domenica 21 dicembre 2008

I veri barbari...


"I veri barbari non sono coloro che non hanno mai conosciuto la grandezza, ma coloro che, avendola conosciuta in passato, non sono più in grado di riconoscerla” affermava più di un secolo Marcel Proust. Oggi la frase è tornata drammaticamente d'attualità con i nuovi barbari che sono sempre assetati di denaro e di potere ma che hanno mutato pelle: essi non vanno in giro più con le vesti di capra e con gli elmetti con le corna a disseminare flagelli, come venivano rappresentati nell'immaginario collettivo qualche tempo fa, ma vestono abiti di sartoria e siedono nei consigli di amministrazione delle lobbies multinazionali e delle banche di investimenti. Hanno una sola religione il denaro, sul cui altare sono disposti a sacrificare valori anche universali e ad attentare al patrimonio culturale dell'umanità: business is business, come dicono alla City.
Ma noi amanti della Valle dei Templi li fermeremo in difesa della sacralità dei nostro patrimonio culturale, come Attila fu fermato in difesa della sacralità della civiltà occidentale.
Bertolt Brecht affermava “Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi”. Giusto! Ma che dire di quei popoli che, non avendo eroi, si ritrovano ad essere amministrati, peraltro ai massimi livelli, da gente che accetta i Rolex tempestati di diamanti e si umilia a mangiare con la servitù nell'imbarcazione di servizio degli emiri arabi? E che dire di quelle comunità che si ritrovano per sindacalisti i servi dei padroni e per giornalisti alcuni prezzolati pennivendoli, tutti collaborazionisti delle lobbies? E di quelle comunità i cui intellettuali, che dovrebbero fare da bussola di riferimento, preferiscono tacere o peggio ancora assecondare i progetti di invasione selvaggia dei nuovi barbari?
Noi cittadini di Agrigento contrasteremo i progetti di invasioni barbariche senza eroi che ci guidano, senza chiedere aiuto a istituzioni lontane e sorde o ad associazioni dal nome altisonante pronte a genuflettersi di fronte alle lobbies. Da semplici cittadini, con dignità e orgoglio! Facendo affidamento solo sui nostri rappresentanti e associazioni locali che, anche se in pochi, hanno dimostrato sensibilità e disponibilità e ci stanno dando una mano.
E' tempo di auguri: ai visitatori di questo blog i più cordiali auguri di Buone Feste e a tutti gli agrigentini quello di respingere nelle loro terre i nuovi barbari (e possiamo assicurarvi che siamo sulla buona strada).
Caterina Busetta e Gaetano Gaziano
tanogaziano@yahoo.it Continua a leggere...

mercoledì 10 dicembre 2008

Massimo D'Alema, Santo subito!


Un abituale visitatore del nostro blog che si firma “Maori” in omaggio all'orgoglioso e indomito gruppo di aborigeni della Nuova Zelanda, la cui danza di guerra è stata adottata dai famosi giocatori di rugby “All Blacks”, e che dice di scrivere da Londra, a commento del post “Caro Massimo, grazie di esistere”, ha inviato la lettera che segue:
“Cari autori e visitatori del blog, saluti da Londra dove piove “cats and dogs”, e quindi ne approfitto per leggere i giornali locali dove ho trovato una notizia molto interessante e pertinente a quanto scritto da Gaetano Gaziano. Sembra che il Vaticano, come ringraziamento al governo Italiano e a qualche amico di Walter Veltroni per i fondi restituiti alle scuole cattoliche, e probabilmente per averne ancora di piu’, abbia deciso di proclamare altri Beati o Santi e proposto alcuni candidati. San Clemente da Ceppaloni, gia’ considerato santo da molto tempo, e la casta Santanche’ poiche’ le spetta per nascita; inoltre suggeriscono: i Beati Bigotti: Bindi – Bondi; i SS. Vladimir Luxuria – Anna Finocchiaro; le SS. vergini e martiri Stefania Prestigiacomo, Mara Carfagna, e Gabriella Carlucci, da celebrare lo stesso giorno di San Capezzone, che con il cognome (anzi doppio) che si ritrova, le Sante vergini se lo possono rigirare come vogliono. Si dice anche che quando Massimo D’Alema, con l’aiuto di Cossiga, sia venuto a conoscenza della lista proposta, abbia immediatamente spedito una lettera di protesta al Vaticano : “ Caro Benedetto, francamente non capisco come puoi escludere un potente della mia smisurata cultura ed intelligenza......” Arriva subito la risposta del Vaticano: “ Caro Ciovane, tu sei unico, tu sei il Massimo, non sappiamo in quale ciorno collocarti, ma appena si fa un posto libero......”. Quando ho letto il detto Siciliano: "nuddru si piglia si nun si rassumiglia" avevo pensato di affiancare Massimo ai SS. Kuarakuakua’, ma ha ragione il Vaticano, e poi lo specchio potrebbe cambiare idea...tranne che qualcuno venga con qualche idea originale. Tengo a precisare che Natale non si puo’ cambiare, me lo ha confidato Padre Kate-Kismo che di queste cose se ne intende.”
Da Londra con amore, f.to: Maori
tanogaziano@yahoo.it Continua a leggere...

mercoledì 3 dicembre 2008

Caro Massimo D'Alema, grazie di esistere!


Penso, caro Massimo, che tu giustamente al mattino ti soffermi per qualche tempo davanti allo specchio, interrogandolo: “Specchio, specchio delle mie brame chi è il più potente del reame?”. La risposta ovvia (lo so) è immancabile e ripetitiva: “Fino ad oggi al mondo non c'è chi è più potente di te!”. Lo specchio ha ragione! Hanno tentato di indagarti alcuni “cattivi” magistrati (esempi da non seguire come hanno affermato Csm e Corte di Cassazione). E cosa hanno ottenuto? Sono stati trasferiti loro:(ben gli sta!). “Cattivi” giornalisti hanno scritto delle inchieste del gip Clementina Forleo e del giudice Luigi De Magistris. Presentuosi! E cosa pensavano di essere come Bob Woodward e Carl Bernstein del Washington Post che hanno fatto incriminare Richard Nixon? Infatti, invece di indagare te, Mastella e Prodi, hanno indagato i “cattivi” giornalisti per associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa. Giusto così!
Si è vero: oggi altri “cattivi” magistrati di Salerno stanno tentando di indagare sui giudici di Catanzaro e del loro complotto contro De Magistris. Ma non andranno lontano. Anzi no, andranno molto lontano: saranno trasferiti pure loro!
Bene, quindi, hai fatto ad andare alla trasmissione “Crozzaitalia” a rivendicare il tuo primato e quello della classe politica dirigente che rappresenti. Bene hai fatto ad affermare che tutti i guasti del nostro sistema sono da imputare ai rappresentanti della società civile oggi presenti in Parlamento: professionisti, industriali, commercianti, eccetera. Che quando governavate voi “professionisti” della politica le cose sono andate molto meglio (nella prima e nella seconda repubblica) e avete costruito le fondamenta della società del benessere e dello sviluppo. Giusto anche il ricordo dei grandi politici come De Gasperi, La Malfa e Togliatti, tra cui ovviamente rientri anche tu, non a caso hai ricordato il tuo “pesante” curriculum politico che va dall'inizio, quando muovevi i primi passi con i calzoni corti nella Fgci, ad oggi. Tutto vero, oh grande Massimo.
Qualche “cattivo” pensatore, appartenente a quei facinorosi dei girotondini, grillini e marcotravaglini, sarebbe portato a dire che le tue sono manifestazioni di delirio di onnipotenza e culto della personalità. Sciocchezze!
Cosa sarebbe, infatti, oggi l'Italia senza i 50 anni di vita politica di Massimo D'Alema, Rosy Bindi, Clemente Mastella, Piero Fassino, Lillo Mannino, Totò Cuffaro e Angelo Capodicasa e senza i 60 anni di Napolitano, Mancino e De Mita? Senza il loro valido apporto oggi avremmo una situazione di ingovernabile anarchia!
Perciò dico, grazie Massimo! Grazie di esistere a te e a tutta la splendida compagnia dei “professionisti” della politica.
Gaetano Gaziano
tanogaziano@yahoo.it Continua a leggere...

lunedì 1 dicembre 2008

Italia dei Valori a fianco dei Comitati contro il rigassificatote a ridosso della Valle dei Templi


Sabato 29 novembre presso il Parco Letterario “Luigi Pirandello”,in contrada “Caos”, il deputato dell'IDV Ignazio Messina di Sciacca ha illustrato,in conferenza stampa, la propria interrogazione parlamentare diretta ai Ministri Prestigiacomo e Bondi sull'incredibile decreto che, rilasciando la VIA (valutazione di impatto ambientale) sul rigassificatore di Porto Empedocle, ha di fatto “cancellato” la Valle dei Templi di Agrigento.
“E' impensabile”,ha dichiarato l'on.Messina ai media,“che un sito come la Valle dei Templi possa essere minacciato dall'attività governativa quando per anni abbiamo fatto la lotta agli abusivi. Da sempre portiamo avanti una politica di promozione dell'economia del nostro territorio provinciale basata sul turismo e poi improvvisamente andiamo a realizzare questa mega struttura industriale fortemente impattante. Facciamo arrivare i turisti in Sicilia,li portiamo a visitare uno dei siti archeologici più belli al mondo e poi magari gli facciamo fare una visitina al rigassificatore di Porto Empedocle”. Per evitare che questo assurdo nonsenso possa verificarsi,l'on. Messina ha anche preannunciato che presenterà in parlamento un proprio disegno di legge che impedisca che gli insediamenti industriali così impattanti vengano realizzati in prossimità di siti archeologici italiani di interesse mondiale.
D'accordo con Messina si è trovato anche Roberto Gallo,consigliere provinciale de “La Destra”,presente alla conferenza stampa.Gallo ha dichiarato che produrrà delle iniziative politiche all'interno del consiglio provinciale,in quanto,ha ricordato, la Provincia ha competenze statutarie relativamente alla localizzazione delle opere ed impianti di interesse sovracomunale (art. 15 dello Statuto provinciale).Ha aggiunto inoltre che auspica che il governatore Lombardo blocchi l'insediamento industriale,perché in Sicilia non abbiamo ancora un piano energetico regionale.
Tutto ciò,va sottolineato,fa ben sperare in quanto dimostra che alcuni nostri rappresentanti politici,a prescindere dai rispettivi schieramenti,hanno veramente a cuore la salvaguardia del nostro territorio,della nostra storia e del nostro patrimonio culturale.
Dopo la conferenza stampa,nella suggestiva cornice del parco letterario presieduto dall'ingegnere Dino Barone,si è aperto un vivace dibattito.L'on. Messina,con a fianco Salvatore Inguanta,coordinatore dell'IDV di Agrigento e Ausilia Eccelso portavoce,ha ascoltato e preso nota di quanto evidenziato dai numerosi interventi fatti da rappresentanti di comitati e associazioni di cittadini contrari al rigassificatore di Porto Empedocle,proprio perché vicino alla casa natale di Luigi Pirandello e a ridosso del parco archeologico della Valle dei Templi.Il leitmotiv è stato quello che una politica seria deve essere in grado di programmare e pianificare lo sviluppo economico del proprio territorio in modo coerente. La provincia di Agrigento,con al centro l'incomparabile sito Unesco della Valle,da anni ormai, sebbene con fatica, sta progettando uno sviluppo basato sul turismo: in questo senso va il golf resort di Sciacca così come il porto turistico di Licata. Non è perciò pensabile il rigassificatore a Porto Empedocle che, oltre al danno paesaggistico arrecherà un incalcolabile danno naturalistico, devastando tutto il nostro litorale ricco di spiagge incontaminate ed eccezionali come Torre Salsa.
Alla fine un gruppetto di presenti, con in testa l'on.Messina, si è recato presso la tomba di Pirandello che si affaccia “sulle argille azzurre e sul mare africano” (vedi foto sopra), depositando dei fiori e impegnandosi a mettere in atto tutte quelle iniziative (giuridiche, politiche e mediatiche) tese ad impedire la profanazione di un luogo così sacro.
Caterina Busetta
cbusetta@yahoo.it Continua a leggere...

mercoledì 19 novembre 2008

Giornalista del Corriere della Sera svela i giochi di Prestigiacomo


Abbiamo l'onore e il piacere di ospitare integralmente sul nostro blog l'articolo del 19 novembre con cui Carlo Vulpio(foto a margine),inviato del Corriere della Sera e uno dei pochi giornalisti con la schiena dritta ancora in circolazione in Italia, ha svelato i giochi di Prestigiacomo.
Caterina Busetta e Gaetano Gaziano
^^^
LA VALLE DEI TEMPLI "CANCELLATA" DA UN DECRETO DEL DUO PRESTIGIACOMO-BONDI
La città di Agrigento si ribella: l'ente Parco Archeologico e il Sindaco impugnano il decreto. La reazione sdegnata delle numerose associazioni riunite nel Comitato "Salviamo la Valle dei Templi". Bruxelles chiede chiarimenti urgenti alla Regione Sicilia
DAL NOSTRO INVIATO
AGRIGENTO — Per un rigassificatore la Valle dei Templi è stata «cancellata» per decreto. Il provvedimento, adottato il 29 settembre dal ministro dell'Ambiente (Stefania Prestigiacomo) «di concerto» con il ministro per i Beni culturali (Sandro Bondi), è chiaro: dice che il progetto di un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi l'anno, che l'Enel vuol realizzare nel porticciolo di Porto Empedocle, «non incide su zone speciali tutelate a livello comunitario, in quanto i proposti siti di interesse comunitario più vicini (pSic) distano da 13 a 20 km dall'area di intervento ».
Il rigassificatore dunque si può fare e ha ottenuto il parere favorevole della commissione ministeriale di Verifica dell'impatto ambientale (Via) perché non intaccherebbe i siti di interesse comunitario. Vero. Peccato però che a meno di un chilometro (e non 13 o 20) dal punto in cui si vorrebbe realizzare l'opera (due serbatoi da 160 mila metri cubi ciascuno, 47 metri di altezza, 72 di diametro, più la torre della torcia, di 40 metri) ci sia il Parco archeologico della Valle dei Templi, un «sito» che in effetti non è «di interesse comunitario ». È di interesse mondiale: patrimonio dell'umanità, tutelato dall'Unesco. E peccato che sempre lì ci sia anche la stupenda contrada Caos, dove si trova la casa di Luigi Pirandello, che è anche Parco letterario.
Facile immaginare come verrebbe stravolto il paesaggio, con i serbatoi del gas, la torcia, le centinaia di navi gasiere lunghe 2-300 metri in arrivo e in partenza da Porto Empedocle, dicono le associazioni riunite nel comitato «Salviamo la Valle dei Templi», guidato dal professor Pietro Busetta, Caterina e Gaetano Gaziano, Amedeo Bruccoleri, Francesca Autiello e Lara Farraggia. Chiede il comitato: perché, se proprio si vuol fare un rigassificatore qui, non lo si fa al largo? L'affare rigassificatore viaggia sui 500 milioni di euro e suggerisce prudenza, anzi «unità». E infatti è fortemente voluto da uno schieramento molto trasversale, che va dall'ex «governatore » Totò Cuffaro (agrigentino) ad Anna Finocchiaro, senatrice Pd e candidata alla guida della Regione alle ultime elezioni. Favorevolissimo al rigassificatore Enel anche il sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto (Udc), dipendente Enel. Con loro, i «pentiti » del Fai, il Fondo per l'ambiente italiano, che prima hanno tuonato contro il rigassificatore «proprio lì» e poi si sono offerti all'Enel come consulenti.
Per capire cosa sta succedendo, dopodomani sbarcherà qui il direttore generale dell'Unesco, il giapponese Koichiro Matsuura.
Che forse incontrerà anche il professor Salvatore Settis, presidente del consiglio nazionale dei Beni culturali, che da sempre considera «indecoroso» il progetto. Molto scettici anche a Bruxelles, da dove il commissario Stavros Dimas ha chiesto «chiarimenti urgenti» alla Regione Sicilia. Dopo aver letto il decreto «sbagliato» il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, e Rosalia Camerata Scovazzo, presidente dell'ente Parco Valle dei Templi, hanno deciso di opporsi «in tutte le sedi giudiziarie». Mentre il comitato «Salviamo la Valle dei Templi» ha lanciato il premio internazionale «Ascaro d'oro» (sulla scia del più noto Tapiro) da assegnare alla personalità siciliana «che si sia maggiormente distinta nell'aprire le porte al neocolonialismo "benefico" delle lobbies portatrici di sviluppo e occupazione nella nostra amata Sicilia».
Carlo Vulpio Continua a leggere...

giovedì 13 novembre 2008

Premio Internazionale "L'ASCARO D'ORO"


Premio Internazionale “L'ascaro d'oro” da assegnare alla personalità siciliana che si sia maggiormente distinta in questi ultimi anni ad aprire le porte al neocolonialismo “benefico” delle Lobbies del Nord, portatrici di sviluppo, benessere e occupazione, nella nostra amata Sicilia

Art.1: Il Comitato “Salviamo la Valle dei Templi” di Agrigento bandisce il premio internazionale “L'ASCARO D'ORO” e dedica la prima edizione alla personalità politica siciliana che ha favorito e caldeggiato la benemerita iniziativa industriale di costruire un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi a Porto Empedocle, sotto la casa natale di Luigi Pirandello e al confine del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento che, nelle intenzioni lungimiranti della lobby dell'Enel, porterà navi da crociera, turismo culturale e massicci investimenti, che faranno risorgere l'asfittica economia del nostro territorio. E' possibile anche l'assegnazione di premi ex-aequo.

Art. 2: “L'ASCARO D'ARGENTO” sarà assegnato alla figura più rappresentativa scelta tra funzionari regionali, statali (civili e militari), comunali, sindacalisti, professionisti, giornalisti, eccetera che, credendo nelle straordinarie potenzialità del progetto neo colonial-industriale della benefattrice Enel, ha fortemente favorito il progetto, spendendosi con determinazione in direzione dell'approvazione dello stesso. Possibilità di premi ex-aequo.

Art. 3: “L'ASCARO DI BRONZO” (rectius “L'Ascaro faccia di bronzo”) sarà assegnato alla persona o alla associazione siciliana ma anche non siciliana che, intuendo le potenzialità di sviluppo sopra descritte, non ha esitato a prendere posizione anche a mezzo stampa in favore del progetto, addirittura sponsorizzando assieme all'Enel spettacoli nella Valle dei Templi, al fine nobile di presentare quest'ultima nella sua giusta luce, ovverosia nell'illuminato e lungimirante mecenate che ha a cuore il destino e la sorte del nostro patrimonio storico-culturale. Possibilità di premi ex-aequo.

Art. 4: I premi verranno assegnati contestualmente all'inaugurazione della statua di bronzo del Sindaco di Porto Empedocle, già commissionata con relativo bando internazionale di idee e dedicata al commissario Montalbano del celebrato Andrea Camilleri.

Comitato “Salviamo la Valle dei Templi” di Agrigento Continua a leggere...

sabato 8 novembre 2008

Cancellata la Valle dei Templi per decreto ministeriale


La Valle dei Templi di Agrigento è stata cancellata dal ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo e per di più in concerto con quel ministro che dovrebbe tutelarla, cioè il ministro ai beni culturali Sandro Bondi. E non è una boutade o un'espressione per metafora: la Valle è stata cancellata veramente in senso letterale e giuridico. Infatti sulla Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre è stato pubblicato il decreto ministeriale che rilascia la VIA (valutazione di impatto ambientale) sul rigassificatore a Porto Empedocle sotto la casa natale di Luigi Pirandello e a ridosso della Valle dei Templi di Agrigento. E dato che i manager dell'Enel e i “solerti” funzionari della Sovrintendenza di Agrigento, che sostenevano la compatibilità dell'impianto con il paesaggio della Valle dei Templi, erano stati vivacemente contestati su questo punto nelle pubbliche conferenze di dibattito, allora l'ineffabile Prestigiacomo e il pio Bondi, con una trovata geniale, l'hanno cancellata dal testo del decreto, in cui si afferma letteralmente che il rigassificatore può essere realizzato perché “il progetto non incide su zone speciali di conservazione tutelate a livello comunitario, cosiddetti siti sic (siti di interesse comunitario)"-pag.4 del decreto-. Hanno ragione: infatti la Valle dei Templi non è un sito di interesse comunitario ma di interesse mondiale, in quanto sito UNESCO, e come tale non suscettibile di tutela...
La “svista” dei due disinvolti ministri è stata provvidenziale in quanto ha provocato una tale e inaspettata indignazione negli agrigentini che la legittima reazione non si è fatta attendere. Hanno già deciso di impugnare al Tar l'indecoroso decreto l'Ente Parco Archeologico Valle dei Templi e il Sindaco di Agrigento, mentre hanno già preannunciato ricorso Legambiente, il consorzio turistico Valle dei Templi e l'associazione degli albergatori agrigentini.
Anche l'associazione di giovani “Il Tamburino” farà ricorso, dando una palese dimostrazione di essere molto interessata alle sorti del loro territorio, smentendo clamorosamente l'opinione che vuole i giovani disillusi e scettici. Il loro annuncio è stato dato nel contesto della presentazione del libro “Roba Nostra” di Carlo Vulpio, l'inviato del Corriere della Sera, che proprio all'intrigo del gas nella Valle ha dedicato un capitolo dall'eloquente titolo “Le mani sul patrimonio dell'umanità”. La presentazione è stata curata dalla libreria Capalunga di Agrigento del dinamico Amedeo Bruccoleri che sta svolgendo, soprattuto tra i giovani, quella funzione di “comitato di salute culturale” a cui faceva cenno lo scrittore Salvatore Perriera nel contesto dell'interessantissimo dibattito che si va sviluppando in questo periodo sulle pagine regionali di Repubblica, a cui anch'io ho dato il mio piccolo contributo, sostenendo che abbiamo bisogno non solo della voce ma anche della passione civile degli intellettuali che faccia da ago di orientamento alla sopita coscienza collettiva. L'esempio di questi giovani è davvero confortante perché non si scoraggiano neppure di fronte alle difficoltà finanziare (i ricorsi al Tar costano e bisognerà contrastare con gli azzimati e celebrati legali della multinazionale dell'energia). Ci autotasseremo e, se occorre, ci autofinzieremo, dicono, con iniziative anche di piazza: mostre di pittura, concerti, recite, eccetera (molti di loro sono infatti giovani artisti). Si mettano l'animo in pace i politici (di destra e di sinistra) “amici” del rigassificatore che per anni hanno fatto affidamento sulla sonnolenza degli agrigentini. La città è viva e sveglia e lo sta dimostrando.
Gaetano Gaziano
tanogaziano@yahoo.it Continua a leggere...