Gaetano Gaziano, mio marito, componente del Comitato "Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento" ha lanciato un accorato appello al mondo accademico, che è stato anche recepito dal sito "Patrimoniosos.it": http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=40445
Trascrivo l'appello sul blog:
"Il Ministero dell'Ambiente ha rilasciato la VIA (valutazione di impatto ambientale) per la costruzione di un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi a Porto Empedocle sotto la casa natale di Luigi Pirandello e al confine con la Valle dei Templi di Agrigento.
LA VALLE DEI TEMPLI MUORE
All'ultimo appello lanciato per salvarla, Franco Frattini, vice presidente della Commissione Europea, mi ha risposto con una un'altra mail in automatico. Ciò ha il sapore della beffa.
L'Europa tace, Rutelli e Pecoraro Scanio fuggono dalle loro responsabilità.
Francesco Bandarin, italiano e direttore del World Heritage Centre di Parigi, nasconde la testa nella sabbia.
Tacciano inoltre la stampa internazionale (l'Economist) e le istituzioni internazionali di archeologia (l'Istituto Germanico di Archeologia), che pure avevano
assicurato il loro intervento.
Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente del Fai, e Giovanni Puglisi, rappresentante UNESCO per l'Italia, dopo avere inviato appelli all'ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro, in difesa della Valle dei Templi, padrino del rigassificatore, hanno effettuato un clamoroso quanto incredibile voltafaccia.
Andrea Camilleri, il più acclamato scrittore di Porto Empedocle ha dato il proprio avallo al rigassificatore.
Report di Milena Gabanelli, anche se più volte sollecitata, non ha ancora trattato l'argomento.
LA VALLE DEI TEMPLI MUORE, perché è stata abbondanata da tutti.
Rivolgo un ultimo disperato appello al mondo accademico perché faccia sentire la sua voce (se vuole e se può).
L'ignominia derivante dalla costruzione dell'ecomostro dell'Enel ricadrebbe tutta sul mondo della cosiddetta cultura italiana e internazionale".
Gaetano Gaziano,
Comitato Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento
sabato 19 aprile 2008
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