampedusa è stato, prima dell'avvento del turismo, il primo cespite di reddito.
Le difficoltà maggiori derivano dal caro gasolio e dai trasporti inadeguati. Per quanto concerne il caro gasolio, i pescatori di Lampedusa pagano ben 15 centesimi in più al litro rispetto alle altre marinerie. Ciò comporta un tale aggravio di spese da non rendere a volte conveniente neppure uscire a pescare.
Il problema dei trasporti poi deriva dal fatto che il pesce viene trasferito in terra ferma solo con la nave di linea della Siremar che non garantisce alcuna regolarità in quanto si tratta di una nave vecchia spesso in avaria che un giorno sì e un altro pure non raggiunge il porto di Lampedusa per avaria dei motori o per le condizioni metereologiche "ritenute avverse".
Far morire la marineria a Lampedusa è veramente delittuoso e porterà di sicuro un contraccolpo anche al turismo: le due cose sono infatti strettamente legate perchè chi arriva a Lampedusa lo fa anche per mangiare l'ottimo pesce pescato nel nostro mare.
Non penso che sarà la stessa cosa quando i turisti non troveranno più sulle tavole dei ristoranti o nelle pescherie locali le cernie, i dentici, le ricciole, le triglie e tutto quel ben di Dio di pesce fresco saporitissimo che ancora oggi i pescatori locali ci garantiscono. Scoprire che si è lasciato da anni incancrenire il problema è stato davvero scioccante e penso che, al di là di tutto, cercherò di portare l'attenzione su un problema molto grave sotto tutti i profili compreso quello umano che vedrà interi nuclei familiari privati del loro reddito e della loro identità di pescatori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Finalmente una persona che ha le idee chiare di quali siano i reali problemi dei pescatori di Lampedusa e che non fa demagogia...